dont you think?

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Tornai a casa verso le sette meno un quarto , mi riaccompagnó Gwen. Siccome ero piuttosto stanca e non avevo nessuna voglia di cucinare, decisi di ordinare due poke, uno per me e uno per Bridgette, che tornó alle otto e mezza, distrutta dal lavoro. Io al posto suo non sarei mai riuscita a fare niente, per me studiare e lavorare contemporaneamente voleva dire ammazzarsi. Troppe, troppe cose a cui pensare. Però il lavoro di Bridgette non era così faticoso, ma quella era una serata d'eccezione. Infatti non appena finì di mangiare si scusò subito e andò a lavarsi, per poi andare a letto direttamente.

Mi venne in mente Scott, che sarei veramente uscita con lui la mattina dopo.  Dovevo fargli anche io simpatia, allo stesso modo con cui lui faceva simpatia a me. La sua compagnia la trovavo sempre molto piacevole in quell'ultimo periodo. Avevo proprio notato il suo cambiamento in meglio, anche se Scott mi era sempre piaciuto come persona, perfino nel suo periodo da sciatto.

Mentre aspettavo che Bridgette finisse di farsi la doccia, mi sedetti su letto, un instante dopo, Scott mi rispose al messaggio.

Ti va domani mattina , verso le 9? A me no che tu non voglia fare più tardi, ma non so se riesci. In ogni caso, ti vengo a prendere !

Wow. Per le nove in realtà andava più che bene. In più avevo il passaggio garantito, anche se era troppo. Non mi sarei mai sognata di scomodare una persona così, ma si era offerto lui quindi andava bene. Ma era sempre meglio di andare in pullman, sempre meglio.

Uhhhh no vanno benissimo le nove. Grazie mille per il passaggio comunque <3 non dovresti

Mi alzai dal letto e andai davanti alla porta del bagno , bussai una volta sola.
«Bri, sei ancora sveglia?»
«ah ah» rispose, per poi aprire la porta. Aveva addosso il pigiama e una faccia visibilmente non pronta per ascoltare la sottoscritta che dice che uscirà con Scott domani mattina.
La seguii in camera sua «sai, domani mattina puoi anche non accompagnarmi a scuola. Mi viene a prendere Scott»

Bridgette nel momento in cui toccó il letto chiuse gli occhi facendo un sospiro di sollievo. Poi li riaprii di scatto. «Scott?»

«già! Andiamo a prendere un caffè, per le nove circa»
«oh»

Mi grattai il gomito. Feci per andarmene in bagno, dovevo andare a letto il più presto possibile. Se Bridgette avesse voluto farmi domande, ero quasi sicura che fosse così , non avevo tempo. Anzi, non avevo niente da dire. Non c'era niente da dire.

La mattina seguente, mentre mi stavo lavando i denti, mi arrivò un messaggio da Noah.

facciamo colazioneeee?? Insiemee???

Presi il cellulare in mano e gli mandai un audio.
«ehy ugh, stamattina non posso, sono con Scott! Però possiamo pranzare assieme, no hay ningún problema »

Mi misi il giubbotto addosso, presi lo zaino e uscii fuori di casa. Ed eccola lì, una Citroën C3 bianca accostata. Chinai il capo per assicurarmi che fosse lui, ed era lui, che appena mi notó, mi salutó con la mano.

Salii in macchina «ciao!»
«buongiorno , sai che avevo una paura di arrivare in ritardo? C'è un traffico pazzesco a due isolati da qui»
«eppure sei qui! Ma non preoccuparti, oggi ho solo una lezione alle dieci» dissi mettendomi la cintura.
«meglio allora!» disse mettendosi in moto.

Era un mercoledì soleggiato quello. Cioè, il sole era molto pallido, ma almeno non era nuvoloso come lo era stato negli ultimi giorni.

«senti, tu dove vai di solito a prendere un caffè?»

Sorrisi, pensando a tutti i salti che facevamo io e Noah a ogni momento della giornata.
«io sono una cliente abituale di Starbucks, cioè so che ci sono altri posti ma è che io e Noah siamo innamorati dei loro donuts.»

Midnight Pillow-duncneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora