Giorno uno:
La mia "ricca" domenica sotto le coperte con caramelle, patatine, gelati, e schifezze varie passa una favola, riesco a guardarmi l'ultima serie intera di Pretty Little Liars e nessuno rientra a casa prima delle undici di sera perché tutti troppo occupati da pranzare e cenare con amici e colleghi...
Alessia è l'unica che è rimasta a farmi compagnia, anche se è stato più il tempo che ha passato a messaggiare con un certo Victor, Vittory, Vittone, non ho capito molto dato che mentre mi diceva il suo nome urlava come una forsennata e zompava per la stanza.-Puoi ripetermi per la terza volta per favore come diamine si chiama quel cristiano che ti piace?- Chiedo con la testa immersa nel cuscino sdraiata sul letto mentre disegno cerchi invisibili sul materasso.
-...Rio- Urla da un posto remoto della casa e di conseguenza sento solo la parte finale.
-Come?- Urlo per farmi sentire.
-Vittorio.- Entra nella stanza e si
siede sul letto accanto a me.
-Vittorio si chiama. È bellissimo, moro, alto, occhi cioccolato, naso alla francese...- Dice con aria sognante e mi mostra una foto.
-Cazzo.- Grido e cado dal letto per lo spavento dell'urlo che emette e per la foto appena vista.
-Hey, laggiù, tutto okay?- Ride e mi aiuta a rialzarmi dal pavimento. Noto che intorno a me ci sono vari fazzoletti lanciati a caso mentre piangevo.
Sorrido appena e mi risiedo sul letto, posizionandomi poi per farmi una dormita coi fiocchi.
-Tutto apposto bambolina?- Mi accarezza la schiena la mia migliore amica mentre mi lascio andare tra le coperte in un pianto isterico.
-Shhh, è solo uno stronzo. Uno schifoso stronzo. È la merda della merda, anzi ancora di più la merda della merda della merda. Però ora ci sono io Amy, non piangere più, ti prego, ero venuta qui soprattutto per stare con la mia migliore amica.- Il mio pianto si attenua, ma non del tutto.
-Sai qual è il punto Ale...- Sospiro pesantemente ricevendo aria nei miei polmoni stanchi di arrancare l'aria per i pianti e i singhiozzi.
-Qual è?- Chiede comprensiva, mentre mi frega una caramella alla fragola, di quelle gommose dal sacchetto quasi vuoto comprato due giorni fa.
-Il punto è che quando mi va male una cosa non la sento, se una giornata ad esempio mi va male, non me ne accorgo nemmeno più perché tanto ci si abituata a quelle delusioni.- Dico ricominciando a piangere.
-Ma io lo amavo!- urlo e butto la testa sul cuscino soffocando un urlo agghiacciante mentre la mia migliore amica mi dice parole rassicuranti e mi abbraccia, ma in questo momento, le uniche braccia che io voglio sono le sue. Le sue stramaledette braccia grandi e calde.Passiamo la sera a guardare Dirty Dancing, Pretty Woman e Harry ti presento Sally.
-Ordino due pizze?- Chiede mentre sono intenta a pulire un po' la stanza.
-Sì, ottimo, ho una fame assurda!- Esulto leggermente soffiandomi il naso e lanciando poi il fazzoletto nel cestino dei Diddl sotto la scrivania di legno chiaro posizionata di fronte al letto disfatto e pieno di caramelle e altre schifezze.
-Ma se hai mangiato schifo tutto il giorno...- La interrompo con un gesto della mano e imbronciato dico:
-Io ho fame! fine.- Chiudo i pacchi di caramelle e li posto in cucina.
-Che pizza vuoi?- Chiede prendendo il telefono e scrivendo il numero della pizzeria sul telefono, che aveva letto dal mio cellulare.
-Una margherita con i würstel e le patatine fritte, voglio assaggiarla. Tu che prendi?- Domando tornando in camera per finire di riordinare.
-Pure.- Urla per farsi sentire e dopo poco la sento blaterare.
-Salve... Si... Allora... Due margherite con würstel e patatine...Si... Va bene... Oh, okay... Salve... No!- La sento urlare l'ultima parola in modo irritato.
Dei passi pesanti si avvicinano alla mia stanza.
-L'eleganza di un elefante in una cristalliera.- Sbuffa e alzo gli occhi al cielo.
-Non rompere e pulisci il casino di un solo giorno.- Ride mentre cerco di pulire al meglio la stanza.Suonano alla porta alle sette spaccate, e mentre io mi precipito giù dalle scale per aprire la porta Ale è davanti al mobile a cercare un film da guardare.
Pago le pizze al fattorino e gli sbatto la porta in faccia mentre pensava di ricevere la mancia. Ops.
-Ecco le pizze.- Urlo entrando nel salotto.
-Ecco il film.- Urla lei di rimando prendendo delle VHS e sventolandole.
Infila la videocassetta nell'apparecchio, che io non usavo da un po', e ci sediamo sul divano con i due cartoni di pizza sulle gambe.
Inizia il film e nel frattempo inizia pure la nostra cena.
-Come Dirty Dancing! Un film d'amore?!- Sbraito gettando il capo all'indietro.
-Non mi rompere.- Mi zittisce e fissa il televisore addentando l'ottima pizza.

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Baciami
Teen FictionAmanda e la sua vita frenetica, così si presenta, col primo volo per Miami insieme alla sua famiglia. Ma tutto andrà secondo i piani, oppure qualcuno o qualcosa scombinerà tutto? "Non si può decidere la fine di un libro se si è alle prime pagine". ...