34. Sei solo un'ingenua

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Se c'è una cosa che l'uomo non è in grado di controllare è l'amore.

Se c'è una cosa che l'uomo non è in grado di controllare è l'amore

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Mae


Mi gira tutto.

No, sul serio: l'auto di Ryan sfreccia lungo la strada mentre il paesaggio fuori rotea vorticosamente senza sosta da quando siamo partiti ormai.

Vorrei chiedere di accostare per vomitare, ma sento che non avrei le forze nemmeno per farlo.

Sento la bocca impastata e la lingua secca. Affondo le mani nella gonna morbida e appiccico le gambe l'una all'altra con imbarazzo notando lo sguardo insistente di Ryan addosso per l'ennesima volta.

Perché ho accettato di sedermi qui davanti, accanto a lui?

Perché sono ubriaca fradicia, ecco perché, e non sono riuscita nemmeno a dirgli di no quando mi ha praticamente ordinato di farlo.

Trattengo un sospiro, Angie seduta dietro sbuffa fragorosamente per farsi sentire da me. Incrocio i suoi occhi grigi nello specchietto retrovisore laterale – se potesse bruciarmi viva con lo sguardo lo farebbe seduta stante.

Ho rovinato tutto. A quanto ho capito, Angie e Ryan stavano parlando già all'auto, quando quest'ultimo si è accorto della mia assenza ed è tornato dentro a cercarmi.

Non lo avesse mai fatto.

I suoi occhi neri, in quel momento di panico dovuto alla fuga da Trevor, non sono riusciti a rincuorarmi in alcun modo. C'è qualcosa in Ryan, nel suo sguardo acuto, nel suo sorriso affatto pulito...

Rabbrividisco, rifuggendo dallo sguardo carico di biasimo di mia sorella nello specchietto e puntando gli occhi sulla strada.

Decido di essermi meritata tutto questo, in fondo. Questa sensazione di spossatezza misto ad ebrezza senza senso, la testa che gira, tutto che gira. E i rimproveri di Angie?

. Forse mi merito anche quelli più tardi. D'altronde, non ho forse mandato all'aria tutti i suoi piani?

Il resto del tragitto in auto trascorre lento e agonizzante. Mi sforzo di recuperare la sobrietà eppure, quando riconosco – forse per miracolo – la strada di casa, ho la mente ancora annebbiata e il corpo completamente andato.

Mi addormenterei qui, se potessi.

Qui con Ryan?

Oddio no!

Sbatto le palpebre per mantenermi sveglia e slaccio la cintura ancor prima che lui spenga il motore. Balzo giù in tutta fretta, mentre Angie e Ryan si attardano in auto per un altro lungo minuto.

Quindi attendo – con non troppa pazienza – che mia sorella mi raggiunga e a stento rispondo al saluto di Ryan prima che la sua auto sfrecci via. Mi lascio sfuggire un sospiro un attimo prima di incrociare lo sguardo iracondo di Angie.

SILENT LOVEWhere stories live. Discover now