1

13 0 0
                                    

17 anni dopo la morte di Sabrina

Greendale


"Ci è voluto del tempo per rintracciarla signor Davies per questo motivo ha saputo solo adesso della morte di vostra madre, mi rincresce che per colpa mia lei si sia perso il suo funerale."

Stare in piedi davanti alla sua lapide mi è servito per capire che diciassette anni fa ho preso l'ennesima decisione sbagliata della mia vita, abbandonare lei e i miei amici non è servito a nulla. Ho imparato che scappando da un problema aumenti solo la distanza dalla soluzione.

"Quello dispiaciuto sono io che lei si è tanto dato da fare per trovarmi, immagino che non deve essere stata un'impresa facile visto che l'unica a sapere dove mi trovavo era mia madre."

Al tempo della mia partenza optai di non condividere con nessuno l'ubicazione esatta del mio viaggio perché non volevo essere trovato, mi chiedo come abbia fatto a trovarmi...

Il notaio continuò "Sua madre non ha redatto alcun testamento mentre era ancora in vita dunque per legge tutti i suoi beni passano a te, quando te la sentirai passa nel mio ufficio per firmare alcune carte."

Mi volto verso di lui e gli dico "Grazie ancora per tutto quanto, notaio. In settimana passerò sicuramente per finalizzare le ultime pratiche".

"Di nulla, ragazzo. Le esprimo ancora una volta le mie condoglianze, sua madre era una donna estremamente deliziosa mancherà a tutti in città ne può essere certo."

Non saprei dire con certezza quanto tempo è passato dalla sua uscita di scena poiché tutto quello a cui riuscivo a pensare era mia madre. Sento di essere stato un cattivo figlio per lei, l'ho abbandonata nei suoi ultimi anni per motivi egoistici.

Eppure se non fossi partito non avrei avuto l'opportunità di conoscere lei...

Percepisco una figura dietro alle mie spalle che si avvicina quando mi volto vedo che si tratta di Hilda, "E' da tanto che non ci vediamo eppure non sei cambiato per nulla, Jason".

Le dico "Lo prendo come un complimento, amica mia. Permettimi di dire che il tempo non sembra essere passato nemmeno per te".

Lei alza gli occhi al cielo e afferma "Sei sempre il solito adulatore!"

Ridacchio al suo commento, le chiedo come stesse e lei mi risponde "Sto bene per così dire, tu invece? Sono rimasta malissimo nel sapere che tua mamma è mancata, ricordo che quando eravamo bambini è sempre stata molto premurosa con me, Edward e Zelda".

"Sto bene ma non posso fare a meno di pensare che se fossi rimasto invece di scappare questa storia poteva avere un epilogo diverso."

Hilda si fece avanti e mi stringe in un abbraccio, "Non devi sentirti in colpa, mio caro. Hai sofferto molto in questi anni e questo tua mamma lo sapeva, ognuno di noi affronta il dolore di una perdita a modo suo non puoi fartene una colpa. Lei ti amava moltissimo e questo fatto non cambierà mai. Ricordatelo!".

Per fortuna c'è lei, senza Hilda non so quale fine avrei fatto.

Anche quando Zelda mi aveva lasciato e il mondo sembrava sul punto di crollarmi addosso lei era lì per consolarmi. Nonostante tutti i torti che le persone le hanno fatto è sempre pronta dare una mano, quella donna ha davvero un cuore d'oro. Fossimo stati in una realtà parallela probabilmente le avrei chiesto di sposarmi.

"Grazie Hilda per tutto quello che fai per me, sei la mia migliore amica e nessuno potrà mai sostituirti nel mio cuore."

Lei mi sorride e mi chiede "Che ne dici di venire a casa nostra per cena? Farebbe molto piacere a tutti soprattutto ad Ambrose, sai benissimo che lui ti ha sempre idolatrato nonostante mia sorella non approvasse."

" A proposito come pensi reagirà tua sorella vedendomi stasera?"

Lei divertita risponde "Malissimo però se ne farà una ragione come sempre. Devi sapere che con gli anni si è finalmente ammorbidita quella donna, chissà un giorno non lontano ammetterà che gli sei pure mancato. Niente è impossibile, no?".

Chi lo sa?

Magari io e Zelda potremmo tornare amici come una volta, come lo eravamo prima di metterci insieme.

"Accetto molto volentieri il tuo invito, Hilda. Non vedo l'ora di rivedere tuo marito, mi deve una rivincita a poker dall'ultimo torneo che abbiamo fatto."

Ho avuto l'opportunità di conoscere il marito di Hilda circa dodici anni fa a Madrid mentre la coppia era in vacanza, ricordo che ogni sera per tutta la durata della loro permanenza ci siamo sfidati a tutti i giochi possibili che includessero le carte.

Kenny e io non solo condividiamo la passione per le carte ma anche per la storia e grazie a questi punti in comune abbiamo forgiato una bella amicizia.

Lei ride e aggiunge "Anche lui non vede l'ora, spesso si lamenta del fatto che qui a Greendale nessuno è veramente bravo con le carte e si annoia a vincere sempre contro di loro. Attualmente, secondo la sua opinione, sei il suo unico degno avversario."

"Ne sono lusingato!"

Man mano che ci avvicinavamo all'obitorio mi venne spontaneo domandare "Per curiosità cosa ha in programma di cucinare per stasera?"

Hilda mi guarda e mi dice "Stai tranquillo, so benissimo che vuoi che ti prepari il tuo piatto preferito. Ti conosco troppo bene ormai lo dovresti sapere..."

"Te l'ho già detto che ti voglio un mondo di bene, vero?"

***

Al grande tavolo sono presenti tutti, tranne una persona il cui posto vacante si trova proprio di fronte al mio.

La cena di questa sera si è rivelata molto piacevole da passare assieme poi incoraggiato da Ambrose e dal marito di Hilda ho condiviso qualche aneddoto sul tempo trascorso in Spagna.

Quando terminai di raccontare due dei molti episodi di cui sono stato protagonista Ambrose espone il suo desiderio di andare anche lui un giorno lì.

Il rumore della porta che si apre arrivò fino a noi e una voce decisa femminile trillò "Sono tornata e mi pare di capire che non vi siete presi il disturbo di aspettarmi per cena."

Echeggiava ovunque il rumore dei tacchi della donna mentre si avvicina alla cucina Hilda disse "Abbiamo un ospite questa sera."

Hilda ammicca divertita con lo sguardo verso di me e udii la voce di Zelda domandare "Lo conosco?"

Hilda rispose "Penso proprio di sì."

Quando Zelda arrivò in cucina e notò la mia presenza nella sala da pranzo mi diede uno sguardo glaciale. A dire il vero mi aspettavo una reazione del genere da lei e poi quando si riprese dallo shock della mia presenza domandò "Che ci fai tu qui?"

Hilda le rispose "E 'qui per festeggiare assieme a noi il suo ritorno a casa dopo tanti anni di assenza e tu perché stai lì ferma come un palo della luce? Non fare tanto la melodrammatica e unisciti a noi."

Da quando in qua qualcuno risponde in questa maniera a Zelda Spellman specialmente Hilda, sono davvero cambiate tante cose mentre ero via.

Insolitamente silenziosa Zelda si sedette nel posto vacante di fronte al mio guardandomi aspramente come risposta io le rivolgo un sorriso accennato. L'unica ragione per cui l'ho fatto è solo per poter assistere alla sua sempre di più crescente furia.

Posso sembrare un pazzo ad ammetterlo ma uno dei miei hobby preferiti è irritare quella donna, mentre molti rimangono intimiditi dal suo forte carattere invece io sono sempre rimasto molto affascinato.

In seguito la nostra cena continuò per svariate ore accompagnate da molto vino e da molti pettegolezzi su nostre vecchie conoscenze.


Nessun posto è come casa miaWhere stories live. Discover now