9- Ti guarda ancora come fosse il primo giorno

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Nunzio aspirò dalla sua amata iqos, erano ormai le due di notte e si godeva l'aria fresca della Puglia osservando il cielo, fin quando diverse notifiche portarono il suo sguardo sul cellulare, notando fossero avvisi riguardo a storie aggiunte da Hêmera. Lo afferrò velocemente, sbloccandolo e correndo sul profilo della riccia, un colpo al cuore fu vederla con un sorriso stampato in faccia, aveva repostato la storia di qualcun'altro e solo quando quest'ultimo girò la foto camera e cinse le spalle della ragazza con un braccio, lo riconobbe "Che bastardo" sussurrò stringendo le labbra in una linea retta, successivamente iniziò a riprodursi un'altra storia di Hêm, era una foto di lei accanto ad un'altra ragazza, la sua figura era per intero, indossava un vestitino corto, argentato e Nunzio non ci mise molto a capire che era quello che la riccia indossava la sera in cui lui si dichiarò e finalmente lei fu sua. Si morse le labbra dalla rabbia, non lo aveva mai indossato se non quando c'era anche lui e vederla in quella foto, senza di lui, con un sorriso stampato in faccia, accanto a persone che nemmeno lui conosceva, lo faceva andare su tutte le furie "Fanculo anche a te Hêmera" sbottò alzandosi e decidendo di rientrare mentre chiamava Andrea sperando lui fosse lì. "Oh Nù, che c'è?" la voce assonnata di suo fratello lo face sgranare gli occhi "Che ne dici se alzi il culo e vai ad incontrare quella cameriera?" gli disse sarcastico, in realtà voleva controllasse Era, non gli piaceva per niente quella situazione, lei lì, da sola, con quel Fabio, al solo pensiero impazziva "Che stai dicendo?" chiese sbuffando "Vai a vedere le storie di Hêm" rispose camminando istericamente per la stanza, come un pazzo "Non sapevo fosse andata ad una festa" sembrò giustificarsi, ma in realtà era vero, le aveva proposto di uscire con tutti, ma aveva rifiutato, come da quattro giorni a quella parte, sembrava che la ragazza non volesse più avere niente a che fare con nessuno di loro "Non me ne frega André, ora alzi il culo, ti vesti decentemente e con la scusa di quella Alessandra, no, Alessia come cazzo si chiama e vai lì" lo incitò a sbrigarsi ricevendo vari sbuffi dal fratello minore "In pratica devo controllarla" sospirò poi "Esatto" confermò senza giri di parole, era inutile mentire ad Andrea, era palese ciò che voleva che facesse.

Hêmera sembrava essere più tranquilla dopo qualche bicchiere di troppo aveva iniziato a lasciarsi andare "Hêmy forse è meglio se ti fermi" la bloccò Fabio sfilandole l'ennesimo il bicchiere dalle mani ricevendo un verso di disapprovazione "Chiamo Nunzio" sbiascicò fuori di se "No ferma, mi hai detto che non dovevi chiamarlo" la bloccò anche Alessia "Ma mi manca" si imbronciò, era completamente andata e voleva a tutti i costi sentirlo, ma poco dopo sembrò riprendersi alla vista di Andrea, erano circa le tre. "Ciao" le sorrise fintamente il ragazzo osservando l'espressione contrariata della riccia "Piacere Andrea" porse la mano alla cameriera che aveva adocchiato sere fa al bar "Piacere Alessia" lo guardò molto confusa, ma in poco tempo si lasciò andare anche lei a causa dell'alcool all'interno del suo corpo stretto in un paio di pantaloni a palazzo e un top che metteva in risalto tutta la sua figura "Che ci fai qui?" lo strattonò Hêmera, nervosa dalla presenza dell ragazzo, nonostante lui non centrasse nulla con la situazione tra lei e il fratello maggiore "Non vedi? Parlo con Alessia" cercò di risultare sincero, ma Hêm aveva ben notato le occhiatacce che aveva rivolto al collega delle due ragazze "Non prendermi per il culo Andrea, non sono stupida" lo fulminò con lo sguardo, seppur poco prima era intenzionata a chiamare il ballerino di latino ora era arrabbiata con lui per aver costretto il fratello a controllarla, fingendo di usare la scusa della cameriera "Se già lo sai cosa me lo chiedi a fare? Tanto non me ne vado" ribatté il più piccolo alzando le spalle, con fare indifferente facendola sbuffare.

"Me ne vado" gridò all'orecchio di Fabio che la guardò inclinando leggermente la testa di lato, confuso dalla sua esclamazioni, mezz'ora fa voleva continuare a bere qualsiasi cosa "Perché?" chiese curioso "Sono stanca, poi domani pomeriggio parto" rispose ricordandogli che sarebbe partita per un po', andando a trovare suo padre "Va bene, ti accompagno" disse prima di avvertire gli altri, successivamente ritornò dalla riccia porgendole una mano, che afferrò velocemente per poter attraversare la folla senza perdersi di vista. Arrivati all'uscita si diressero verso l'auto ma furono bloccati da Andrea "Dove vai?" le chiese senza degnare di uno sguardo Fabio, che teneva ancora stretta la mano della riccia "La accompagno a casa" si intromise infastidito dal comportamento del ragazzo "Non ho chiesto a te" lo fulminò con lo sguardo per poi tirare Hêmera verso di se "La accompagno io, non scomodarti" continuò tenendo un tono che non ammetteva repliche "Che cazzo vuoi? Lasciala" rispose avvicinandosi fin troppo per i gusti della ragazza "Basta!" esclamò esasperata da quella tensione "Me ne vado" cercò di liberarsi dalla stretta del più piccolo dei Stancampiano, fallendo miseramente, l'aveva completamente bloccata "Andiamo, c'è Riccardo che ci accompagna" la tirò fino all'auto sotto le sue lamentele e le minacce di Fabio sul lasciarla "Cristo Andrea non voglio stare con te" sbottò per l'ennesima volta "Vuoi perdere per sempre Nunzio?" si fermò bruscamente e stringendo ancora di più il polso "Lo sto facendo per te, sai quanto sia geloso e quanto sia matto per poter prendere il primo aereo e venirgli a spaccare la faccia, poi non venire a piangere da me" le lasciò il polso piuttosto incazzato, Hêm non lo aveva mai visto così, Andrea era quello più responsabile tra i due, quello più paziente eppure era riuscita a fargliela perdere in un attimo "Sali in macchina Hêm, non te lo ripeterò una terza volta" disse più pacato di prima sospirando "Hêmy non devi per forza, nessuno deve comandare nessuno" le poggiò una mano sulla spalla provando a farla ragionare. Davvero voleva salire in quell'auto? Davvero voleva perdere per sempre Nunzio? La risposta era una, e anche abbastanza intuibile: no. Ma non poteva perdonarlo così facilmente "Ci vediamo a lavoro" gli lasciò un leggero bacio sulla guancia scusandosi con lo sguardo.

Lo faceva solo perché non voleva aggravare la situazione tra lei e il siciliano che in quel momento continuava a camminare per la stanza aspettando un qualsiasi cenno da Andrea e poco dopo arrivò. Nunzio sorrise leggendo il messaggio del fratello e sospirò sollevato, aveva scelto lui, per la seconda volta, ma adesso, toccava a lui fargli capire che avrebbe sempre scelto lei. "Immagino che ora tuo fratello sia felice" disse piatta riprendendo il discorso di prima, facendo sospirare i due ragazzi seduti davanti "Hêmera, lo sappiamo noi, lo sa lui e lo sai tu, che lontani non potete stare, e questa cazzata della pausa, non vi serve ad un cazzo" mormorò esasperato da entrambi, anche se in parte comprendeva la ragazza "Io lo capisco che sei incazzata, ti difendo sempre perché so che è stato stronzo con te in questo periodo, ma questo non vuol dire che non ti ama più. Prova a metterti nei suoi panni, è palese sia cambiato, ma credimi se ti dico che ti guarda ancora come fosse il primo giorno" si volta per guardarla meravigliandosi di notare due occhietti verdi e lucidi "Andrea ha ragione, non ti cambierebbe per nessuna" il ragazzo alla guida lanciandole solo un veloce sguardo dallo specchietto retrovisore per poi tornare a concentrarsi sulla strada "Se così fosse Carola non lo starebbe aspettando a casa sua, in Sardegna" sbottò scuotendo la testa "Possiamo chiudere il discorso? È una cosa tra me e lui, momentaneamente devo pensare al mio benessere e non a quello di nessun altro" incrociò le braccia continuando ad osservare il paesaggio. "Siamo arrivati" le disse Riccardo e così Hêmera, dopo aver lasciato un bacio sulla guancia ai due salutandoli, rientrò in casa, consapevole che tra poche ore avrebbe dovuto svegliarsi per poter fare le valigie.

Scusate l'assenza e gli eventuali errori di battitura💚

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