In Principio...

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Taehyung non sa di essere un Omega uno dei pochissimi esemplari ancora in vita. L'unico che avrebbe potuto far continuare la razza dei licantropi. Ma non era destinato a un Alfa a caso, lui sarebbe stato legato agli Alfa degli Alfa, al re dei licantropi, a colui che avrebbe riportato l'equilibrio fra tutte le razze.

Gli stregoni un tempo erano un tutt'uno con il territorio e con i loro abitanti, soprattuto con altri essere magici, i licantropi. Radici che nascevano da alberi e morivano nelle braccia di coloro che avevano ricevuto il Dono. Perchè non tutti diventavano streghe o stregoni. Ai giorni nostri, dopo la grande battaglia di dieci anni prima, non era rimasto nessuno con qui particolari Segni. La famiglia Park era il caposaldo di tutta la Corea ma fu sconfitta in battaglia rimanendo come unico sopravvissuto il figlio minore, quello che sembrava non avere nessuna dote in particolare.

A scatenare la guerra per liberare il mondo dall'abominio dei licantropi, colpevoli di mangiare carne umana, e dagli stregoni, adoratori del diavolo, furono un gruppo di umani, chiamati Fedeli. I Fedeli annunciavano la fine dei peccati sulla terra sterninando interi branchi di lupi e facendo scomparire intere famiglie di portatori di Doni. A capo dei Fedeli c'era il generale Kusonoki, che prese il nome dal samurai che servi con ligia lealtà il suo signore andando a morte certa in battaglia pregando di rinascere sette volte per poter servire e ubbidire cosi il suo padrone per sempre.

Alla fine della silenziosa e sanguinaria guerra, rimasero in piedi una manciata di licantropi orfani dei loro branchi e nessuno stregone.

Kim Namjoon, allora 17enne diventò il provvisorio Alfa capo del branco malconcio che fu costretto a formare. Aveva promesso al suo predecessore, Jeon Seokyun, di prendere con sè il figlio, il vero e unico legittimo erede. Così un ragazzo di 17 anni, un bambino di 6 e un ragazzetto di 12, formarono il branco dei Kim.

Vissero nascondendosi nelle borgate popolari della capitale coreana, evitando i propri simili, e, a mano a mano che gli anni passavano, il capo branco riuscì a farsi un nome nell'ambito della ristorazione aprendo diverse filiali di Spectrum, il locale che diventò di tendenza fra i giovani ereditieri e persone facoltose.

Appena apri il terzo locale nella centralissima Gangam, ebbe la possibilità di mandare i suoi "cugini", Jeon Jungkook e Min Yoongi, nella scuola d'elité Victory.

Erano ormai entrambi all'ultimo anno, Jungkook era riuscito a saltare un anno scolastico e Yoongi a farsi mettere in classe con lui rinunciando alla possibilita di finire la scuola prima.

Jungkook e Yoongi erano i ragazzi piu ricercati e popolari della scuola.

Entrambi sapevano chi erano, un Beta molto più potente dei suoi simili e il futuro Alfa di tutti i licantropi. A Yoongi brillavano gli occhi di arancione mentre quelli di Jungkook di rosso vermiglio.

Jungkook ancora non era pronto per prendere il posto del suo Alfa, Kim Namjoon, ma presto sarebbe accaduto. Sotto pelle, di notte, nella quiete della sua stanza, riviveva vividamente le immagini e le parole che il padre gli aveva confidato quando era solo un bambino, cioè che avrebbe fatto grandi cose nella sua vita, ma che avrebbe dovuto avere pazienza, perché non aveva ancora trovato il suo compagno, il suo legame, l'unico che lo avrebbe aiutato nei momenti dove il lupo dentro di lui sarebbe potuto diventare selvaggio, l'unico altro licantropo che lo avrebbe reso docile e ragionevole.

Oh, Jungkook voleva trovarlo e si domandava continuamente dove fosse questo fantomatico licantropo, questo suo compagno, questo suo legame indivisibile.

Anche quel giorno di maggio di molti anni prima se lo chiedeva quando scappó dalle mani di sua madre correndo in un bosco fitto con solo il suo blocco da disegno.

E se lo domandava con tristezza e rabbia mentre disegnava, seduto ai piedi di un albero, un grosso lupo grigio come le nubi in tempesta, con gli occhi colore dell'oceano dove fosse finito, se fosse davvero esistito.

E il vento scompigliava i sui capelli scuri e scuoteva la sua camica lilla, facendogli venire i brividi sulle gambe scoperte. E sentiva il richiamo dei genitori che si disperavano per trovarlo, perchè, come ripetevano sempre "è pericoloso, cucciolo mio. I Fedeli sono ovunque e ti potrebbero strappare dalle nostre braccia in un baleno" ma a Jungkook non importava, il padre, l'Alfa di tutti gli Alfa, il capo branco, l'uomo più potente che conosceva gli aveva parlato di quel legame, di quel compagno e il suo cuore ardeva per conoscerlo, per sfiorarlo, aver rivendicarlo.

DOVE SEI?

La sua mente era piena di rosso vermiglio e di quella domanda.

DOVE SEI?

La punta della matita fregava con violenza sul foglio bianco, la sua mente, una stanza straripante di rumori e colori e parole.

DOVE SEI?

Voleva urlare e piangere. Lo sentiva sopra i tendini tesi e i nervi febbricitantì che quello era il posto giusto, che quel licantropo sarebbe comparso al suo cospetto e si sarebbe inginocchiato di fronte al futuro Alfa di tutti gli Alfa, al futuro capo branco della famiglia Jeon, al suo futuro compagno.

SONO QUI.

La direzione del vento cambiò e venne oppresso da un delicato color cobalto, da un profumo di fiori selvatici e primavera e campi verdi e di qualcosa di strabiliante e sconcertante.

SONO QUI ripeteva quell'odore che lo stava impregnando e non aveva mai sentito niente del genere. Si issò velocemente voltandosi e trovando un piccolo essere umano a quattro zampe, con le dita infossate nell'erba fresca e umida e la schiena che si alzava ritmicamente.

Avanzò fino a che non si fermò davanti a quel bambino e a quell'odore che ora era diventato ancora più forte e accecante e gli stritolava i polmoni e il cuore ma non provava dolore bensì sollievo.

Pose due dita sulla mandibila, alzando di poco la testa, facendo ricadere ciocche cioccolato all'indietro, anche se alcune rimasero attaccate alla fronte.

E quell'epidernide contro epidermide, fu fuoco e cenere e tutto diventò splendente e sentì il sole sorgere in quel piccolo tocco. I suoi occhi brillarono di rosso sangue e scintillarono quando percepì una corda chiudersi intorno al suo petto, un legame invisibile e pensò che lo aveva trovato, che gli apparteneva, il suo compagno, il suo legame, l'unico che avrebbe domato la bestia selvatica che ringhiava nel suo petto e scalpitava euforico, l'unico licantropo che avrebbe voluto al suo fianco.

Tutto svanì quando due braccia gli cinserò i piccoli fianchi. Suo padre lo aveva trovato e li aveva separati.

Il piccolo licantropo che odorava di fiori selvatici, primavera, campi verdi e di qualcosa di strabiliante e sconcertante, cadde al suolo affondando con il volto nell'erba fresca e umida.

Si promise che lo avrebbe cercato per tutta la sua vita, se fosse stato necessario, e passarono esattamente una guerra e dieci anni prima di rispolverare quella vecchia promessa.

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⏰ Last updated: Aug 31, 2022 ⏰

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