Olivia Thornton vive nell'ombra del fratello maggiore Topper: frequenta infatti il gruppo dei Pogue per potersi allontanare dagli altezzosi amici del fratello.
Dopo l...
"Ti vedo cambiata, Liv" disse buttando la foto sul letto. - devo ammetterlo, quel nome pronunciato da lui mi faceva un certo effetto, ma non poteva distrarmi dal casino successo l'estate scorsa. "Pensavo fossimo d'accordo sul non chiamarmi così Rafe, soprattutto dopo quello che è successo" dissi togliendogli la foto di mano. "Sei stata tu a baciarmi Liv, io non avevo altra scelta." disse in tono scontroso alzandosi dal letto. "Io ti ho baciato, ma tu hai continuato tutto. In più non ero io Rafe; avevi tirato fuori un lato di me che non sapevo di avere." risposi. "A me quel lato piaceva." disse avvicinandosi a me. Provavo ancora qualcosa per lui, era ovvio. In quel momento peró era meglio non degenerare la situazione, quindi mi girai dall'altra parte ed andai in bagno per lavarmi. Nel frattempo sentii la porta dell'ingresso chiudersi, era arrivato Topper. Entrai in doccia udii la conversazione che mio fratello e Rafe stavano avendo. "Stavi provando di nuovo a scopare mia sorella?" disse Topper arrabbiato. Non riuscivo a sopportare quando gridava, quindi decisi di accendere l'acqua al massimo ed ignorare le sue parole. Ovviamente feci fatica: quando Topper Thornton litiga con qualcuno il silenzio è un evento impossibile, soprattutto se la lite è con il tranquillissimo Rafe Cameron. Mi preparai per uscire: stasera ero invitata ad una festa dei kook.
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Uscii con mio fratello, che mi diede un passaggio alla casa di Kelce. Non lo conoscevo molto bene, ma vista la sua amicizia con mio fratello non avevo molte aspettative. Vidi Sarah seduta a bordo piscina e mi avvicinai dato che era l'unica kook oltre a Kie che tolleravo. "Hey Olivia!" mi corse incontro e mi abbracció. "Ciao Sarah" risposi ricambiando l'abbraccio. "Non sapevo ti piacessero le feste" disse sistemandosi i capelli. "Infatti le odio, specialmente quelle degli amici di mio fratello; mi ha obbligata lui a venire." risposi. Nominando mio fratello notai che la sua espressione cambiò, sembrava più triste. Cambiai quindi argomento e le chiesi cosa volesse bere. Insieme ci dirigemmo verso il tavolo e bevemmo qualche birra.
*due ore dopo*
Ero ubriaca marcia. Entrai in casa per poter andare in bagno e riprendermi da quello che era appena successo: una birra si trasformò presto in litri e litri di bevande alcoliche. Raggiunsi il bagno barcollando. Mi appoggiai con le mani sulla vasca da bagno e mi sedetti per terra, quando udii la porta dietro di me aprirsi. "Cosa cazzo hai combinato Liv" sentii. Era Rafe. Cazzo, mi avrebbe dovuta vedere in queste condizioni. "Me la cavo da sola Rafe." dissi alzandomi dal pavimento. "No che non te la cavi, un minuto fa eri per terra. Hai bisogno di andare a casa." rispose lui. "Da quando ti preoccupi per me? Da quanto ricordo l'ultima volta non ti eri comportato così." dissi avvicinandomi alla porta. Rafe bloccò l'uscita con un braccio, impedendomi di uscire. "Non mi sono mai preoccupato per te e la cosa non cambierà adesso. Non puoi ridurti in queste condizioni, rovinerai la festa." "Sei uno stronzo," sbraitai "hai fatto cose molto peggiori e ne sei a coscienza. Ora lasciami uscire." Dopo questo vidi nero e mi risvegliai nel vialetto di casa mia tra le braccia di Rafe. Bastardo, avrei preferito rimanere alla festa che farmi portare a casa da lui.
Rafe's pov "Sei uno stronzo, hai fatto cose molto peggiori e ne sei a coscienza. Ora lasciami uscire." dopo aver pronunciato quelle parole Olivia svenne; riuscii a prenderla tra le mie braccia in tempo. La presi in braccio e la accompagnai fino alla macchina; nel mentre udii Topper che essendo probabilmente ubriaco urlò: "Rafe Cameron te la fai di nuovo con mia sorella? Non è stato abbastanza quello che è successo l'anno scorso per farti cambiare idea?" Cazzo. Ora tutti sapevano o sarebbero venuti a conoscenza dell'accaduto. Cercai di non fargli caso e corsi alla macchina. Arrivati alla porta Olivia si svegliò e la vidi molto confusa. Si alzò rapidamente ma senza il mio aiuto sapevo che non sarebbe andata molto lontano; decisi quindi di seguirla in casa.
