L'errare di un reietto

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"Forse andrà meglio domani"
Epitaffio funebre di chi soffre,
di chi inizialmente giace inerme
tra le fredde braccia della sorte.

Una speranza vana,
in cui neanche lui crede
in cui nessuno esiste.
Perché mai arriverà.

Sentire un peso nel cuore
che distrugge ogni emozioni
annienta la felicità
annienta il malessere.

Da anni spera di raggiungere l'apatia.
Uno stato di vacuità solenne,
di struggente pacatezza,
di gioia mascherata da nulla,

Ma niente è come sembra.
nulla è ciò che deve,
nulla sta al suo posto,
tutto è al di fuori di lui.

Come un lupo vestito da agnello
vaga per la mente umana,
un silenzio oltremonadano,
una pace irrealizzabile.

Assenza di emozioni o tripudio di dolore?
Nulla è lecito chiedere,
se non quando verrà la nostra ora
di lasciar spazio all'altrui felicità.

Come può un ombra
nascondere la luce del sole?
Come può quel lupo passare inosservato
sotto gli occhi del più attento cacciatore?

Non nasconde, prevale.
Non si nasconde, si fa ignorare.
Tutto sotto gli occhi increduli di lui.
Eppure continua ad esistere perenne.

Solide basi ma fluido terreno,
presupposti sbagliati per costruire.
Debole nella sostanza,
forte nelle ambizioni.

Perennemente ritorna
in quell'eterno ciclico,
il pensiero di lei
e l'assenza di tutto.

Quanto può sperare un uomo?
Quanto può credere ancora
che la somma felicità
risieda nel nulla?

Sembrerà follia, impeto,
ma è solo lucida cecità.
Speranza di redenzione,
voglia di esistere.

Una vita vissuta nel buio,
nelle ombre di un sole
non più destinato a brillare,
nascosto dalla sua stessa cecità.

Long Poetical Composition (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora