6. Non puoi andare via

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È diventato veloce.. Un piccolo scoiattolo incosciente. Non posso perderlo ora che l'ho riconosciuto.
Adesso che so che Jimin é l'altra parte di me, quella che mi completa.
È fragile... Non credevo che il destino avrebbe messo sul mio cammino un compagno così vulnerabile.
Ho sempre pensato che il portatore dei miei figli sarebbe stato Jin, un Omega intelligente, sensibile, forte. Un compagno autonomo e non bisognoso della mia protezione.
Jimin non corrisponde a quello che volevo ma è il mio omega. Sarà difficile fargli capire che è scritto che deve stare al mio fianco. Incontrarlo mi ha fatto rimettere tutto in discussione, mi ha fatto convivere con un'inquietudine che non conoscevo, mi ha fatto reprimere i miei desideri. Ora non posso più farlo.
Seguo le sue tracce... Si fermerà di notte... E allora lo prenderò.

Jm
Devo continuare a camminare non mi posso fermare, so dentro di me che la mia destinazione non è l'isola di Mink, gli uomini della missione di questa mattina me l'hanno detto chiaro... È stata rasa al suolo. Sono davvero solo al mondo.
E allora dove sto andando? Non lo so. Quello che è certo è che
sto scappando da Jk. Le emozioni che mi ha provocato non le posso sostenere, mi ha fatto paura essere soggiogato da lui. Mi dispiace per Jin... La colpa è mia.... Ma ho visto che si riabbracciavano forse JK è riuscito a riavvicinarlo.
Spero che andandomene la loro storia continui senza intoppi.
Ogni volta che penso alla bocca di JK sulla mia vengo pervaso da un languore al basso ventre, mi vergogno ed è come se il mio corpo cercasse qualcosa insoddisfatto.
Quell'odore che ha si trasforma mescolato al mio... Mi travolge...mi rende incapace di intendere e di volere... Divento creta nelle sue mani.
Sono talmente condizionato da questo pensiero da questa sofferenza... Che mentre dormo nel mio giaciglio di foglie mi sembra di sentirlo.
Ingoio un paio di soppressori e pare che la mia scelta sia stata buona.
Dopo poco sento cani abbaiare e rumore di passi nella foresta.
Mi rintano sempre di più nel cespuglio che mi sta ospitando.
Quando qualcuno bruscamente mi tira su per un braccio.
La sua voce è un sussurro.
-vieni....
È pieno di Alpha stanno cercando qualcuno di imbecille come te che ha pensato di nascondersi qui.
-cammina...
Lo riconosco nel buio è JK.
Sento la sua mano stretta come una morsa sul mio polso.
Corriamo insieme nella foresta silenziosi e veloci fino a un punto in cui la vegetazione è ancora più fitta, un rovo mi ferisce al viso su una guancia, le ortiche mi pungono i polpacci.
-ecco ci siamo.
Alza dal terreno un copertura in bambù ricoperta d'edera e mi spinge ad entrare in quella buca da un metro e mezzo di profondità stendendosi accanto a me.
Il fondo è ricoperto di foglie e ha una coperta dove ci siamo sdraiati.
Per un momento mi è mancata l'aria quando ha richiuso la buca.
-zitto... Qui non ci troveranno mai. Queste fosse le usiamo per le imboscate.
Il mio viso è all'altezza del suo petto, alla fine mi ci appoggio, fa pure freddo.
-ecco bravo così... Almeno tre ore... Ce le becchiamo così non andranno via tanto presto... Stanno cercando qualcuno...
-JK io...
-shhhh
Ed è così che ci addormentiamo non potendo fare altro.

Verso la mattina...
Attraverso le fessure filtra la luce del giorno, non ci hanno trovato la loro caccia è finita chissà chi era quella povera anima che hanno preso.
Guardo Jimin che dorme stringendo con le mani la mia giacca tenendomi vicino.
Fra i suoi capelli biondi... qualche foglia che levo con delicatezza.
Quando apre gli occhi anche lui,
ci guardiamo un paio di secondi credo che il mio sia uno sguardo di rimprovero e il suo di scuse.
Volontariamente porta il viso alla mia altezza.
Baciandomi delicatamente le labbra.
-hai intenzione di fare sempre così?
Gli rispondo in un soffio.
-così come?
Risponde sfiorandomi ancora le labbra con le sue.
-Mi stai chiedendo di perdonarti...
-e lo farai JK?
-non hai idea di come mi sono sentito. Non è colpa tua ma neanche mia se siamo destinati l'uno all'altro. Non fuggirmi... Non puoi andare via Jimin perché ti troverò ovunque andrai.
-e Jin?
-con Jin era già finita. È finita nel momento in cui ho sentito il tuo profumo.
Mi chino e catturo la sua bocca tenendolo per la nuca.
È un gesto possessivo ma lui mi lascia fare aggrappandosi ancora di più al mio corpo.
Invado la sua bocca è se non fossimo in un posto così infausto mi prenderei anche tutto il resto.
-basta isola di Mink... Non esiste più. Sono io ora il tuo compagno, la tua famiglia... Il tuo tutto.
Sento un singhiozzo e allora lo stringo a me.
-chiudi gli occhi fra un'ora rientriamo al campo 3 fortunatamente non siamo troppo lontani.

Al campo 3 ci accolgono festanti,
Jin abbraccia Jimin, allora mi sento autorizzato a dirlo.
-vorrei dirvi... che... beh.... Io... Ho trovato il mio Omega è Jimin!
La sorpresa è generale, Jin mi sorride. Mentre io stringo Jimin a me.

Quando restiamo soli, Jimin mi prende per mano.
-e adesso?
Mi dice timoroso.
-non so risponderti... So solo che stanotte nel dormitorio ci addormenteremo guardandoci negli occhi.

SangueWhere stories live. Discover now