Capitolo 26

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-che cosa?-

-smettila di urlare- borbottò Ed bevendo un sorso della sua tisana calda che si era fatto portare dal padre prima dell'arrivo di Maya.

-ma Hamis è...è tuo padre-

-già, lo ha scoperto oggi- confermò nuovamente il castano che non ne poteva più. Perché sua cugina non voleva capire un concetto così semplice.

-ora capisco i loro discorsi a pranzo, cavolo e pensare che ci ha accompagnati qui e...ecco perché conosceva il passaggio-

-esatto. Sono felice però, ho scoperto chi è l'altro mio padre. Certo mi ha già detto che quando starò meglio mi farà una lavata di capo ma sono comunque felice di averlo conosciuto-

-credo che vogliano programmare di far rimanere incinta anche tuo padre così siete in tre-

-tua madre lo ha detto?- chiese curioso Edward che non sapeva se essere felice di quello che le aveva detto oppure no.

-si. Adesso lo sanno tutti- confermò Maya -e tra qualche giorno William verrà qui credo. Mio padre vuole mettere le cose in chiaro-

-però io devo ringraziarlo- sospirò Edward -senza di lui non avrei mai incontrato Hamis-

-vero anche questo. Spero solo che riusciamo a risolvere tutto senza troppi problemi, non voglio una guerra- sospirò Maya iniziando a torturarsi i lunghi capelli -Hamis rimane qui?-

-si. A quanto pare mi vuole controllare e io devo parlare con Jerin-

-Jerin? Jerin Jerin?- Maya sgranò gli occhi.

-quanti Jerin conosci?- chiese ringhiando Edward che già si stava pentendo di aver detto quel nome alla mora che continuò ad osservarlo.

-solo uno, quello che è uno dei nostri generali nonostante abbia solo due anni più di noi. Quello con il quale ti ho visto parlare tanti di quelle volte durante i vostri allenamenti ma che mai avrei pensato come tuo ragazzo-

-infatti non è il mio ragazzo- la informò Edward -abbiamo solo fatto sesso e poi è finita che lui mi ha detto di non provare niente per me e che era solo una sfida quella di portare a letto il principe-

-non lo facevo così sia? Non così stronzo almeno-

-e invece lo è. Non voglio dire niente ai miei sulla sua vera identità perché non voglio che se la prendano con lui ma come mi ha fatto capire Hamis non posso tenere Jerin all'oscuro della cosa-

-no infatti, anche perché noterà la tua assenza dagli allenamenti e potrebbe capire che sia successo qualcosa e venire a conoscenza delle tua gravidanza da altri-

-esatto. Okay che abbiamo litigato ma deve sapere, dovrei andarlo a chiamare adesso stesso in realtà visto che tu sei qui e non ci sono i miei genitori. Non ho nessuna voglia di farli incontrare, devo parlarci da solo- concluse Edward facendo sparire con la magia la tazza che aveva in mano. Charles gli aveva detto ovviamente di non sforzarsi molto ma far sparire una tazza non significava sprecare molta energia.

-te lo vado a chiamare?- chiese Maya -hai detto che vuoi parlarci adesso-

-be' non proprio adesso adesso- sbiancò Edward ma poi ci pensò un po' su e annuì -se puoi si, ma se vedi arrivare i miei non fare niente-

-si si, zio Luan e Hamis non lo devono sapere- borbottò Maya alzandosi -dovresti farti una doccia per non farti vedere in questo stato pietoso da Jerin- concluse la ragazza uscendo mentre sbuffando Ed seguì il consiglio della cugina ma lo fece usando la sua magia e senza alzarsi, non poteva.

Maya si guardò intorno e appurato che non ci fosse nessuno in giro si diresse a passo svelto verso la sala per l'allenamento che era uno dei luoghi che le era venuto in mente per cercare Jerin. Non si fidava di farlo chiamare da qualcun altro e a costo di girare tutto il castello avrebbe trovato il rosso.

-principessa cosa ci fate qui? Dovreste riposare- la mora si bloccò di colpo all'ingresso della sala per osservare Marek, uno dei loro istruttori di magia, per poi guardarsi intorno alla ricerca della testa rossa di Jerin senza però trovarlo.

-ho bisogno di parlare con Jerin- disse allora la ragazza.

-è negli spogliatoi- le disse Marek e senza avere il tempo di bloccarla la ragazza raggiunse i suddetti spogliatoi aprendo la porta di colpo sotto lo sguardo sbigottito dei soldati presenti.

-principesse che ci fate qui?- disse proprio Jerin mettendosi una casacca pulita per non rimanere a petto nudo davanti la ragazza -dovreste riposare-

-devo parlarti- disse invece lei guardandolo attentamente negli occhi grigio tempesta e il rosso rimase confuso da quelle parole ma poi annuì sospirando.

-aspettatemi fuori, arrivo subito- la informò e Maya uscì dallo spogliatoio per aspettare il rosso, rosso che si mise la divisa velocemente mentre si chiedeva cosa cavolo avesse fatto di male.

-che vuole?- gli chiese uno dei suoi soldati.

-so quanto te- fece notare Jerin sospirando -se non mi vedete arrivare rispettate i turni degli scorsi giorni- aggiunse poi uscendo e raggiungendo la sua principessa -cosa succede?-

-mio cugino deve parlarti- gli disse Maya e vide lo sguardo di Jerin indurirsi.

-non poteva venirmi a chiamare lui?- domandò il rosso che non vedeva il castano da quasi due mesi visto che non si erano più parlati dopo la loro discussione anche perché il ragazzo era andato a salvare la cugina completamente da solo.

-è bloccato a letto- disse semplicemente la mora e Jerin sbiancò, in che senso il suo principe era bloccato a letto? Cosa gli era successo? -ti accompagno da lui- e Jerin non poté far altro che seguire Maya mentre nella sua mente iniziavano a prendere vita scenari diversi in cui il suo Ed era messo sempre peggio e sempre più in fin di vita cosa che non gli faceva per niente bene mentalmente.

-è stato ferito?- non riuscì a non chiedere il rosso preoccupato.

-no- rispose secca Maya cosa che non passò inosservata a Jerin, la sua principessa sapeva qualcosa che non doveva sapere teoricamente.

-il principe vi ha detto...-

-so quanto basta- lo bloccò Maya per poi farsi da parte per far vedere la porta delle camera di Edward -tutto tuo-


Tutto e NienteWhere stories live. Discover now