Mirror

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Eddie guardò la ragazza spostarsi i capelli di lato, mentre l'aria dell'asciugacapelli glieli scombinava portandoglieli da tutte le parti.
Si posizionò meglio sul ramo a qualche centimetro di distanza dalla finestra della ragazza. Sapeva bene che avrebbe potuto suonare al campanello - in casa non c'era nessuno tranne lei- ma l'idea di guardarla senza che lei lo sapesse lo mandava su di giri.
Elizabeth era inginocchiata a terra mentre finiva di asciugarsi i capelli, quella sera sperava che il ragazzo, che da tempo ormai aveva un posto speciale nel suo cuore, spuntasse di punto in bianco per farle una sorpresa. Ma era quasi mezzanotte e ormai si era rassegnata.
Eddie invece era dietro quel vetro e aspettava il momento giusto per uscire dal suo nascondiglio e stava quasi per farlo quando la ragazza spense l'asciugacapelli e si alzò per levarsi la maglietta.
È così bella, pensò Eddie.
Iniziò a perdersi nel guardare la ragazza in reggiseno e con solo un paio di pantaloni del pigiama che lasciavano intravedere il bordo delle mutande che sembrava decisamente troppo sottile. Quanto vorrei levarglielo, pensò il ragazzo.
Da mesi ormai si stuzzicavano in ogni occasione: da soli, con i loro amici e non.
Quella sera era arrivato il momento e Eddie non c'è la fece più a guardarla, a vedere come la pelle della sua pancia sembrava morbida, come i suoi capelli castano chiaro le sbattevano sulla schiena nuda. Così bussò mettendosi un sorriso sul viso, cercando di nascondere il bisogno di toccarla.

Elizabeth fece un saltino dallo spavento e si girò verso la finestra e quando incontrò gli occhi del ragazzo sorrise d'istinto.
"Potevi suonare, non c'è nessuno a casa" disse aprendo la finestra e lasciando entrare il ragazzo, che con un salto si ritrovò sulla moquette bianca della stanza.
"Lo so, ma così è più romantico" disse toccandole una ciocca di capelli.
Elizabeth si allontanò e si spostò davanti lo specchio, posizionato proprio davanti al suo letto, per spazzolarsi un ultima volta i capelli.
"E da quando Eddie Munson è romantico?" chiese sorridendo mentre guardava il riflesso del ragazzo che si posizionava alle sue spalle.
Le spostò i capelli su una spalla lasciando libero l'altro lato del collo dove si avvicinò con le labbra sentendo il respiro della ragazza farsi sempre più veloce.
Le lasció un bacio leggero, procandole mille brividi e le gambe molli.
"Con te posso essere molte cose" le sussurrò all'orecchio.
Elizabeth lo guardò negli occhi dal riflesso dello specchio, senza sapere cosa dire.
Eddie la prese per mano e la condusse sul letto dove si sedette
"Vuoi provare una cosa nuova?" le chiese accarezzandole il viso.
La ragazza annuì e Eddie se la portò sulle gambe ma con la schiena verso di lui e il viso e l'intero corpo della ragazza girate verso lo specchio.
"Tutte le volte che sono venuto qui..." iniziò lasciandole baci sul collo e sulla spalla mentre le accarezzava il fianco "... ho sempre pensato a come sarebbe stato scoparti davanti il tuo specchio."
La ragazza ansimò lasciando cadere la testa all'indietro che sbatte sul petto del ragazzo.
"Mi permetti di dare una risposta alla mia fantasia più grande?" le sussurrò lasciando la mano proprio sopra l'elastico dei pantaloni.
"Si. Si ti prego" la ragazza ansimò.
Eddie non se lo fece ripetere due volte e infilò una mano nel pantaloni provando un gemito forte alla ragazza.
La levò per aiutarla a levare i pantaloni e tornare alla posizione di prima.
Il riflesso di Elizabeth era proprio davanti ai loro occhi e Eddie era già senza fiato. Il completo nero di pizzo le abbelliva la figura. Un segno nero nell'intero coscia attirò la sua attenzione.
"Che cosa abbiamo qui, piccola?" spostò la mano sulla coscia per guardare il tatuaggio: un serpente nero le risaliva da metà coscia a poco prima del bacino abbellendo la pelle candida.
Lasciò un ansimo stringendole un seno nella mano "Non ho mai pensato che i tatuaggi potessero essere così fottutamente eccitanti" disse prima di spostarle la stoffa delle mutande e inserendo un dito dentro di lei.
Elizabeth lasciò un urlo spezzato e si spinse verso il dito aumentando la velocità delle spinte.
Eddie le prese il viso e lo posizionò in modo tale che la ragazza potesse vedere il suo riflesso allo specchio.
"Guardati, piccola. Guarda come ti disperi per essere toccata da me" e nel finire la frase infilò un altro dito spingendo fino al bordo del suo anello che le provocò una serie di brividi lungo la schiena.
"Edd-Eddie... sto..." Ansimò la ragazza piagnucolando
Eddie le girò il viso unendo le loro labbra con ferocità sentendo il sapore della ragazza.
Elizabeth cacciò un urlo sulle labbra del ragazzo e venne sulle sue dita, tremando.
Il ragazzo le accarezzò il viso lasciandola riposare sul suo petto.
"Sei stata bravissima amore. Stai bene?" le chiese.
Lei alzò gli occhi perdendosi nei suoi così belli, accarezzandogli il viso e lasciandogli un bacio a stampo.
"Mai stata meglio" involontariamente (o non) si spinse sul bacino di Eddie che lasciò un gemito stringendo il collo e il fianco della ragazza.
"Stai buona" ringhiò trai denti mentre Elizabeth continuava a spingersi su di lui, sentendo l'erezione spingere.
"È il mio turno adesso" gli sussurrò sulle labbra.
Si girò sul suo bacino, adesso guardando Eddie in viso, e gli alzò la maglietta rivelando la pelle chiara e piena di tatuaggi.
Gli passi la mano sopra accarezzando quelle macchie nere che tanto amava.
Alzò gli occhi per guardare quelli del ragazzo ma non erano concentrati su di lei ma su qualcosa alle sue spalle; si girò e vide lo sguardo del ragazzo cadere proprio sul riflesso dei suoi glutei e la mano che li accarezzava dolcemente.
Ghignò "Ti stai per caso trattenendo, Munson?" gli chiese girandogli il viso su di lei.
Gli sorrise di rimando e gli lasció uno schiaffo sul gluteo destro stringendolo.
"Mai" disse prima di sfibbiarle il reggiseno.
Rimase ammaliato dalla sua figura.
"Levati i pantaloni" le disse.
Eddie la alzò spostandola di lato per levarsi i pantaloni e la vide. In ginocchio come pochi minuti prima quando si stava asciugando i capelli, ma stavolta era nuda, davanti a lui e con gli occhi pieni di eccitazione.
Un gemito gli scosse la gabbia toracica e anche l'erezione ormai a contatto con l'aria fresca.
Elizabeth lo fece sedere di nuovo sul letto mentre lei si abbassò sulle ginocchia in mezzo alle sue gambe
"Cazzo. Potrei venire solo guardandoti".
Il riflesso di entrambi i ragazzi fece rabbrividire Eddie che gettò la testa all'indietro quando lei gli prese l'erezione in bocca spingendo fino a prenderla interamente.
Le strinse i capelli alla testa decidendo lui il ritmo delle spinte, la guardò e lei parve capire subito e alzò gli occhi a guardarlo mentre spingeva affondo.
Gemiti e imprecazioni uscivano dalla sua bocca stringendo sempre di più la nuca della ragazza.
Spinse la testa della ragazza verso la sua erezione un ultima volta e venne Nea sua bocca. Con il fiato corto prese la ragazza e se la portò addosso lasciandole um bacio sulla fronte.
Lei si pulí il bordo delle labbra per poi lasciare un bacio a Eddie che iniziò lento e romantico per poi trasformarsi in un bacio bisognoso e disperato.
Sentiva il sapore del fumo nea bocca del ragazzo e questo la eccitava tantissimo.
Le loro intimità nude strusciavano contro lasciando entrambi senza fiato.
"Ti voglio dentro di me" ansimò Elizabeth al suo orecchio mentre Eddie le lasciava un succhiotto sulla clavicola. Gli morse la spalla gemendo "Non dirlo due volte"
Si posizionò meglio sopra di lui e calandosi lentamente sulla sua erezione con l'aiuto del ragazzo.
Ansimando appoggiò la fronte sulla spalla del ragazzo che si spingeva fino in fondo dentro di lei.
"Dimmi quando posso muovermi... non pensò riuscirò a resistere ancora" sospirò il ragazzo cercando di trattenersi il più possibile, ma era inevitabile. Il sogno della sua vita con la ragazza che amava da sempre.
Elizabeth non rispose e iniziò a muoversi su di lui spingendosi verso il suo bacino a stringendogli i ricci nelle mani.
Eddie stava per svenire. Il riflesso, davanti a lui, della ragazza lo lasciava senza fiato. Vedeva i fianchi di lei che si spingevano su e giù e di tanto in tanto, quando colpiva un punto particolarmente sensibile, buttava la testa all'indietro stringendo sempre di più i capelli di Eddie.
Le prese le mani e le portò dietro la sua schiena stringendole in un pugno aumentando lui stavolta il ritmo delle spinte.
"Eddie.." piagnucolava lei senza riuscire a prendere fiato per le spinte del ragazzo.
Entrambi erano al limite e quando Eddie si spinse profondamente dentro di lei, e lei urlò buttando la testa indietro, fu lì che si lasciarono andare.
Ripresero fiato poggiando la fronte l'una sull'altra.
Eddie le prese il viso con una mano mentre con l'altra le levava i capelli dalla fronte.
Non si levavano gli occhi di dosso
È così bella
È così bello
"Spero che abbia capito che questo non è soltanto perché mi ecciti da morire" le disse sorridendo.
Lei sorrise di rimando portando le braccia intorno al suo collo.
"Beh io l'ho fatto perché ti amo Edward Munson" gli sussurrò a un centimetro dalle labbra.
Quelle parole fecero scoppiare il cuore a Eddie che la prese e che con uno scatto si ritrovò con la schiena pressata nel materasso e il ragazzo sopra di lei.
"Anch'io ti amo Elizabeth Henderson" le disse prima di lasciarle un bacio e di stringerla tra le sue braccia.
Rimasero così tutta la notte, i due corpi pressati tra di loro, ma di cuore ne condividevano uno in due.


Onestamente non so che pensare di sto capitolo, mi piace a tratti. Mi piace il fatto che sia un "narratore esterno" a raccontare la storia, quindi ditemi che ne pensate.
Vi ho lasciato abbastanza tempo senza aggiornare quindi anche se non sono del tutto soddisfatta lo posto comunque.

ly

Eddie Munson: fake scenariosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora