Part 9 "Ciò che è scritto"

331 15 1
                                    

< David >

Mettevo a fuoco il volto di Milla mentre aprivo gli occhi.

Lei mi sussurrava con aria preoccupata.

" Angioletto come ti senti?"

Con delicatezza mi prese dalle mani aiutandomi ad alzarmi dal divano ma ancora mi sentivo troppo spossato e rimasi seduto:

" Cosa è successo? - Non ricordo!"

" Cucciolino mio sei svenuto di colpo. - mi sono spaventata e ho chiamato subito Roger. - Fra poco sarà qui!"

" Scusami Milla se ti ho fatto preoccupare!"

"Non dire cavolate! - L'importante è che ti sei ripreso! - Hai fame tesoro mio?"

" Non molta Milla! - Mi sento lo stomaco chiuso!"

Si sedette accanto a me e mi strinse la mano con le sue:

" Io credo che tu debba mangiare qualcosa. - Hai il viso stanco! - Non vorrai che tua madre si preoccupi, vero?"

" Hai ragione! - Mangerò qualcosa!"

" Bravo il mio tesoruccio. - Riesci ad alzarti?"

" Sì. Ci proverò!"

"Vieni piccolo! - Ti ho preparato una ricetta italiana buonissima: spaghetti di mare. - Vedrai ti leccherai i baffi! - Vieni a sederti su."

Non feci in tempo ad accomodarmi che sentii aprirsi la porta di ingresso.

Roger arrivò frettolosamente. Era agitato. Dalla sua respirazione affannata sembrava avesse corso per arrivare fin qui. Mi guardò e subito la sua espressione dapprima ansiosa, si tranquillizzò di colpo.

< Roger >

Mi avvicinai a lui. Il mio cuore batteva ancora all'impazzata.

Era sorpreso. Chinandomi, accostai il mio volto al suo: la sua pelle era pallida, le labbra della bocca erano disidratate e gli occhi erano stanchi ma più che altro tristi. Gli presi il polso per verificare la frequenza dei battiti e dopo essermi accertato della normale regolarità, gli poggiai il palmo della mano sulla fronte.

Continuava a fissarmi confuso.

" Come ti senti David?"

La pelle del suo volto ora si era arrossata; il suo imbarazzo era evidente. Il verde dei suoi occhi divenne più lucido e con voce tremolante mi rispose:

" Mi dispiace!"

Rimasi basito da quelle parole; si stava scusando di un qualcosa di cui non aveva colpa.

" David, non ti devi scusare!"

Ascoltare il mio istinto, significava baciarlo tenendolo stretto a me...ma ignorai quel richiamo.

" E' solo che ti faccio sempre preoccupare. - Non sono altro che un peso per te! - Mi dispiace!"

Aveva avvertito la mia preoccupazione come io avevo avvertito il suo imbarazzo; si scusava di questo, ma era questo ciò che desideravo: preoccuparmi per lui.

" L'importante è che ora stai meglio! - Milla al telefono era così spaventata, vero Milla? ... Milla.

Era rimasta incantata a guardarci. Sembrava fosse con la mente altrove. Con tono deciso la chiamai di nuovo: " Milla!"

Scuotendo la testa di colpo rinsavì:

"Scusate ragazzi... e che sono rimasta ammaliata nel vedervi! - Sembrate i protagonisti di quei

"Drama BL" ( Boys Love) che guardo sempre."

Eravamo entrambi in imbarazzo. Mi ricomposi cambiando discorso:

Il rosso nel buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora