Seconda Parte

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Dopo la conversazione avuta con Zayn, due settimane prima, Louis stava ancora pensando su cosa fare con il matrimonio.
Gli dispiaceva dover lasciare Ben, dopo 2 anni di relazione, ma stava capendo, finalmente, che non poteva più andare avanti.
Non dopo che ha notato come il suo corpo reagiva ad ogni tocco del uomo.
Doveva trovare il momento adatto per dirglielo, ma non sapeva quando.
Si riscosse dai suoi pensieri, quando sentì una mano di Ben posarsi sulla sua spalla. Si spostò, come scottato e cercò di non ringhiare.
"P-puoi non toccarmi?" Ben di risposta lo guardò senza batter ciglio e occhi azzurri poté notare che nei suoi occhi c'era una strana luce, era... Arrabbiato?
"Sei il mio ragazzo Louis! Che cazzo ti sta succedendo?!"
Le sue iridi non erano più del suo colore naturale, erano contornate dal nero. Il suo sguardo stava spaventando il piccolo omega che per istinto indietreggiò
L'alpha biondo non ne fu felice, e infatti si avvicinò a lui e lo prese per un polso.
Il lupo del piccoletto stava piagnucolando e anch'egli, faceva troppo male il suo polso, non lo stava sentendo più.
"B-ben, mollami!" Si dimenó, ma la presa del biondo era troppo forte
"MI SONO STANCATO, LOUIS. SONO STATO PAZIENTE, NON TI HO PRESSATO, MA ARRIVARE ANCHE A NON POTERTI PIÙ TOCCARE! CHE DIAMINE!" Stava urlando così forte che le orecchie di Louis stavano fischiando. I suoni erano ovattati, e la sua vista si stava annebbiando.
Le sue forze stavano cedendo sempre di più, e dopo un po' non vide più nulla.






"PEZZO DI MERDA, GIURO SU DIO CHE TI STACCHERÒ IL MICRO CAZZO CHE TI RITROVI TRA LE GAMBE E TE LO FARÒ INGOIARE" Louis si sveglió con delle urla di sottofondo, con le poche forze che aveva si portó le mani sulle tempie e boccheggió, alzandosi lentamente.
Era confuso, non sapeva dove si trovasse e del perché avesse una flebo, si guardò attorno. Notó subito le pareti bianche e la puzza di disinfettante. Era in ospedale.
"P-perché... C-cosa sta succedendo?"
Le urla di fuori cessarono, la porta si aprì di scatto e subito il piccolo omega si ritrovò stretto tra un corpo.
Il profumo era familiare. "Z-Zayn?" Il moro annuì con la testa nel incavo del suo collo e poi si allontanò leggermente. "Loubear, come stai? Ti fa ancora male la testa? Mi dispiace un sacco per ciò che ti è successo. Vuoi che lo castro?" E le domande continuarono, fin quando Louis non lo fermó con un gesto della mano.
"Zayn, hey -gli posò una mano sulla spalla- stai tranquillo, sto meglio ora. Ho dei leggeri dolori alle tempie, ma nulla che non possa passare"
"Okay, si... Ora chiamo il dottore. Tu stai fermo" si alzò e guardò male il biondo che stava davanti alla porta
"noi due facciamo i conti dopo, ora mi sto trattenendo"

L'alpha non disse nulla, ma si diresse verso il castano.
Si sedette sulla sedia riposta accanto al letto e gli prese le mani tra le sue.
"M-mi dispiace così tanto, Lou. Non volevo usare la mia voce da alpha per farti star male. Lo sai che ti amo troppo" dalla sua voce sembrava dispiaciuto, ma Louis non sapeva cosa dire, così si limitò ad annuire
"Mi perdoni, tesoro? Prometto che non lo farò più"
Louis si morse il labbro inferiore e pensó a cosa rispondere.
"Devi darmi del tempo Ben. Non riesco a starti vicino senza vedere i tuoi occhi neri e la tua stretta sul mio polso. E-"

"Ed è meglio se sto matrimonio del cazzo non lo fate" Zayn interruppe il dialogo tra i due e Ben si alzò di scatto dalla sedia, avvicinandosi pericolosamente al moro, guardandolo in cagnesco.
"Senti, testa di cazzo, ora mi hai rotto le palle, stai fottutamente zitto!" Spinse bruscamente Zayn e a quel gesto il dottore, che stava dietro il moro,  intervenne dividendo i due, mandandoli fuori
"Vi pregherei di uscire fuori. Devo visitare il paziente"
I due, sbuffando, se ne andarono, spintonandosi a vicenda, manco fossero dei bambini..

"Signor Tomlinson, come si sente ora? Altri dolori alla testa?" "Solo un po' dottore" "È normale ragazzo, a causa dello stress e dal tuo dimagrire, il tuo lupo non ha sopportato anche la voce da alpha. Mi permetto di chiederti una cosa, ma sei libero di non rispondere" Occhi azzurri annuì "Non voglio intromettermi nella tua vita, ma... Il tuo lupo sta soffrendo molto, e, se c'è il suo alpha accanto non dovrebbe. Il tuo ragazzo, non è il tuo vero alpha, dico bene?" Louis abbassò il capo, mormorando un si in risposta.
"Ho capito... Ti ho fatto questa domanda, perché, nella tua situazione, tu dovresti stare, quanto più possibile, accanto al tuo vero alpha, ora non ti chiedo se l'hai incontrato, o altro. Ma se hai avuto la possibilità, ti suggerisco di cercare, come ho detto, di stare accanto a lui. Solo così riuscirai a domare il tuo lupo. Egli ora ha bisogno di conforto. Perché, ragazzo mio, se continui così, non... Non ti resta molto da vivere"
Louis sgranò gli occhi, sapeva che stare lontano dal proprio alpha lo avrebbe reso debole, ma non fino a questo punto. "Non c'è altro rimedio?"
Il dottore scosse la testa, tristemente.
"Ho capito... Tra quanto posso uscire?" Il suo umore era sotto terra, e si trattenne dal piangere "Tra un'oretta potrai uscire, ti devo fare le ultime analisi"



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