•27 - Irresistibile.

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Apro piani gli occhi e sorrido, appena sento che mi sta baciando la schiena.
Stringo il suo braccio attorno alla mia vita e mi giro, per guardarlo in faccia.
«Ciao» sussurra, accarezzando la mia guancia.
«Ciao.»

Bacia le mie labbra per qualche istante, poi afferra il cellulare dal comodino.
«Devo andare in ufficio» sospira, per poi guardarmi. «Okay.»
«Non ne ho voglia.»

Ridacchia, mettendomi seduto. «Non fare il bambino che non vuole andare a scuola.»
Si gratta la testa e sospira ancora, annuendo.
«Mi vesto.»
«Bravo.»

[...]

Mi infilo le dita tra i capelli, per poi alzarmi dalla sedia e togliermi la vestaglia.
Raggiungo la sala e mi guardo attorno.

«Ehi, ragazzino.»

Poso gli occhi sull'uomo che mi sta guardando, insieme ai suoi due amici.
Aggrotto le sopracciglia, non del tutto convinto ma cerco di mandare indietro la cattiva sensazione.

Mi avvicino e inclino la testa di lato.
«Siediti qui» dice, indicando le sue gambe.

Alzo la testa, cercando Taehyung con lo sguardo ma pare che non sia venuto.
Mi mette su di lui, appoggia le mani sui miei fianchi mentre cerco di fare del mio meglio.

Presto, ho le mani di tutti e tre addosso. Mi lecco le labbra, cercando solo di fare il mio lavoro anche se stavolta, non è semplice.

«Ti diamo cinquecento won in più, se ci dai qualcosa di diverso» dice, sfiorando le mie labbra.
Dio, ancora no.
«Devo solo ballare, mi dispiace. Se volete una puttana, potete andare vicino alla metro.»

Faccio per alzarmi ma lui afferra il mio polso.
«Aspetta, aspetta. Non agitarti, è che tu ci stai facendo proprio eccitare.»
Mette le mani sui miei slip, così sgrano gli occhi e la tolgo subito. «Abbiamo un verginello che si spoglia per soldi» ride, insieme ai suoi amici. «Non scopo per soldi» sibilo.

Fa scorrere la mano lungo la mia gambe, continuando a toccarmi.
Vorrei andarmene, ma è praticamente impossibile visto che loro sono in tre e io uno solo.

Alzo lo sguardo e poi, come un fulmine a ciel sereno, lui compare.
Posa gli occhi su di me, così stringo le labbra.
«Aiutami» mimo.

Vedo la sua mascella serrarsi e la vena del collo gonfiarsi, mentre cammina verso di me.

«Lasciatelo andare» sibila. «E tu chi cazzo sei?»
Lo guardo, piegando le labbra in un sorrisetto e lui ricambia. «Lui è l'unico uomo con cui voglio scopare» spiego, per poi spingerlo via e raggiungere il mio fidanzato.
«Tenete le mani nelle tasche, altrimenti chiamo la sicurezza.»

Ci sediamo in un divanetto, dove io mi metto a cavalcioni su di lui e avvicino le mie labbra alle sue. «Dovrebbe essere vietato l'ingresso per i fidanzati degli stripper - sospira - potrebbero combinare dei casini.»
Ridacchio, affondando le ginocchia nel divano e posando le mani sulle sue spalle.
«Tipo prendere a pugni i clienti?»
«Solo chi allunga troppo le mani.»

Appoggia la giacca sul tavolo e prende una sigaretta, per poi portarsela tra le labbra e accenderla.
Mi mordo il labbro inferiore, mentre lo guardo e penso solo a quanto sia dannatamente sexy.

«Bambolino, ti sei incantato?» Domanda, divertito, stringendo la mia natica.
Dischiudo la bocca e appoggio le mani sulle sue guance. «Sei troppo sexy, cazzo - mi avvicino al suo orecchio e ansimo muovendomi su di lui - mi sto eccitando.»
Butta fuori il fumo. «Dovremmo andare in un privé.»
«È vietato scopare nel club.»

Aggrotta le sopracciglia, «seriamente?»
Faccio spallucce, annuendo.
«Ma io voglio scopare tantissimo» sussurro.
«Se non la smetti, ti scopo qui.»

STRIPWhere stories live. Discover now