capitolo nove

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Mi giro in torno e vedo container enormi, barili e scatole pieni di cose illuminate, sono tutte armi, armi che lui vuole rubare.

Toomes: siete ancora dei ragazzi, vi dò un'ultima possibilità di andarvene.

Ci mettiamo in posizione da combattimento.

Toomes: e va bene..

L'uomo ci plana addosso, per fortuna entrambi riusciamo a schivarlo e lui sbatte per terra. L'armatura si sta rompendo.

Io: le conviene arrendersi!

Come risposta ci lancia dei mini missili che finiscono sulle casse attorno a noi creando esplosioni più grandi. Peter mi salta addosso per proteggermi dalla botta. Ci rialziamo in fretta e indietreggiamo mentre Toomes cerca di rubare almeno un container.

Peter: la sua armatura sta per esplodere!

Io: la smetta signore! Così si ucciderà!!

Toomes: poveri illu---

Come previsto l'armatura cede, i motori delle ali esplodono e Toomes cade a terra. Le fiamme attorno a noi non accennano a calmarsi.

Io: dobbiamo tirarlo fuori di lì!

Urlo a Peter, ma lui era già partito per salvarlo.

Sono cattivo e volevo rubare tante cose, vi prego sbattetemi in cella.

Adrian Toomes xx

Questo dice il biglietto che abbiamo lasciato vicino al corpo svenuto del padre di Liz. Legato a tutti i container ancora interi che abbiamo ritrovato sulla spiaggia, pare che quel cretino di Toomds volesse rubare dei container da un aereo di mio padre con armi e oggetti appartenenti a noi Avengers, qualcosa è andata storto e l'aereo è precipitato in spiaggia, per fortuna. Adesso ci troviamo sopra il tetto di un palazzo per vedere l'arrivo della polizia, e assicurarci che Toomes non riesca a scappare. Finalmente in lontananza si vedono le luci rosse e blu che entrano in spiaggia.

Io: bene Spider-Man, un'altra missione ben compiuta.

Sorrido al ragazzo che senza maschera, con il costume sporco e strappato mi guarda in modo serio.

Io: che c'è?

Peter: non saresti dovuta venire.

Io: andiamo Pet.

Peter: e se ti fossi fatta male?!

Mi guarda con le lacrime agli occhi.

Io: non puoi tenermi in una campana di vetro, anche io sono un avenger. Non credere che io sia felice di tutto questo.

Indico le sue ferite. Morirei pur di tenerti al sicuro.

Io: allora... Torniamo a scuola?

Peter: cosa? Sei seria?

Io: beh non sei potuto stare con Liz nemmeno un secondo che sei dovuto scappare per quell'idiota. Non vuoi ballare un lento assieme a lei?

Abbraccio l'aria facendo finta di ballare per farlo ridere, ci riesco.

Peter: e se non volessi ballare con lei ma.. Con te?

Non faccio in tempo a rispondere che mi prende per i fianchi e iniziamo a ballare. All'inizio lo guardo un po' confusa mentre lui ride, poggio la testa sulla sua spalla, avvolgendogli il collo con le braccia.
La luna risplende sopra di noi. Le nostre ombre sono tutt'uno, finalmente il mio cuore si calma, e la mia testa si svuota da qualsiasi pensiero. Semplicemente chiudo gli occhi, e mi godo il momento. Alzo la testa per guardarlo negli occhi.

Peter: sei bellissima.

Arrossisco.

Io: anche con la tuta strappata e la faccia sporca di fumo?

Dico scherzosamente facendolo ridere.

Peter: si ahah.. Anche così.

Mi sistema i capelli dietro l'orecchio.

Bzzz! Bzzzz!

Il mio telefono squilla rovinando il momento. Mi stacco da Peter e rispondo.

Io: pronto?

Mj: dove CAZZO SEI!??!??

Io: ciao Mj, ehmm.. Io..
Non posso tornare al ballo.

Mj: Perché??

Io: mio padre si è sentito
poco bene e mia madre
si è impaurita, per questo Peter
mi ha portata via da te.

Mj: va bene fai finta che
io ti creda. Ma domani vedi di
venire a scuola così posso fare
l'arrabbiata con te!

Io: si certo.

- - -

Peter: è arrabbiata?

Io: non puoi capire quanto.

Peter: mi dispiace, sono stato un idiota.

Io: già sei proprio un idiota. Ma mi dispiace di più per Liz, suo padre è stato arrestato, il ragazzo che le piace l'ha piantata in asso, non vorrei essere nei suoi panni.

Peter: domani dovrò farmi perdonare.

Io: si, ma adesso torniamo a casa.

Scompiglio i capelli del ragazzo. Nel mentre che Peter mi tiene stretta a se dondola tra i palazzi per arrivare a casa il prima possibile, io ho finito le ragnatele quindi mi metto a scrivere ad Mj così tanti "mi dispiace" da perdere il conto.

Tony: avete rischiato grosso ragazzi!

Peter: beh ma non ci siamo fatti tanto male alla fine.

Io: esatto, l'importante è che abbiamo fermato quel piccione di alluminio.

Tony: effettivamente avete fatto un bel lavoro, ma siete comunque in punizione perché non mi avete detto nulla e se me lo aveste detto vi avrei proibito ti compiere questa missione voi l'avreste fatto comunque e così mi avreste disobbitito!

Cerchiamo di soffocare qualche risata.

Io: e va bene papà, adesso possiamo andare a dormire?

Tony: si, andate.

Ci incamminammo nel corridoio ridendo. Mentre mia madre cerca invano di calmare mio padre.

Peter: l'abbiamo combinata grossa eh.

Io: già haha però è stato divertente.

Peter: ci vediamo domani allora.

Io: buonanotte Peter.

Gli mando un bacio, lui arrossisce e io corro in camera mia.

Idiota🕷️Where stories live. Discover now