CAPITOLO 29

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Made of glass the way you see through me
Y

ou know me better than I do
Can't seem to keep nothing from you
How you touch my soul from the outside?Ariana Grande - POV

Kristen oggi

Sono di nuovo a Brighton. Il sole illumina tutta casa mia ed io sto danzando come sempre con il mio ragazzo misterioso. La canzone è molto bella, non la conosco, ma giurerei che è di un gruppo che ascoltavo da adolescente, i 5 seconds of summer. Il ritmo è dolce e le braccia del ragazzo mi cullano come sempre. È così bello poter stare in piedi da sola anche se solo in sogno.

«Ascolta bene le parole Kris», mi sussurra.

Here I am waking up.
Still can't sleep on your side.
There's your coffee cup. The lipstick stain fades with time.
If I can dream long enough, you'd tell me I'd be just fine.

Sento quelle parole entrarmi dentro e rappresentarmi in qualche strano modo contorto.Se potessi sognare abbastanza a lungo...
Questa frase mi colpisce particolarmente. Se solo sognassi di più, magari scoprirei chi è.

So I drown it out like I always do.
Dancing through our house with the ghost of you
And I chase it down with a shot of truth.

Lui mi canticchia il ritornello all'orecchio. Non capisco se sono io a ballare con un fantasma o lui. Chi sta inseguendo la verità? Io, certo che sono io. Sono il fantasma di me stessa e cerco disperatamente la mia 'questione in sospeso' per trovare la luce, per trovare la mia via d'uscita da questo purgatorio in cui sono bloccata. Poi ad un certo punto mi è tutto chiaro.

«Edward?» chiedo al ragazzo.

Lui si ferma ed io lo imito. Si stacca piano da me e finalmente lo riconosco. Le lacrime mi solcano il viso. Sono un misto di gioia e sgomento.

«Ce ne hai messo di tempo», mi sorride in quel modo solo suo.

«Perché? Perché non me l'hai detto prima?»

«Non potevo, Kris. Non mi avevi riconosciuto, ma questo è solo l'inizio.»

Prima che io possa chiedergli come sia possibile che io lo sognassi ancora prima di conoscerlo. Lui svanisce dalla mia stretta. Il sole scompare rimpiazzato dalle nuvole. Qualcuno comincia a bussare incessantemente alla porta, mi precipito e quando apro, Sean è davanti a me.

Piango e provo ad urlare ma dalla mia bocca non esce niente. Sean entra a grandi passi in casa, ma so perfettamente che non sono a Brighton, sono a Londra, nella mia stanza e lui non è qui.

E allora perché non riesco a muovermi e a svegliarmi? Nel sogno sto urlando disperatamente, ma anche lì sono immobile mentre lui si è avventato sul mio corpo. Apro gli occhi per un breve istante e sono nella mia stanza sdraiata a pancia in giù sul letto. Ma lui è ancora su di me e mi paralizza.

Voglio svegliami. Voglio svegliarmi. Stringo forte i pugni, ma solo quando inarco la schiena all'indietro riesco finalmente e riprendere fiato e ad aprire gli occhi del tutto. Ho il viso bagnato dalle lacrime, il fiatone e i palmi delle mani mi bruciano. Che cosa è stato? Cosa mi è successo? Stavo dormendo, ma allo stesso tempo ero sveglia. Com'è possibile?
Ero a metà tra il sogno e la realtà. Mi sono spaventata a morte. Ho bisogno di bere un po' d'acqua. Avvicino la sedia al letto come meglio posso e con non so quale forza, riesco a spostarmi su di essa. Vado in cucina e trovo Ana.

«Che è successo?» si allarma non appena mi vede.

«Non lo so neanche io.»

Le spiego quello che mi è capitato mentre mi verso dell'acqua.

AMNESIAWhere stories live. Discover now