Capitolo 10

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Era marzo, fuori il vento era ancora piuttosto freddo ed era rimasta ancora della neve, ma Aether ci teneva a stare fuori sulla sua sedia a rotelle.
Per farlo stare al caldo lo aiutai a vestirsi pesante e gli misi una coperta di lana sulle spalle e una sulle gambe.
Ormai aveva quasi cento anni e avevo l'impressione che mi avrebbe salutato da un momento all'altro.
Ma oramai lo avevo accettato e tenevo al collo una boccetta di veleno per me, per partire insieme a lui.

"Xiao, io ho un po' paura di morire..."
Le sue corde vocali ormai consumate produssero lentamente queste parole rauche e io diventai pensieroso.
Preso un attimo per pensare alla risposta mi avvicinai a lui e parlai ad alta voce in modo che mi sentisse: "Io non avrò mai paura di morire finché sarai con me" Gli presi la mano; la sua pelle era molto sottile e secca, ma calda, tanto che ne trovai conforto.

"Hai ragione sai? In effetti sapere che mi raggiungerai mi fa avere meno paura, però avrei voluto anche che tu vivessi appieno la tua vita rimanente"

"Tesoro, ho vissuto più di 200 anni e ho fatto veramente tantissime cose per gli altri, poi ho anche avuto modo di accompagnarti fino ad adesso... Ho già vissuto appieno la mia vita"

Lui annuì, mi strinse debolmente la mano e mi sorrise.
"La mia vista è peggiorata, però posso ancora affermare che sei bellissimo"
Tossì appena completata la frase ma fece di tutto per farmi stare tranquillo, rassicurandomi con una carezza sulla guancia.

Passammo il resto del pomeriggio a guardare il paesaggio insieme, uno affianco all'altro, lui seduto sulla sedia e io a terra ai suoi piedi che gli tenevo la mano.

Alzatasi in cielo la Luna piena, Aether, i cui capelli erano da qualche anno diminuiti in numero e divenuti bianchi come le nuvole, mi disse che il tramonto era vicino e io capii subito a cosa si riferiva.

"Aether, vuoi che ti porti a letto?"

"No, voglio restare qui... Dove c'è la luna di quella notte..."

"La notte che abbiamo passato insieme dopo esserci raccontati i nostri profondi segreti" completai la sua frase guardando in cielo stellato e la luce del satellite.
Quando mi girai verso di lui notai che aveva chiuso gli occhi e sorrideva, come se stesse sognando qualcosa di bellissimo.
Era morto, non respirava più e il suo cuore aveva interrotto la sua longeva attività.
Gli diedi un bacio sulla fronte una volta scostati i capelli e gli feci una carezza.
"Arrivo subito, ti prometto che non dovrai aspettare per niente"
Mi misi davanti alla sedia, seduto sulle ginocchia, e ingurgitai il veleno dalla boccetta.
Mi sentii soffocare, il mio cuore era impazzito e la pelle bruciava. Mi accasciai sulle cosce di Aether e smisi di sentire dolore.

All'indomani i loro corpi furono trovati come erano rimasti la notte prima.
Vennero sepolti poco lontano dalla casa, insieme, e venne fatta una lapide unica per entrambi, la quale recitava:
"Qui riposano Xiao e Aether, importanti contributori alla ricerca e inseparabili amanti che nemmeno la morte è riuscita a dividere"

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