Capitolo 2

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MENO 10 ANNI AL MATRIMONIO

Sakusa è stato scelto per unirsi al campo di allenamento giovanile giapponese. I suoi genitori sono al settimo cielo.

Gli erano stati addosso da quando lui e la sua ragazza si erano lasciati. Non poteva fare a meno di sentirsi in colpa nei loro confronti. Erano mesi che cercavano di tirarlo su di morale quando non aveva nemmeno bisogno di essere tirato su di morale.

Sapete cosa lo tirerebbe su di morale? Poter fare coming out senza la paura di essere cacciato di casa.

O forse tipo, dei guanti nuovi non sarebbero male. Forse poteva dire loro di comprargli dei guanti eleganti. Neri invece che bianchi. Il potere che avrebbero avuto.

Probabilmente gli avrebbero dato tutto quel cazzo che voleva in questo momento, vedendo il modo in cui si vantano di lui con i loro ricchi amici snob. Forse avrebbe dovuto fare coming out adesso mentre erano al culmine.

Tipo, ragazzi, grazie per tutto il supporto, sono fantastico, vero? Top 3 della nazione, proprio io! Borsa di studio, sto arrivando! Siete orgogliosi di me? Dovreste esserlo. Oh, a proposito, sono gay.

Non potevano arrabbiarsi per quello, vero?

Anche Komori è stato invitato. Quindi, questa è una preoccupazione in meno. Almeno ci sarebbe stata una persona lì che sapeva di poter tollerare. Sperando di avere il lusso di scegliere i loro compagni di stanza.

La notte prima di partire per il campo di allenamento, è costretto a partecipare ad un'altra delle loro serate in famiglia per migliorare il loro rapporto. Sua madre aveva iniziato a farle da quando aveva raccontato loro della sua rottura. Non è del tutto sicuro di come questo conti come 'migliorare il loro rapporto', però.

La TV era accesa ma era sul telegiornale, sua madre stava leggendo un romanzo, suo padre stava lavorando al computer e sinceramente lui voleva solo andare di sopra e farsi una lunga doccia calda prima di fare le valigie.

La goccia che fa traboccare il vaso è quando la televisione inizia a parlare di un liceale che si è suicidato. Apparentemente, aveva lasciato un biglietto in cui sottointendeva di averlo fatto perché era gay.

Beh, questo è ​​molto confortante. Di certo non gli ha fatto venire voglia di vomitare.

Sakusa infila le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta, nascondendo il fatto che stavano iniziando a tremare.

"Povero ragazzo." Sospira sua madre, scuotendo la testa, "I suoi genitori avrebbero dovuto fare qualcosa a riguardo quando era più piccolo."

"È molto più facile cambiarli se cominci quando sono piccoli." Aggiunge suo padre.

Sakusa deglutisce. "È davvero qualcosa che si può cambiare?"

"Certo che puoi." Risponde suo padre, sembrando talmente sicuro di sé che quasi convince anche lui. "Puoi cambiare qualsiasi cosa di te stesso purché lavori abbastanza duramente. Soprattutto se sono cose che non ti fanno bene."

Sakusa si chiese come funzionasse esattamente. Cosa doveva fare esattamente per... cambiare. Aveva già provato tutto ciò a cui riusciva a pensare.

La sua ricerca coinvolgeva molti film, porno, fissare ragazze per vedere se ci fosse qualcosa, qualsiasi cosa, che potesse fargli provare qualcosa di più.

(Probabilmente questo lo faceva sembrare un pervertito e probabilmente aveva terrorizzato a morte alcune di loro. Gli dispiace.)

Diavolo, era persino uscito con una ragazza per un anno intero. Tutto ciò che quello aveva dimostrato, era che non poteva farlo.

A Liar's Truth || SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora