48. 𝐆𝐞𝐥𝐨𝐬𝐢𝐚

622 18 1
                                    

Gli schiamazzi della ragazza si sentono fin qui, ed ora che la vedo da vicino mi pare un viso familiare <<Ma quella non é Aya Nakamura ?>> chiede Davide riconoscendola, si é proprio lei, una delle ragazze più seguite e invidiate al mondo sta giocando con la mano del mio ragazzo mentre le parla di qualcosa con il sorriso stampato sul viso una delle scene più dolorose che potessi mai vedere <<Buongiorno>> interrompe i miei pensieri mia madre <<Emm ciao, siedi pure>> mi alzo lasciandole il posto per sedermi accanto a Davide <<Lo tieni tu ?>> chiedo a Davide riferendomi a Tommaso <<Si certo>> con la coda dell'occhio vedo Luca voltarsi totalmente verso di noi probabilmente contrario da ciò che ho appena fatto <<É davvero bello>> commenta mamma <<Grazie>> rispondo ermetica   <<Ordiniamo e poi parliamo ?>> annuisce tenendo gli occhi fissi su mio figlio <<Non te lo lascerò conoscere non iniziare>> metto in chiaro subito <<Lo so>> risponde fingendo un filo di tristezza lei, non mi importa non tornerà a devastare tutto ciò che costruisco da sola. <<É il tuo ragazzo ?>> chiede notando che continuo ad addocchiare Luca <<No...Non più, quindi ? Cosa volevi dirmi a proposito di papà ?>> chiedo abbastanza diretta <<É impazzito...Negli ultimi mesi mi ha cercata più volte parlandomi di te, dicendo che ti avevo rapito e che ti avrebbe trovato a qualsiasi costo, così prima che sparisse ho chiamato la polizia che ha diramato un allarme, é scappato da un centro psichiatrico dove ogni giorno peggiorava sempre di più...Quando ho provato a cercarti era per avvisarti di questo...>> sbarro gli occhi <<Ma sei fuori ?? La figlia di Luca ha detto di averlo visto !>> dico forse alzando un po' troppo la voce, Luca si volta interrompendo la ragazza e mi rifila un occhiataccia nello stesso istante in cui i nostri sguardi si scontrano <<É morto Elisa...>> disintegra la rabbia mia madre <<Cosa ?>> distolgo lo sguardo da Luca <<Come ?>> sospirando racconta <<Qui vicino...Lo hanno investito, il conducente ha detto che é sbucato dal nulla...>> incredula mi porto una mano sul viso, Davide mi avvolge il braccio attorno alle spalle lasciandomi un bacio sulla fronte <<Mi dispiace tanto piccola>> sussurra <<Perché ? Sono stata io a non volerne più sapere nulla no ? Chissà cosa voleva dirmi...>> Tommaso infastidito borbotta muovendosi nervoso fra le braccia di Davide <<Forse va cambiato>> mi dice <<Allora vado un attimo in bagno a sistemarlo>> mi alzo <<Io vado, non credo di servire più>> dice mia madre affrettandosi a prendere la borsa mentre senza ribattere la lascio andar via <<Vengo in bagno anch'io non ho voglia di restare a vedere il patetico tentativo di farti ingelosire>> dice Davide rivolgendo un occhiataccia a Luca che si era avvicinato parecchio ad Aya <<Grazie per essere venuto anche tu>> mi abbraccia <<Non ti avrei mai lasciato sola>> risponde mentre appoggio il viso al suo petto frastornata. Uscendo dal bagno sento un fracasso provenire dalla direzione in cui ero seduta con Davide e trovando conferma nei miei sospetti vedo Luca litigare animatamente con Davide, la ragazza é sparita <<Non toccarla mai più !>> ringhia Luca <<E nemmeno mio figlio !>> aggiunge dandomi sui nervi <<Luca allontanati>> lo sposto in là notando che sono davvero troppo vicini per non iniziare ad usare le mani <<Sei una troia !>> mi spinge provocando la reazione di Davide che gli assesta un pugno <<Stalle distante !>> mi si mette davanti <<Ma come cazzo ti permetti !>> risponde con un'altro pugno il moro <<Luca !>> esclamo tirando indietro Davide <<Signori vi devo chiedere di uscire>> si avvicina il barista allarmato <<Ci scusi non ci saranno altri disguidi, vado a pagare e andiamo via>> dico voltandomi verso Luca <<Per me ha pagato la ragazza mulatta>> dice al barista lasciando il locale. Mi sento tremendamente in imbarazzo, ma la rabbia sovrasta ogni altra emozione <<Lo carichi in macchina tu ? Devo dirgli due parole>> dico a Davide <<Elisa...>> tenta di opporsi <<Non preoccuparti>> mi avvio correndo dietro al mio ex <<Luca !>> gli chiudo la portella a pochi centimetri dalla mano non appena tenta di accelerare per svignarsela <<Che cosa vuoi ?>> ringhia furioso <<Ti sembra il modo di comportarsi ?? Sono certa che la lite non sia partita da Davide, mi hai lasciato tu senza nemmeno ascoltare ciò che avevo da dire, se ora non ti sta bene non puoi prendertela con lui, mi sembra che non ti sia importato poi cosi tanto alla fine>> sbotto ripensando alla ragazza <<Non ho niente da ascoltare, non vuoi più stare con me pensi non l'abbia capito che non mi ami più ?? Almeno avresti potuto avere la decenza di non trattarlo come il tuo ragazzo davanti a me>> ribatte <<Eri al tavolo di fianco con una troia e quella che non deve abbracciare il suo migliore amico sarei io ?!>> grido <<Stavamo parlando di lavoro, per un singolo nella quale avrei dovuto fare un feat non le ho dato mio figlio in braccio come se fosse sua madre>> mi zittisce riaprendo la portiera della sua auto <<Luca non dire stronzate sai benissimo che l'unico che reputo in grado di essere il padre di Tommaso sei tu, se mi lasciassi parlare ti spiegherei perché ho avuto bisogno di Davide vicino in questi giorni...>> si mette al posto del guidatore chiudendo lo sportello <<Perché ? Lui é stato in grado di aiutarti ed io no, non abbiamo niente di cui parlare>> mette in moto alla svelta <<Sai che non é così...>> riesco a malapena a dire prima che se ne vada...

𝐀𝐥𝐨𝐧𝐞 // 𝐂𝐚𝐩𝐨 𝐏𝐥𝐚𝐳𝐚Where stories live. Discover now