Ingranaggi

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Stiles e Derek continuavano a guardarsi, cercando di realizzare quello che era appena accaduto, era stato come se una forza li avesse spinti a baciarsi, ma non erano stati forzati, loro lo avevano voluto.

Il lupo prese il volto del ragazzo fra le mani ed unì nuovamente le loro labbra, questa volta fu un bacio dolce che si lasciò condurre semplicemente dalle emozioni dei due coinvolti, era un mare calmo dove le onde accarezzavano la spiaggia, un atto naturale.

Una scossa sul collo fece saltare Stiles dal leggero dolore, improvvisamente fu come se si fosse svegliato da un sonno profondo. – Derek... cosa stiamo – non riusciva a parlare, - cosa stiamo facendo? – Era confuso e spaventato per quello che stava provando, sentiva che voleva ancora essere baciato dal lupo, ma anche che qualcosa non andava. – Noi non... non siamo questo, non lo siamo mai stati. – Derek gli diede le spalle e cercò di calmarsi, si stava per trasformare, il ragazzo aveva ragione, qualcosa non andava. -Derek? Stai bene? Stai tremando. – Stiles si stava avvicinando e stava per posare una mano sulla spalla dell'uomo.

- Non lo so! Sto perdendo il controllo del lupo, non ti avvicinare. – Disse calmo per non spaventarlo. – Stiles, non so cosa sta succedendo, però percepisco qualcosa di soprannaturale intorno a noi. – Mentre parlava faceva dei grossi respiri per tornare in sé.

Per quanto Stiles avesse già visto cosa succedeva quando un lupo mannaro perdeva il controllo, in quel momento non aveva paura, sentiva di potersi fidare del suo amico, si affiancò a lui e gli mise la mano sulla spalla. – Non mi farai del male, lo so. -

Il telefono cominciò a suonare interrompendo il discorso del ragazzo. – Pronto? Cosa? Scott, calmati e ripeti con calma! Sto arrivando. –

Derek stava ascoltando la chiamata, non ci volle molto a collegare l'urlo della ragazza con il loro bacio, fece finta di non sentire e si allontanò, quando il ragazzo chiuse la chiamata, borbottò una scusa e scappò via.

Il lupo dentro di lui si stava agitando, era frustrato, confuso, doveva scaricarsi, quella notte ci sarebbe stata la luna piena, anche se aveva imparato a gestirlo sin da piccolo, in quel periodo aveva troppe cose che frullavano nella testa, decise di andare a correre nella riserva di Beacon Hills.

Stiles aveva raggiunto i suoi amici, stava parcheggiando ma notò subito che Lidya era visibilmente scossa, stava per scendere dall'auto quando la sua amica fece un nuovo urlo, facendo piegare i ragazzi per il fastidio, forse troppo debole per l'urlo precedente, svenne ma prima mormorò una frase "Morirà per mano dell'uomo che ama per riportare equilibrio, una vita per una vita".

Isaac e Scott si guardarono perplessi, entrambi tenevano la ragazza che aveva perso i sensi, nel frattempo Stiles si era alzato da terra ed aveva raggiunto gli amici. – Sta bene? Che cavolo è successo? –

Come avevano immaginato, Deaton non poteva aiutarli, quando Lidya urlava c'era poco da capire, solo che qualcosa sarebbe successo da lì a poco, aspettarono che la loro amica si riprendesse, nel frattempo Stiles si era seduto fuori la clinica, non sopportava stare chiuso in una clinica ad aspettare che uno di loro si svegliasse, anche se era veterinaria, aveva lo stesso odore degli ospedali.

All'ennesimo sospiro si piegò in avanti e mise la testa fra le mani, non riusciva a non pensare a Derek, sentiva il suo cuore ancora battere, ed accelerava ogni volta che ripensava al contatto fra le loro labbra, stava impazzendo, sentiva che gli mancava quel contatto, non era naturale.

La loro amica era svenuta, aveva dato una sentenza di morte, perché è quello che voleva dire quando lo faceva, eppure lui non riusciva a non pensare al lupo, voleva correre da lui e gettarsi fra le sue braccia.

Incubi del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora