Capitolo 21

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Pov Michael
Due ore fa

È possibile che quel ragazzo debba sempre ritrovarsi in mezzo alle palle? L'unico modo per avere Crystal vicina senza farmi odiare è esserle amica…cazzo se è difficile. Alla fine ricado sempre nella tentazione dei suoi occhi. Forse inizio a pensare che lo stupido sono io. A lei non importa minimamente di me e non so perché tento ogni volta un contatto che non verrà mai ricambiato. Mi son fatto conoscere nel modo sbagliato e ho anche giocato con lei ed ha tutte le ragioni del mondo per odiarmi. Con lei doveva essere diverso…doveva.
Sento dei rumori provenire dalla camera al piano di sopra e la raggiungo. Due ragazzi stanno…non so come definire…non di certo litigando però qualcosa di simile.
<<M-Meliodas io devo dirti una cosa però promettimi che le cose non cambieranno>>
Ma cazzo è Iris. Meliodas ha di nuovo messo le mani su di lei? Giuro che lo ammazzo. Cosa non capisce del "Mia sorella è off-limits?"
<<Dipende da cosa devi dirmi…però vai>> tranquillamente Meliodas incrocia le braccia al petto. Grazie ad una finestrella riesco ad intravedere la situazione ma non devo farmi scoprire sennò quello a prenderle sarò io.
<<Meliodas io ti…>> Iris inizia a piangere singhiozzando. La tentazione di prendere quel coglione e strozzarlo contro il muro è tanta.
<<Ti>> fa un passo verso di lei
<<VA BENE MELIODAS IO TI AMO>>
Silenzio.
Lo sapevo.
Una sola mossa sbagliata e, caro capitano, questa sera non ne esci vivo.
<<Iris hai frainteso tutto>>
Pianto.
<<Non voglio vederti così ma siamo sempre stati chiari fin dall'inizio che tutto ciò che è successo era solo sesso…nulla di più…sai che il mio cuore è già occupato da un altra ragazza e anche se non ricambierà, apparterrà sempre a lei. Per me questo Iris…>> le prende le mani <<Non cambierà il nostro rapporto ma tu non devi neanche starci troppo male, se la mia vicinanza ti provoca questo effetto allora per un po…>>
<<NO>>
Conto fino a dieci dopo sfondo quella porta e Meliodas pure. Lo sfondo di mazzate.
<<Meliodas sai che non riesco a starti lontana…è per Elizabeth vero? È Elizabeth che…oddio…cazzo ha dovuto rovinare tutto…non ti rendi conto che lei non ti vuole?? È felice con chiunque non sei tu…ti vede solo come il suo amatissimo migliore amico di nascita ed avete un rapporto stupendo ma i suoi sentimenti non cambieranno…invece piuttosto nota chi ti ama veramente…diamine>> questa volta Iris si è incazzata e fa bene.
<<Non parlare di lei né del nostro rapporto perché tu>> le punta il dito contro <<TU NON SAI PROPRIO NULLA>>
Meliodas sta per uscire e io corro al piano di sotto da Liz facendo finta di nulla.
Sento una porta sbattere e Meliodas richiamarmi.
Dire che sono furioso è poco.
Ora vedete che gli combino.
<<Michael vieni>>
<<TU>>
<<FIGLIO DI PUTTANA HO SENTITO TUTTO E TE LA FARÒ PAGARE. È SOLO COLPA TUA SE È INIZIATO TUTTO QUESTO. LE DOVEVI DIRE DI NO. PER RISPETTO DELLA RAGAZZA CHE "OCCUPA IL TUO CUORE" E PER IL TUO MIGLIORE AMICO>> mi avvento su di lui e lo massacro di pugni. Una voce. Quella voce. Richiama la mia attenzione e dopo secondi infiniti mi fermo. Intorno a noi si è formata una cerchia di persone.
<<MICHAEL TI VUOI CALMARE>> Crystal mi prende per le spalle e mi guarda fisso negli occhi…i suoi occhi.
Elizabeth e Ander riprendono Meliodas ma quest'ultimo sferra un calcio nelle palle ad Ander insultandolo in tutte le lingue del mondo.
<<Se non vuoi prenderne anche tu stammi alla larga. Ultimo avvertimento.>>
<<Dio che hai combinato dalla mano>> . Si. Mi sanguina la mano ma mi pare il minimo dopo aver quasi spaccato la faccia al mio migliore amico.
<<Michael vieni>> rimango inginocchiato a guardare il pavimento.
<<Cazzo vieni hai due gambe ancora funzionanti non farti prendere a schiaffi. Muoviti>> mi alzo lentamente e seguo Crystal di nuovo nello stesso luogo in cui mi ha medicato prima.
<<Certo che sei proprio un coglione lo sai?>> ride. La sua risata. Potrei rimanere così per ore.
Rido anche io
<<Lo so, sennò non sarei io>> rispondo fiero
<<Sei stato capace di fare due risse nel giro di quaranta minuti ti rendi conto? Ti ci vuole un premio>>
Altro silenzio.
<<Vuoi dirmi che è successo?>> prende dolcemente la mia mano ma subito la ritraggo.
Non sono in me.
<<Non è successo nulla, puoi stare tranquilla, adesso vado ho una festa in cui devo divertirmi>> rispondo bruscamente e mi alzo.
<<La festa è finita Michael>>
<<Ti posso accompagnare a casa?>>
Annuisce e insieme ad Elizabeth entriamo in auto.
<<E quindi il tuo scopamico è stato capace di spezzare il cuore anche a mia sorella, vero Elizabeth? Ora non dirmi che non ne sapevi nulla che non ti credo>> rido divertito
<<MICHAEL>> mi ammonisce Crystal.
<<Adesso devi difendere la tua amichetta eh biondina?>>
<<Lo scopamico è di tua sorella non mio, io non ne sapevo nulla>> interviene Elizabeth
<<Non parlare così di Iris o giuro che…>>
<<BASTA>> Crystal ci interrompe…e menomale sennò non so come sarebbe andata a finire. <<SEMBRATE DUE BAMBINI>> <<Quello che è successo è successo e adesso Michael non te ma puoi prendere con elizabeth solo perché è la migliore amica del tuo migliore amico perché non c'entra nulla. Ti consiglio di parlare con Iris perché di certo lei saprà darti delle spiegazioni, d'altronde se è successo tutto ciò è perché anche lei ha voluto.>>
<<Io ho sentito tutti quanto e non mi servono delle spiegazioni. I sentimenti, cara Crystal, non li controlliamo quindi l'unico ad aver colpa per non averla fermata è Meliodas>> ringhio.
<<E tu che ne sai dei sentimenti, caro Michael?>>
Ora basta, se quella paladina della giustizia non la smette di fare miss so tutto io giuro che la lascio per strada.
Intorno a noi c a regnare il silenzio, in realtà non so neanche io cosa mi stia succedendo ma la rabbia mi sta offuscando la mente.
Dopo averle riportate a casa Elizabeth sbatte lo sportello violentemente e Crystal non scende.
<<Michael>>
Detto da lei il mio nome risulta un qualcosa di innocente. Non lo è affatto.
<<Dimmi biondina>>
<<Dovresti scusarti veramente col Elizabeth, non dico adesso ma quando ti passa, e risolvere le cose con Meliodas e iris, nessuno vuole andare avanti così>>
La sua sembra più una supplica che un consiglio.
<<Prima la tua amichetta e adesso tu vi mettete a fare le paladine della giustizia? Pensate a voi se realmente non centrate nulla. Cazzo>> Tiro un pugno al volante e suona il clacson.
<<Dio Michael ti devi calmare fa qualsiasi cosa ti faccia stare meglio ma calmati per favore>>
In meno di un secondo scendo dalla macchina e mi fiondo sulle labbra di Crystal. Dovevo fare qualsiasi cosa mi faccia stare meglio? Ecco a voi.
Le stringo forte i fianchi mentre continuo a mordere il labbro inferiore e poi quello superiore. Facciamo una pausa da questo caos di emozioni e appoggio la mia fronte sulla sua. Entrambi abbiamo i respiri affannati.
Forse non mi odia così tanto come dice??
<<S-scusa io devo andare Michael>> balbetta e scappa nella villa di Elizabeth.

Pov Crystal
Non riesco a credere a quello che è appena successo, ma soprattutto a come io l'abbia permesso. Io sono arrabbia e profondamente ferita da lui ma non sono riuscita a fermarmi. Lo desidero con tutta me stessa e  non posso negarlo. Per lui non è lo stesso. Come sempre aveva bisogno di una ragazza perché senza non riesce a stare e io mi trovavo lì in quel momento. Brava Crystal ci sei cascata di nuovo.
Non penso che voglio raccontare ciò ad Elizabeth, non dopo la discussione che ha avuto con Michael e tutto ciò che è successo questa sera. Lo voglio cancellare dalla mia mente.
Una figura nera che da lontano non riesco a riconoscere mi osserva dalla finestra.
Panico.
Elizabeth è chiusa in bagno a farsi un bagno caldo ma non posso fare finta di nulla. Apro la porta e agitata è tutto ciò che riesco a dire
<<C'è qualcuno sotto casa tua>>
<<Ma sei impazzita Crystal? Non sono vestita come c'è qualcuno in che senso aspetta>> Elizabeth agiata si alza e si mette un pigiama al volo.
<<Proprio lì>> indico il punto in cui lo sconosciuto ci fissa.
<<Dio mio mia madre stasera non ce e ora che facciamo?>>
<<Lo affrontiamo>>
Elizabeth ride istericamente. Mi accorgo solo ora della cazzata che ho appena detto.
<< Bene, hai un piano?>> Mi chiede mentre si dirige in cucina e io la seguo
<<Prendiamo un arma ed usciamo?>>
<< Possiamo fare di meglio>>Elizabeth poggia una mazza da baseball e una fionda con alcuni colpi
<< Dobbiamo solo decidere chi prende cosa. La pistola non la possiamo utilizzare perché non sappiamo chi è>> annuisco e istintivamente prendo la mazza e dopo aver pregato ci dirigiamo alla porta
<< Sei pronta Crystal?>>
<< Sono nata pronta >> Apro la porta e non avrei mai immaginato di ritrovarmelo qui

Occhi di CristalloWhere stories live. Discover now