capitolo trentanove

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Tony: ...Ecco a voi Morgan!

Sulla televisione appaiono delle radiografie, un piccolo fagiolino grigio sfumato col nero rannicchiato in sé stesso aspetta solo di poterci saltare addosso.

Io: COSA?!

Mia madre si accarezza la pancia dolcemente.

Pepper: sono incinta!

Io: MIA MADRE È INCINTA!?

Ulro entusiasta. Avrò una sorellina! O un fratellino. Tutti si alzano per abbracciare i miei genitori per congratularsi.

Nat: sapete già il sesso del pupo? O della pupa.

Pepper: no ma, Tony è convinto che sia una femmina.

Sam: ecco spiegato perché il nome Morgan.

Tony: sono io che l'ho infilata lì dentro no?

Io: papà eww!

Dico decisamente disgustata.

Peter: congratulazioni Pepper.

Pepper: grazie tesoro.

Wanda: allora adesso sta a voi.

Indica me e Peter.

Io: c-cosa? N-no-

Peter: no no, penso sia decisamente troppo presto.

Andiamo in panico totale e arrossiamo come non mai.

Tony: niente sesso fino ai 25 anni t/n le sai le regole.

Mi rimprovera mio padre in modo severo.

Io: si papà sogna e spera.

- - -

Chiudo la finestra di camera mia e mi rimetto nella scrivania a fare i compiti di fisica, il sole ormai è calato, Peter sdraiato sul mio letto era in chiamata con Ned, parlavano della gravidanza di mia madre.

Peter: t/n quanto ti manca per finire?

Io: non tanto, perché?

Peter: volevo parlare di una cosa.

Io: cioè?

Mi giro verso di lui incuriosita.

Peter: tua madre è incinta e.. Mi stavo chiedendo, noi vogliamo avere un futuro insieme?

Lo guardo sorpresa.

Peter: t-tipo che tra qualche anno potremmo sposarci e fare figli? O-ovviamente con il giusto tempo e-e senza affrettare le cose.

Mi siedo sul letto vicino a lui.

Io: tu vuoi avere un futuro assieme a me?

Peter: chi non vorrebbe. T-tu vorresti un futuro assieme a me?

Io: certo.

I nostri visi si avvicinano, fino a toccarsi l'uno contro l'altro. Sarà stato per l'adrenalina del momento o per la profondità del discorso, o semplicemente perché era da tanto che sognavamo questo momento ma, mi sono buttata addosso a Peter e ciò che è successo dopo penso lo sappiate tutti. È stato tutto così veloce e assolutamente fantastico, non ho sognato altro che lui. Le sue mani scivolavano sul mio corpo facendomi venire i brividi, ogni sospiro, ogni tocco, ogni piccolo movimento era come uno tsunami di emozioni. Il suo viso addormentato sul mio petto era così carino, talmente rilassato e felice.

Mi sveglio ancora sotto il lenzuolo fresco con lui affianco e la sua maglia che mi copre fino alle cosce, tipo minigonna.

Io: ehi Pet.

Provo a svegliarlo ma è completamente andato. Ridacchio tra me e me, non posso credere di averlo fatto sul serio. Guardo l'ora sul telefono. 7:53. Menomale che oggi è sabato perché non avevo punta voglia di andare a scuola. Faccio per alzarmi ma scivolo sui boxer di Peter non appena poggio il secondo piede a terra per camminare.

Io: ahio..

Mi guardo le gambe, sulle cosce ho qualche succhiotto. Perché sono ancora senza mutande? Vedo il lenziolo muoversi e Peter fa qualche verso strano. Metto in fretta e furia i boxer.

Peter: t/n..?

Mi chiama con la voce bassa e impastata dal sonno.

Io: s-si?

Il ragazzo si affaccia e confuso mi guarda.

Peter: ma che ci fai per terra?

Io: sono, ecco, sono caduta.

Peter: torni a letto o preferisci il pavimento?

Mugola come un bambino.

Io: volevo prepararti i miei pancake.

Peter: prima voglio un po' di coccole. Ma come hai fatto a cadere?

Io: sono scivolata su questi.

Indico i boxer che ho indosso. Lui arrossisce.

Peter: si beh, a proposito, mi servirebbero.

Io: oh si certo scusa.

Li tolgo senza pensare e glieli porgo, lui mi guarda con un sopracciglio alzato e un sorrisetto molto divertito.

Peter: non pensavo sarebbe stato così facile chiederti di spogliarti davanti a me. Di nuovo.

Mi accorgo del terribile errore ed imbarazzata cerco con gli occhi I miei slip.

Io: togliti dalla testa qualsiasi strana fantasia, io volevo solo farti dei pancake.

Peter: stavi cercando questi?

Alza il braccio e guarda caso proprio nella sua mano ci sono i miei slip.

Io: Peter, no.

Peter: Peter si.

Sorride. Apro il comodino vicino al letto prendo degli slip nuovi e li indosso.

Peter: eddai così togli il divertimento.

Io: mittiti quei boxer e vieni a fare colazione.



Spazio autrice:
Raga me sento male ogni volta che rileggo sto capitolo.

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