Capitolo 6 " Sguardi"

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" Hai già fatto colazione?"
" Si, prima dell'incontro imbarazzante con la madre di Steve"
" La conosco, in realtà la conoscono tutti, fa parte della famiglia più ricca di Hawkins, qui è una leggenda"
" Mi è sembrata molto disponibile, era molto entusiasta"
" Stai simpatica anche a sua madre. Già vi vedo come coppia"
" Chi vedi come coppia?" Chiese Jonathan mentre entrava in casa.
Ringraziai mentalmente che fosse arrivato in quel momento e non prima.
" Oh, nessuno, non preoccuparti.
Come è andata la serata con Nancy?" Gli chiese mia madre.
" Bene"
Poco dopo entrò anche Will.
" Ehi, ben tornato" dissi a mio fratello.
" Devo parlarti"
" Cosa è successo?"
" Vieni"
Lo seguii nella mia camera.
Ero abbastanza agitata, avevo paura che gli fosse successo qualcosa.
" Ho bisogno che tu mi dica la verità" disse mentre chiudeva la porta.
" D'accordo"
" Dovrai essere sincera"
" Certo"
" Prima, Dustin è andato a casa di Steve e ti ha visto uscire.
Lo ha detto solo a me e non lo sa nessuno.
Ora però devi dirmi se tra te e lui c'è qualcosa"
" Io... è complicato"
" Perché eri lì?"
" Si tratta di un errore. Ieri sera mi ha chiesto di vederlo perché voleva scusarsi per come si era comportato con me, poi sono rimasta lì per un po' e mi sono addormentata"
" D'accordo, ti credo"
" Non dire nulla a Jonathan, per favore"
" Tranquilla, non gli dirò nulla, questo era solo perché sapendo cosa sta succedendo tra di voi e sapendo che ti piace, perché è la verità, non potevo sapere cosa fosse successo"
" Lui non mi piace"
" Non credi neanche tu a quello che stai dicendo"
Lo ignorai e andai in bagno a prepararmi .
Presi lo skateboard e mi avviai verso lo Starcourt Mall.
Arrivai al centro commerciale ed entrai.
Appena arrivai in negozio mi venne incontro Robin.
" Dobbiamo parlare, vieni sul retro"
La seguii e abbandonai sul tavolo lo skate e la borsa.
" Volevo scusarmi per ieri"
" Non c'è bisogno che ti scusi" dissi mentre camminavo verso l'uscita.
Lei mi strattonò il braccio e continuò a parlare.
" So che adesso sei arrabbiata con me, ma lasciami spiegare"
" Non devi spiegarti"
" A me lui non piace"
" Certo, e io sono bionda"
" Non ti sto mentendo"
" Invece si"
" A me non piace Steve perché a me piacciono le ragazze" ribatté lei alzando il tono della voce.
Rimasi in silenzio.
Non mi aspettavo questa risposta.
Da quando la conoscevo non me ne aveva mai accennato.
" Da quando...lo hai capito "
" In questi giorni"
" Io...io...mi dispiace tanto, non dovevo attaccarti in quel modo, ho agito in modo istintivo"
" Non preoccuparti, avrei fatto la stessa cosa se avessi visto la mia migliore amica con il ragazzo che mi piace"
" Lui non mi piace"
" Infatti, tu sei innamorata di lui e lui è innamorato di te, follemente oserei dire"
" Non esagerare"
" Tu non hai visto come ti guarda.
Quando ti vede entrare la mattina è come se qualcosa nei suoi occhi si accendesse, come una luce nuova che viene innescata automaticamente quando vede che siete nella stessa stanza.
Il primo giorno, quando ha saputo che doveva lavorare con te, si è vista per la prima volta quella luce.
Con me non è mai successo, io e lui siamo amici, nulla di più, ma posso garantirti che voi non lo siete, non se vi guardate così.
Anche tu lo guardi in quel modo, non so come ma quando lo vedi parte una scintilla nelle tue pupille che poi tu reprimi.
Sappiamo entrambe che ti piace da morire"
" Non è vero"
" Non devi mentire, devi prendere il treno finché sei in tempo, se lui si innamorasse di un'altra ragazza sarebbe la fine per te"
" Robin, non so neanche io cosa provo, ho bisogno di tempo per capire e per pensare"
" D'accordo"
In quel momento Dustin entrò nella stanza seguito da Steve.
" Scusate, abbiamo interrotto qualcosa?" Chiesero loro.
" In realtà si, una conversazione abbastanza importante"
" Abbiamo delle novità sui russi"
" Ma noi..."
" Robin, la nostra conversazione può aspettare" dissi io interrompendola.
" Ho fatto un appostamento e ho visto che per entrare serve un tesserino, sfortunatamente il russo che ha il tesserino ha un fucile enorme.
Non vogliono fare sapere a nessuno cosa c'è in quella stanza o negli scatoloni"
" Ci deve pur essere un modo per entrare" dissi io.
In quel momento Steve si avvicinò a me.
" Beh, sai, posso metterlo al tappeto"
Scoppiai a ridere.
" Tu, mettere al tappeto un russo armato?"
" Che c'è, arrivo furtivo, lo metto K.O e prendo il tesserino"
" Non hai sentito che ha un fucile enorme?" Gli chiese Dustin.
" Si, Dustin, certo, ecco perché arriverò furtivo"
" Ok, ma hai mai battuto veramente qualcuno a botte?"
Dustin e Steve iniziarono a litigare.
" Ragazzi, andiamo, non fate i bambini"gli dissi.
"Ha cominciato lui" disse Steve puntando un dito verso Dustin.
" Forse funziona" disse a un tratto Robin.
" Robin, dove stai andando?" Le chiesi.
Lei uscì dal retro e prese tutte le mance dal barattolo che tenevamo sul bancone.
La seguii .
" Ehi, che fai?"
" Mi servono"
" Due terzi di quelli sono miei e di Steve"
" Dove vai?"
" A trovare un modo per entrare lì, un modo sicuro, nel frattempo spacciate gelato, comportatevi bene e non fatevi pestare, torno tra un secondo"
Nel mentre Steve e Dustin avevano già ripreso a litigare.
" Potete smetterla, mi state facendo venire un mal di testa atroce"
Iniziò a girarmi la testa, così mi appoggiai al bancone.
Tenni le mani salde al piano e chinai la testa in avanti.
" Ehi, non ti senti bene?"
" No, io, vado a sedermi un attimo"
Andai sul retro e mi sedetti.
Dustin mi seguì e si sedette di fronte a me.
" Steve deve lavorare, quindi ti farò compagnia io"
" Wow, sono proprio fortunata"
" Preferivi Steve?"
" Preferivo qualsiasi altro essere umano tranne voi due"
Poggiai i gomiti sul tavolo e appoggiai le mani sulla nuca.
Dopo qualche minuto mi sentivo leggermente meglio.
In quel momento Robin entrò nella stanza.
" Ho un piano"

𝗟𝗢𝗩𝗘 𝗠𝗔𝗗𝗘 𝗠𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗭𝗬|| Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora