Capitolo 1

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Nel cielo albeggiante si scorgeva una figura a cavallo di un drago maestoso, Taratryx.

La figura apparteneva alla "principessa ribelle", Nymaerya Targaryen.

Lei era solita svegliasi così presto per cavalcare, almeno una volta in solitudine e in tranquillità,la sua amata Taratryx, senza essere disturbata da nessuno.

Di routine, dopo ciò e ad un orario più consono, la raggiungeva la gemella Rhaenyra con Syrax e cavalcavano insieme.

Loro passarono molto tempo a cavalcare i draghi finché non decisero di andare a trovare la loro madre Aemma, la quale era incinta per l'ennesima volta.

Le dispiaceva per tutti gli aborti che sua madre aveva avuto in quegli anni.

Lei se lo ricordava bene, da quando ne ha memoria è sempre stata presente per lei in qui momenti importanti e la consolava ogni volta che purtroppo succedevano eventi spiacevoli.

Sinceramente non sapeva, anzi aveva un brutto presentimento, che le angosciava il cuore, se questa volta sarebbe stata quella buona per dare a suo padre il suo tanto agognato erede maschio.

Sapeva che sarebbe stata l'ultima volta che sua madre avrebbe affrontato una gravidanza e aveva il terrore per la sua sorte.

"Ragazze, sapete che non voglio che voi cavalchiate i vostri draghi quando sono in queste condizioni" le rimproverò Aemma, mentre si mise in una posizione più comoda, e Nymaerya alzò gli occhi al cielo.

"Non vorresti in nessuna condizione" rispose Rhaenyra mentre Nymaerya squadrava sua madre per accertarsi che stesse veramente bene, si vedeva che era sofferente e dolorante

"Hai dormito?" Chiese la sorella alla madre, la quale stava guardando Nymaerya in modo strano. 

Di solito era lei che le faceva l'interrogatorio.

"Si" rispose Aemma con tono divertito.

Nymaerya era ancora in silenzio e fissava sua madre.

"Per quanto?"

"Non ho bisogno di maternità, ragazze" disse

Finalmente Nymaerya prese parola "Bene, eccoti qui, circondata da assistenti tutti concentrati su questo bambino e non su di te, più importante, diamine!!" Sobottò. "Sii sincera, quanto dolore provi?" chiese ormai conoscendo bene Aemma da sapere che lo stava cercando di nascondere.

Aemma guardò sua figlia accennando un sorriso sofferente e prese parola "Vi sdraierete entrambi nel letto, abbastanza presto" disse e Nymaerya scoppiò a ridere, accasciandosi sulla poltrona.

"Non credo proprio madre, combattere per la patria e servire il regno sarà la mia via." disse con tono alterato, incrociando le braccia sul petto e la madre rise del suo pensiero.

"Nymaerya, questo disagio è il modo in cui serviamo il regno."

Aveva sempre odiato l'idea di sposarsi e di essere usata come macchina sforna eredi.

"Abbiamo un ventre reale, tutte noi." La madre lo indicò, coperto dalla stoffa color viola chiaro.

e aggiunse ancora "Il letto per bambini è il nostro campo di battaglia, dobbiamo imparare ad affrontarlo con un labbro rigido." Nymaerya aggrottò la fronte, contrariata, ma non replicò.

"Fate un bagno, puzzate di drago." gli ordinò e sorrisero tutte e tre.

"Maerya, ti aspetto fuori" disse Rhaenyra e si incamminò verso la porta, per uscire.

Nymaerya si girò nuovamente verso la madre e le disse, guardandola dolcemente "Giurami che mi chiamerai se dovessi avere bisogno" e la madre le sorrise annuendo.

Le lasciò un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza.


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Dopo essersi ricordate della riunione con il padre, si incamminarono verso la sala.

"Non ti va giù proprio questa cosa del matrimonio e soprattutto dello sfornare eredi." Rhaenyra le disse , interrompendo il silenzio che si era creato.

"Non è quello che vorrei per il mio futuro. E poi il parto sembra una vera e propria tortura." rispose.

"Lo stesso" rispose la sorella e risero guardandosi negli occhi.


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"I portatori di coppe dei re non devono essere in ritardo". le rimproverò Viserys sorridendo mentre prendevano una cassa di vino.

"Eravamo dalla mamma." ha detto Nymaerya, vicino al padre.

"Ah, allora suppongo che non ci sia niente di cui discutere". le sorelle annuirono. "Sul ritorno dei draghi?" disse orgoglioso avendo sentito su di loro l'odore di drago.

Tutti parlavano di un torneo per l'erede e Nymaeya rizzò le orecchio solamente quando sentì pronunciare il nome di suo zio.

Daemon Targaryen.

Non lo vedevano spesso perché sorvegliava la City Watch, ma era il tipo che lusingava e piaceva alle donne.

Loro avevano un rapporto strano, diciamo.

Battute sarcastiche e frecciatine, sguardi profondi e maliziosi e contatto bruciante.

Solo a pensarci si sentiva felice e non vedeva l'ora di rivederlo.

Senza farsi vedere, sgattaiolò fuori dalla sala.

Mentre stava camminando venne fermata da una guardia "Principessa Nymaerya, avete un visitatore nella sala del trono."


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Ciao a tutti, ecco il primo capitolo di questa storia.

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The Warrior Queen/ Daemon Targaryen (in fase di scrittura e revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora