Capitolo XIV - Dubbi

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Capitolo XIV - Dubbi

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Steve si concede una doccia ristoratrice, dopo aver lasciato la sua stanza, usando il bagno dei genitori. È quasi strano ritrovarsi lì, ha come la sensazione di non trovarsi nemmeno a casa sua. Non entra in quel posto se non per chiudere le finestre quando esce di casa – e riaprirle quando torna. Non ha un buon rapporto con quella parte della casa, così come non ha un buon rapporto con i suoi genitori, ma è sceso a patti con quel fatto e, prima di Vecna, il suo obiettivo era quello di andar via di casa non appena messo da parte un gruzzoletto. Solo che è difficile. Se va via, dovrà pagarsi la macchina, i viveri, l'assicurazione sanitaria. Tutto da solo e, a dirla tutta, è un po' questo che lo ha sempre fermato dall'andar via di corsa da un ambiente così tossico – da genitori tossici, che non gli permettono di sentirsi autonomo, sebbene forse lo è più di molti suoi coetanei.

È conscio di aver vissuto un momento della vita dove è stato un viziato di merda, un figlio di papà, ma quando le aspettative su di lui da parte di suo padre sono calate, tutto è precipitato giù e, invece di battere i piedi e arrabbiarsi, si è rimboccato le maniche per non dover più chiedere niente a nessuno. Non può non ammettere che deve questa botta di umiltà anche a Nancy e al fatto che, in qualche modo, stare con lei un po' lo ha cambiato; gli ha dato modo di vedere il mondo sotto una prospettiva diversa, e si sente così lontano dalla persona che era un tempo, che a volte tende quasi a non riconoscersi.

Ripensa al discorso di Eddie, al fatto che in poche parole è riuscito a far riemergere, da un cumulo di merda, tutte le sue problematiche che, negli anni, ha cercato di nascondere sotto al cuore, o al fegato, pur di non farsi venire un'ulcera. Si sente pieno di responsabilità, e forse lo deve anche al fatto che vuole allontanare il più possibile da sé l'idea di essere aiutato, di essere un peso e, soprattutto, che possa vivere una vita dove la strada che ha davanti è già spianata e facile da percorrere. Non vuole essere ciò che suo padre vuole che sia. E forse, senza saperlo, Eddie ha toccato un nervo scoperto.

E forse, senza saperlo, Eddie si è rivelato quella persona di cui aveva bisogno da tempo.

È confuso, non ha la più pallida idea di ciò che è successo nella sua stanza, poco fa, tra lui e Munson. Hanno parlato a lungo, lui ha iniziato a dire qualcosa solo per distrarlo dal dolore e alla fine è finito a confidargli quella cosa dei russi, delle torture, qualcosa con cui non ha parlato più nemmeno con Robin o Dustin. Qualcosa che, in qualche modo, lo soffocava e lo soffoca ancora, ma si sente meglio ad averlo detto e peggio nel sentirsi quasi come se avesse usato Eddie come una valvola di sfogo, quando non avrebbe dovuto.

Eddie sta peggio, è tornato dal sottosopra ferito, quasi morto, e forse per un attimo lo è stato davvero. È ferito, forse è persino infettato da qualche batterio, dopo tutti quei morsi. Sta uno schifo, eppure lo ha ascoltato e lo ha consigliato, lo ha fatto riflettere sul suo ruolo nel mondo che, forse non è ancora chiaro, ma almeno sa di aver preso un binario e non una strada sterrata e senza uscita.

L'ultimo Giorno Dell'Umanità [ Steddie - Steve x Eddie - Stranger Things 4 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora