"Ok, prima lezione: nessuno ti può vedere" spiegò Louis, camminando in giro per i corridoi dell'ospedale. "Questo credo tu lo abbia già capito, ma sono sicuro che non lo abbia capito al cento per cento. Non lo hai ancora realizzato"
"Si, e questo lo sapresti perché..."
"Prima ti sei spostato quando una dottoressa stava camminando di fronte a noi"
"Le sarei finito addosso!"
"Ti sarebbe passata attraverso" disse il liscio. Harry lo guardò stranito, così "Ok, guarda" entrò nella prima stanza che trovò, dove c'erano tre persone, due donne e un uomo. Si avvicinò ad una delle donne ed avvicinò la propria mano alla donna. Invece di toccarla, la mano le trapassò la spalla, come se lei non fosse veramente lì. "Visto?" Domandò, levando la mano.
Harry aprì gli occhi dallo stupore e si avvicinò alla donna lentamente "Posso farlo anch'io?" Louis annuì, intimandogli di provare. Così il cantante alzò la mano, avvicinandola alla donna, e, esattamente come Louis aveva detto, la mano non la toccò, la me passò attraverso. Harry ritirò la mano, fissandola confuso e stupito. "Wow" borbottò a bassa voce.
Louis rise ed annuì. "Già" Esclamò continuando a guardare il riccio sorridendo.
Harry spostò lo sguardo verso il liscio. "Possiamo farlo anche con le cose?"
Lui annuì in risposta. "Si, certo" disse, uscendo dalla stanza, ma, invece di uscire dal buco della porta, uscì attraversando il muro.
Harry lo sguardò sbalordito, ed andò verso il muro a sua volta, per poter provarci anche lui. Il problema, però, era che, quando provò ad oltrepassarlo, non ci riuscì, e sbattè il naso sul cemento. "Merda" imprecò, portandosi le mani al naso.
Louis rientrò ridendo, prendendosi gioco del minore. "È stato divertente" Esclamò, sciugandosi una lacrima formatasi per il troppo ridere.
"Perché te sei passato e io no?" Domandò Harry, alzando la voce.
"Perché devi capire come farlo. Io c'ho messo un anno" rispose, ancora ridendo. "Ma stai tranquillo, ti insegnerò tutto quello che so. Ma ogni cosa a tempo debito"
"Si ma potevi pure avvisarmi. Mi sono fatto male"
"Non ti fa veramente male. È una percezione che il tuo cervello ti dà, perché è abituato al pensiero di farsi male se si va a sbattere su un qualcosa. Se ti concentri, non sentirai più dolore"
Harry corrucciò le sopracciglia, non credendoci pianamente, ma, di nuovo, tentar non nuoce. Focalizzò il pensiero sul suo dolore, e, in effetti, non gli fece più male. "Avevi ragione"
"Certo che la avevo" rispose Louis a tono, ridendo. "Te l'ho detto, è solo una cosa mentale. Sei un fantasma, non senti dolore"
"Qui hai torto" puntualizzò il riccio "è da quando mi sono svegliato che mi fa male la testa. Sto cercando di concentrarmi su di esso in questo momento, ma non passa"
"Si, quello non passerà mai" rispose Louis, uscendo di nuovo dalla stanza, seguito da Harry. Iniziò a camminare in giro per i corridoi. "Ti ci abituerai, alla fine"
"Come non passerà mai? Avrò questo mal di testa per tutto il tempo?" Louis annuì "e perché lo abbiamo?"
"E io che ne so"
"Non sei un 'fantasma' da più di tre anni?"
"Oh, scusami allora, forse ho saltato la lezione su come essere un fantasma modello, per questo non lo so" Esclamò Louis sarcasticamente, girando a sinistra, Harry lo seguì "Non sono uno scienziato, non so perché le cose accadono. So solo che accadono"
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Two Ghosts || Larry
FanfictionHarry Styles, 23 anni, cantante di successo. Fa un incidente, andando in coma, ma, quando si sveglia, nota qualcosa di strano. Incontra qualcuno strano. Inizio scrittura: 4/10/2022 Fine scrittura: 9/10/2022