Capitolo 12

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-ho la netta sensazione che nasceranno insieme- borbottò Zallor osservando sia il fratello che Rachel che erano appena entrati insieme in quella che era la sala da pranzo.

-e ti da fastidio?- chiese Rachel sedendosi alla sua destra e mettendosi anche una mano sulla pancia leggermente pronunciata. Zallor le sorrise mettendo a sua volta la mano sulla pancia di quella che era diventata sua moglie. Dopo la conversazione avuta con il fratello non ci aveva messo molto prima di andare a prendere la sua ragazza e portarla li al castello per poi chiederle di sposarlo. Rachel era rimasta senza parole all'inizio ma poi si era aperta in un sorriso genuino e gli aveva rivelato di essere incinta. Per poco a Zallor non era venuto un colpo a quella rivelazione il tutto sotto lo sguardo attento di Luan che si era messo a ridere per la sua faccia. Si erano sposati velocemente e così nessuno aveva scoperto che quella che era diventata sua moglie era rimasta incinta prima del dovuto.

-no, cresceranno insieme e non mi dispiace come cosa- rispose Zallor per poi controllare che il fratello stesse bene.

-smettila di preoccuparti- gli ringhiò contro Luan notando il suo sguardo e sbuffando -non sono mai stato meglio-

-molti mi pressano per avere tue notizie- gli fece sapere Zallor.

-ma se ho approvato pubblicamente il fatto che tu sia re perché vogliono ancora vedermi?- chiese esasperato il castano. Aveva fatto quell'apparizione dopo essersi leggermente ripreso dalle manette anti-magia solo e soltanto perché molti avevano iniziato a protestare e non vedere come legittima la salita al trono di Zallor. Non aveva rivelato ancora di essere senza poteri, infondo non importava più visto che le persone più importanti della sua vita lo sapevano, e cosa più importante non aveva nessuna intenzione di rivelare di essere rimasto incinta. Non voleva complicare troppo le cose, se ne sarebbe semplicemente uscito con il fatto di avere un figlio quando sarebbe nato.

-lo so ma...credono che ti tenga in ostaggio-

-ma sappiamo tutti qui dentro che non è così e sappiamo anche che io non ho nessuna intenzione di uscire allo scoperto fino a quando avrò questa- e si indicò la pancia pronunciata. Non sapeva di preciso da quanto tempo portasse in grembi il figlio di Hamis ma di sicuro doveva essere tra il terzo e quarto mese vedendo come la sua pancia andasse di pari passo con quella di Rachel. -devono solo pazientare qualche altro mese-

-la cosa più assurda è che...-

-ti criticano per qualunque cosa che se non fai nemmeno un quarto delle cose peggiori che ha fatto Silvan- concluse per il fratello Luan -lo so ma fino a quando non ti attaccano direttamente sono certo che saremo al sicuro-

-Luan ha ragione- la regina Alexis entrò nella sala da pranzo con calma andandosi poi a sedere affianco al secondogenito. I due non si parlavano ancora con amore ma Luan aveva momentaneamente deposto l'ascia di guerra e lasciava che la madre gli si sedesse accanto -fino a quando minacciano a vuoto possiamo stare tranquilli-

-impareranno ad apprezzarti come loro re Zallor, non ti preoccupare e appena il mostriciattolo sarà nato ti aiuterò a farti apprezzare il più velocemente possibile- sorrise Luan al fratello che annuì prima di iniziare a mangiare come tutti gli altri anche se Luan per un momento distolse lo sguardo dalla sua nuova famiglia per riportarlo su una delle vetrate chiedendosi per la milionesima volta dove fosse finito Hamis e se mai si sarebbe rifatto vivo.

Molto lontano dal palazzo, al confine con uno dei regni vicini Hamis stava osservando con sguardo assente verso sud.

-devi ancora dirmi cos'è successo tra voi- Hamis si voltò sentendo la voce di Sophie e sospirò. Il giorno in cui era scappato dal castello era corso dalla donna e solo una volta arrivato e soprattutto sbollita la rabbia aveva compreso quello che aveva realmente fatto. Il volto distrutto di Luan gli era apparso davanti come una secchiata d'acqua gelida sul volto e si era sentito morire. Aveva ferito il suo Luan e nemmeno se ne era reso conto subito, infondo cosa gli costava rimanere un altro giorno con il suo principe? Nulla, Luan avrebbe mantenuto la sua promessa ma Hamis si era spaventato e aveva voluto la sua libertà distruggendo il suo principe.

-perché deve essere successo qualcosa?- in quei mesi che era stato ospite di Sophie non aveva raccontato niente alla donna di quanto successo e le aveva chiesto se poteva rimanere con lei e la sua famiglia visto che non aveva altro posto dove andare, era troppo orgoglioso per tornare al castello e chiedere scusa a quello che ormai era diventato il suo re. Non avrebbe più rivisto Luan.

-perché la tua espressione mi dice che è successo qualcosa tra voi- continuò Sophie sedendosi al suo fianco e guardandolo truce -puoi parlarmene, potrei aiutarti-

-è troppo tardi ormai Sophie-

-sono passati solo quattro mesi da quando te ne sei andato, non può essere cambiato molto- cercò di farlo parlare Sophie e Hamis sospirò.

-certo che si, gli ho spezzato il cuore in un momento di panico e non credo che mi voglia più vicino a lui. E poi quattro mesi sono tanti per uno che è appena diventato re. Rimarrò qui a distruggermi per il mio errore e ad aiutarti con i tuoi figli e con i tuoi nipoti in arrivo e poi devo fare altro-

-vuoi...vuoi scoprire chi sono i tuoi genitori?- chiese sorpresa Sophie.

-si, prima non volevo perché avevo Luan e quello mi bastava ma adesso l'ho perso per colpa mia e devo trovare qualcosa da fare- disse convinto il ragazzo passandosi una mano tra i capelli e pensando con un sorriso triste che non sarebbe stato più lui a sistemare i capelli del suo principe sempre in disordine.


Tutto e NienteWhere stories live. Discover now