❛ 『 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐄𝐓𝐒 』- 𝘉𝘶𝘯𝘨𝘰 𝘚𝘵𝘳𝘢𝘺 𝘋𝘰𝘨𝘴 𝘖𝘯𝘦 𝘚𝘩𝘰𝘵𝘴__❞

⌗ ° 𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 ||𝘍𝘺𝘰𝘥𝘰𝘳 𝘹 𝘧.𝘳𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳

Fyodor Dostoevskij x female! reader.

Richiesta da: _-blurryface

chiedo venia per il ritardo ::cry::

Hope u like it♡
____________________

Il silenzio avvolgeva tutto il giardino. Era buio pesto e c'era solo la Luna a dare luce al mio volto pallido.
Era piena, e silenziosamente vegliava sulla città e sui pensieri di tutti.
Chissà se qualcuno mi pensava o si ricordava della mia esistenza.
Alla fine io che cosa ci facevo qui? Non ricordavo da dove venivo, chi mi avesse portata in questo istituto di recupero o quando e dove fossi nata.
Ricordavo il nome perchè me lo avevano detto quando mi ero risvegliata in quella camera bianca e spoglia.
Ero talmente persa nei miei pensieri che non mi ero accorta della farfalla nera posata sul palmo della mia mano.
Ricordavo di un libro che narrava degli Shinigami, gli dei della morte, e diceva che le farfalle nere ne erano le portatrici. Quindi di conseguenza erano un presagio di morte.

Forse era giunta la mia ora? Forse mi sarei lasciata quel vuoto che avevo dentro di me indietro?
La piccola creatura mosse le sue deboli e fragili ali e si innalzò verso la Luna.

Io la seguii come ipnotizzata e rapita da quella piccola figura che si inerpicava lungo il muro di cemento che costernava il giardino verde spento dell'istituto.

Poi la farfallina iniziò ad andare troppo in alto per me, così tesi una mano verso il cielo.
Inconsciamente iniziai ad arrampicarmi sul muro.
Mi graffiavo le mani, sanguinavo ai piedi, ero scalza ma non mi importava.

Ero in punta, e la piccola farfalla si era portata ancora più in alto e ancora e ancora...
Con il mio sguardo verso l'alto notai che la Luna era proprio sopra di me.
Sembrava cosí vicina da poterla toccare e allungai la mano.
All'improvviso la creaturina nera di poco prima si posò sul mio indice.
Abbassai il braccio e socchiusi gli occhi.
Osservai la creatura interrogandomi su cosa la avesse portata a posarsi su di me.

"Cosa ci fai qui? Perchè non ti posi su qualcun altro?"

La farfallina volò via senza preavviso, sbattendomi le sue ali in viso.
Indietreggiai di qualche passo, colta di sorpesa da quel movimento, poi il mio piede destro non trovò il muro ma il vuoto.
Stavo cadendo dall'alto del muro dell'istituto ma poi due mani fredde e esili mi afferrarono prima che mi potessi ferire con l'asfalto.

Voltai il capo e vidi due occhi porpora che mi fissavano.

"Y/n"
Ero confusa.
Ma ero tuttavia sollevata di sentire quella voce.

"Non avresti preferito che io marcissi qui?"

Lui sorrise.

"Y/n, Y/n, non ancora..."

Continuavo a mantenere il contatto visivo sebbene i suoi occhi mettessero i brividi.

"Posso saperne il motivo?"

Lui mi diede le spalle e inizio a camminare.
Mi fece segno di seguirlo e cosí feci.