VI. EVE, DIFENDERE!

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Arrivammo al supermarket, sempre tra gli sguardi attoniti ed estasiati dei presenti.

Eve attirava l'attenzione di tutti, sia maschi che uomini indistintamente.

KAZUYA: "Ehm... facciamo la spesa in fretta ed andiamocene!"
EVE: "Perché?"

Perché dimentico che Eve è pur sempre una Automata sperimentale, che non dovrebbe nemmeno attualmente esistere.

Forse è per questo che è stata programmata per gli "interni".

Vabbè, prendiamo la roba, paghiamo e...

"FERMI TUTTI! QUESTA È UNA
RAPINA!!!"

No, non paghiamo.
Dei tizi incappucciati entrano ad armi ben spianate nel supermercato, minacciando tutti con la canna delle pistole.

Il loro obiettivo è palesemente la cassa dove la commessa, spaventata, consegna i pochi ricavi del giorno: Rubare di lunedì mattina non è stato saggio da parte loro, visto che non c'erano molti soldi a disposizione.

Anche se i danari cartacei non esistono più, rimane comunque possibile raccattare dei crediti tramite hacking da remoto.

LADRO: "M-Maledizione!! Voi altri! Fuori i soldi!!"

Quindi, se la prendono con i clienti.

Anzi, con me, visto che sono il primo a cui puntano la pistola alla testa.

Sudo impietrito ed allungo la carta verso il lestofante, in modo che possa prosciugare i miei poveri averi.

Ma...

EVE: "Violazione... sicurezza! Master Kazuya in pericolo! Attivare modalità DIFESA!"
LADRO: "Ah? Un'Automata? Che vuole ora questa tiz..."

Gli occhi di Eve divennero rossi.
E praticamente lo incorniciò al muro con un pugno mostruoso.

EVE: "Proteggere... Master Kazuya..."

Divenne un'altra "persona".

I ladri rimasti, dapprima sbigottiti, fecero di tutto per passare al contrattacco, ma furono devastati da violente mazzate.

EVE: "Minaccia sventata... Riattivazione della modalità Maid in corso... Kazuya! Tutto ok? Sei ferito???"
KAZUYA: "Ehm... i-io no! Loro decisamente di meno..."
LADRI: "*gemiti di dolore*"

Non volevo attirare l'attenzione, fallendo in maniera misera.

KAZUYA: "Ok... VIA!"
EVE: "Uh?"

Pagai alla velocità della luce, sempre con tutti rimasti senza parole dalle gesta di Eve e ce ne andammo. Di fretta.

EVE: "Ho... sbagliato... Kazuya?"

Fermammo la corsa dopo qualche metro.
Eve mi trattenne il braccio, mostrandosi con aria palesemente triste.

KAZUYA: "Naah! Non preoccuparti!"

Le accarezzai la testa, per consolarla.

KAZUYA: "La colpa è mia che ti ho costretta ad uscire di casa! Tu non hai fatto nulla di errato, anzi... mi hai difeso! E te ne sono grato!"
EVE: "Kazuya..."

AUTOMATAWhere stories live. Discover now