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Conteggio parole: 2263
Canzone per il capitolo: R u mine- Arctic Monkeys

Okay, forse avevo bisogno di un secondo colpo di prova. Prima di tutto, per poter studiare meglio Klimt per iniziare a riprodurre il bacio e poi...forse avevo bisogno di altro tempo per studiare anche Nadia. Al momento, era al mio fianco, estremamente impaziente.

<<Perché non ci muoviamo?>>, borbottò.

<<Perché Zoe non ha ancora finito di ispezionare la stanza>>, risposi. Se fossimo sopravvissute a quel secondo colpo insieme, allora avremmo potuto collaborare per la durata della rapina.

<<Aspetto i tuoi ordini, oh onnipotente>>, mormorò, sorridendo in maniera forzata. Dal mio auricolare, sentii Vivienne sospirare.

<<Aspetta un altro po', la pazienza è importante per noi>>, disse mia moglie. Potevo sentire la sua frustrazione e la sua preoccupazione, quasi mi sembrò di vedere l'espressione corrucciata sul suo volto.

<<Però se rischiassimo...>>, <<Non lo faremo. Ricorda chi ha il controllo>>, la interruppi. Allora, l'hacker ci diede il via libera, perciò ci addentrammo meglio all'interno della villa, dato che un ricco collezionista d'arte possedeva il secondo quadro che ci interessava. Stando alle nostre ricerche, partecipava a numerosi gruppi che supportavano le battaglie sbagliate (compagnie omofobe, contrarie all'aborto, maschiliste...), perciò avrei provato una gioia estrema nel derubarlo.

<<Non so chi abbia contattato questo tipo, però hanno fatto un lavoro ottimo con il circuito di sicurezza. Ci vorrà un po' per occuparmi del resto>>, spiegò Zoe. Nadia sbuffò, fermandosi davanti alla seconda porta e si voltò verso di me.

<<Quindi, una volta finito qui, ti va di andare a bere qualcosa?>>, propose. Boccheggiai, poi strinsi le sopracciglia e scossi la testa.

<<Nadia?>>.

<<Sì, tesoro?>>.

<<Siamo nel bel mezzo di una rapina>>, le feci notare. Alzò gli occhi al cielo.

<<Lo so, però sto impazzendo e sto provando a distrarmi con l'idea che riceverò un premio>>, mormorò.

<<Scusa, mi era sembrato di sentirti dire che lavori meglio da sola? Che non ti serve un club del libro?>>, domandai, inarcando un sopracciglio.

<<Un drink dopo un colpo non vuol dire che voglio legare con te...andiamo, mica ti sto chiedendo di sposarmi?>>, disse, ghignando. Ero consapevole che si trattava soltanto di un modo di dire, però non mi piacque il modo in cui pronunciò quella frase. Si stava prendendo gioco di me perché mi ero sposata? Decisi di non permetterle di entrarmi sotto pelle, perciò distolsi l'attenzione.

<<Vivienne, aspetto il tuo segnale>>, dissi. Seguii un profondo silenzio, poi un rumore statico che mi fece storcere il naso. Dovetti spegnere l'auricolare, ma Nadia decise di togliere il suo con un verso simile ad un sibilo.

<<Siamo completamente isolate. Cosa vuoi che facciamo?>>, domandò.

<<Abbandoniamo la cautela>>, risposi. I suoi occhi brillarono.

<<Rischiamo quindi>>, esclamò. Si guardò intorno, così sembrò trovare quasi subito quello di cui aveva bisogno.

<<Giù, ragazza>>, disse.

<<Eh?>>, si avvicinò a me, posando le mani sulle mie spalle.

<<Mettiti in ginocchio, mi serve una spinta>>, spiegò, indicando il soffitto. Feci come aveva detto, aiutandola a raggiungere il punto in cui le tende erano fissate al muro. <<Disattiverò le altre telecamere manualmente. Vai. Ci vediamo al punto di incontro>>, disse. Senza mettere in dubbio le sue parole o compiere altre domande, continuai il nostro lavoro, addentrandomi nella stanza per prendere il quadro. Quando abbandonai la villa, tirai un sospiro di sollievo perché nessuno degli allarmi era scattato.

Queen of thieves (libro 3)Where stories live. Discover now