diventare un FANTASMA

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Sparire come la pioggia di agosto.
Aspra sete sulla punta della lingua dove una volta si era incontrata con la tua, in un giorno di maggio.
Mi hai lasciato nell'oblio,
spingendomi sempre più giù,
dove la morte incontrava la mia povera carne putrefatta e pietrificata dal dolore.
Stanze come celle per i sogni che pian piano appassivano,
manco fossero candide rose innocenti.
La storia finì dove il dolore si distrusse,
l'inizio arrivò quando finalmente tutto cominciò a farsi chiaro, e tu un lontano e stupido ricordo da poter riderci sopra.

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