<SESTA PARTE>

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Potrebbero esserci contenuti sensibili ⚠️
(Non è nulla di che, ma se siete troppo sensibili non leggete questa parte.)

Cameron Pov 🧊

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Cameron Pov
🧊

Le miei iridi colore ghiaccio si trasformarono in rosse fuoco e il mio corpo venne coperto da un manto bianco come la neve caduta un po' di tempo fa, poco dopo l'incontro con l'Alpha dei Orange Moon.
Annusai l'aria e il buon odore di selvaggina, alla ricerca di cibo, presto si mischio con un profumo dolce di arancia.
I miei occhi si scurirono e cercai di ignorare la presenza della mia compagna, la ragazzina.
Se solamente si azzarda a interrompere la mia caccia alla selvaggina, il mio prossimo cibo sarà lei, al posto del cervo o del capriolo che catturerò fra poco.
Annusai l'aria ma l'unico odore più forte è il suo, ringhiai arrabbiato mentre camminai a passo spedito in un punto dove la selvaggina aveva un forte odore, ma colei che sovrasta l'odore della dolce e succosa selvaggina è già lì mimetizzata fra i tronchi a terra, mentre me per farlo basta solo che mi butti nella neve.
Spostai l'attenzione nel punto in cui i suoi occhi sono concentrati, un cervo di media grandezza con lunghe e grossa corna, e dal numero delle parti si può dedurre che ha poco più di quattro anni, quasi cinque, contando il numero delle parti che si estendono lungo la parte principale del corno incurvato che insieme all'altro creano un perfetto cerchio, l'animale non si accorse della nostra presenza e continuo a mangiare del erba rimasta coperta alla neve dal enorme pino bianco in cui si trovava sotto l'animale.
Solamente dopo essere avanzato, la lupa dagli occhi gialli si accorse di me, e per questa ragione indietreggiò lasciandomi la preda tutta per me, anche se il mio lupo interiore alla vista della lupa stava impazzendo, ma io no.
Balzai sulla mia grande preda e la morsi sul collo che presto lascio uscire del sangue che sporco sia la sua pelliccia scura che la mia bianca ormai rossastra grazie al suo sangue.
Continuai a morderla mentre lei continuò a dimenarsi avanti e indietro, destra e sinistra pur di sbarazzarsi della mia presenza sulla sua schiena, ma i miei artigli affilati continuarono a stringere la sua carne reggendomi a lei.
Non molto dopo la bestia cadde a terra con un tonfo lasciando uscire un verso soffocato dal dolore dei miei denti sul suo collo, e finalmente la sua vita fini.
Mi staccai dal cervo e iniziai a mordere la sua carne cercando di togliere lo strato di pelo e cercare la parte più succulente al suo interno.
La lupa che rimase a guardare tutta la scena si avvicinò ringhiando, molto probabilmente per avegli rubato la preda, ma poco mi importa.
Continuai a gustare quella prelibatezza fino a che la mia meta si avvicinò a me timidamente, o meglio si avvicinò al cervo ormai senza vita a terra.
Ma la carne è mia, e molto probabilmente i cacciatori del branco  che sarebbero passati a momenti avrebbero trovato mezza carcassa e l'avrebbero portata al villaggio.
Mi leccai il muso sporco di sangue mentre un pezzo di carne di strappato all'animale ormai morto a terra dalla mia compagna.
Le ringhiai ma lei mi ignorò e dopo aver preso un grande pezzo di carne fra i denti se ne andò a gambe levate, non sapendo che poco dopo l'avrei raggiunta e punita per avermi rubato la carne.
P

ROSSIMO A 1 STELLINA

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