#Sto facendo la revisione dei capitoli buona lettura
Capitolo 1
Sono in auto da quasi un'ora, e sto andando a casa a prendere le mie ultime cose prima di lasciarla definitivamente. Entro, e non trovo nulla, nessun mobile, ne altri oggetti, solo le pareti che mi circondano color ocra. Mi sento persa senza trovare quel bianco divano alla parete sinistra, o il tavolo di legno antico alla mia destra. Mia mamma mi sprona ad andare in camera a prendere le ultime cose.
Salgo le scale e apro la porta della mia camera... Anch'essa vuota. Il mio letto, "amico" di tanti pianti, canti, balli, scherzi telefonici e anche vari giochi con le mie più care amiche, che a breve saranno lontane da me, non c'è più. Non posso permettermi di soffermarmi più di tanto, altrimenti chissà che farei, e prendo la valigia nera appoggiata alla parete, quella dev'essere una delle tante dei vestiti... avevo quattro valigie di vestiti. Poi c'era il baule con tutte le altre mie cose, giusto un paio di roba.
Salgo in macchina. Terrore di lasciare la vita di adesso. Metto le mie cuffie e parte la mia playlist: Laura Pausini. Grande Amanda, davvero un ottima scelta musicale.
Piano piano, le mie lacrime lasciano gli occhi come un aereo che prende lentamente velocità, ma sulle mie guance. Parte la seconda canzone, anch'essa della stessa cantante.
Devo dire che ci vuole un'intelligenza spiccata per mettere musica triste in un momento altrettanto triste. Lascio finire la canzone, mentre le mie lacrime sono aumentate, nel frattempo che osservo il paesaggio. Un emerito schifo, solo autostrada. Ad una certo punto, squilla il mio telefono, stacco le cuffie e rispondo.
«Pronto?» Non ho letto da chi è che è arrivata la chiamata.
«Ciao!» Nonostante dall'altra parte hanno risposto, io continuo a non capire.
«Amanda?? Non mi riconosci? Sono Ana! Tua cugina!» Dice lei con voce squillante. Bah, va a capire come ha trovato il mio numero. In realtà ho un ricordo sfocato di lei, l'ultima volta l'ho vista quando avevo cinque anni, quindi possiamo capire. Ana, Ana... questa ragazza la conosco...? Nel dubbio meglio fingere, così non desterò sospetti.
Oh ma che mossa acuta... davvero tanto acuta.
Silenzio coscienza, non è il momento.«Ma certo! Ciao Ana! Come stai?»
Bugiarda.
Invadente.«Si! Che bello che tu mi abbia riconosciuta! Comunque sto bene grazie! Tu?»
«Eh già! Beh sto partendo, non è il massimo. Come hai avuto il mio numero?»
«Ho avuto il numero grazie a tua mamma che sente molto spesso la mia. Ho saputo che verrai ad abitare qua. Non sei tanto felice di lasciare tutti i tuoi amici e tutti gli altri vero?»Dice lei.
«Beh, si sono triste di lasciare tutto e tutti.»
«Ah, mi dispiace davvero, però vedrai che una volta qui le cose andranno comunque bene! Ora devo lasciarti, sto entrando in palestra. A presto!» E stacca senza lasciarmi il tempo di ricambiare.«Amanda!», mi richiama mio fratello mentre batte una mano sulla mia gamba.
«Dimmi tesoro».
«Io non voglio partire», poi lo vedo girarsi dall'altra parte e chiudere gli occhi.16:30 Aeroporto.
Entriamo nell'aeroporto e c'è tantissima gente, ci avviciniamo allo schermo dei voli.
Ovviamente il nostro volo è in ritardo di quaranta minuti.
Quando mai qualcosa che c'entra con Amanda funziona.Dopo aver aspettato di svolgere tutte le pratiche, ci sediamo aspettando di salire sull'aereo.
Mi mancherà l'Italia.
Squilla il cellulare. E' Alessia.«Pronto!»
«Ehi Ale...»Dico io un po' triste.
«Ehi che hai? A beh si, dai però, ci sentiremo tutti i giorni, anche se il telefono mi costa... Ma va beh, non fa nulla», mi dice lei, poi continuando «Scommetto tutto quello che ho che tu ora stavi ascoltando i Blue, voglio dire, ci conosciamo dalle elementari e da quanto tua cugina te li faceva ascoltare, li ascolti quando sei triste. Mi sbaglio?» Dice lei con una mezza risata.«Si, potevi scommetterci che vincevi, ma non ascolto You make Me Wanna, la tua canzone preferita, stavo per ascoltare A Chi Mi Dice... quindi perdi la scommessa cara», ridiamo come due sceme, e poi lei esclama.
«Ma a proposito, sei arrivata? Non perché io non ci sono mai andata in America e non so come sia e non so che ore ci sono di differenza da qua e nemmeno quante ce ne vogliono per arrivare là», mi chiede tutto d'un colpo.
«Boh, neanch'io Ale quindi, devi cercarti le notizie su internet», scoppio a ridere.«Stronza, ovviamente, la mia mia migliore amica va in America e io devo cercarle le notizie, sai che non abbiamo internet qua e comunque sia non possiamo tenere il telefono», ride pure lei. Alessia riuscirà sempre come farti cambiare umore e farmi sorridere.
«Va beh, comunque penso del tipo otto ore, e non so quante ore di differenza. Ora scusa ma devo andare in bagno, poi chiamo anche qualcun altro così vi saluto. A dopo. Saluta tutti se non riesco a sentirli tutti.»
«Va bene ciccia, buon viaggio, devi avvisarmi quando sdecolli», rido.
«Sdecollo, vero? Sì», ridiamo insieme e stacco la chiamata.
Vado in bagno e quando esco mi rimetto le cuffie, attacco la playlist e parte Blue, A Chi Mi Dice "Sorriderai, e ti rivedo come sei, incrocerai lo sguardo mio per poi dirmi addio. E mentirei, se ti dicessi Ora vai oramai.
A chi mi dice, che tornerai; non credo oramai.
Oh... a chi ti dice, che sto male pensandoti tu sorridi voltandoti verso lui. Indosserai...Sorrisi, allegria ma senza magia. Non piangerai, perchè tu non riesci a perdere mai.
Ma lo sai... (ma lo sai)
Ho perso tutto e tu non perdi mai.
Oramai... oramai... Ma a chi mi dice. Che tornerai. Non credo oramai.". Poi, così via, parte "Best In Me", "You Make Me Wanna", "One Love", "If You Come Back", "Sorry Seems To The Hardest World", "Bubblin", "Too Close", "Fly Be Il", e molte altre.
Mi risiedo dove ci sono mia mamma, mio fratello e mio padre, il mio cane viene lì con noi fra una settimana, però mi dispiace farlo imbarcare in aereo, perciò non so come verrà fin laggiù.
Non chiamo nessuno, sono stanca, tanto Alessia ha salutato tutti.
Mi sento un po' in colpa, ma in fondo nessuno mi ha provato a chiamare, perciò attaccatevi tutti al tram.
#Sto facendo la revisione dei capitoli buona lettura

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Baciami
Teen FictionAmanda e la sua vita frenetica, così si presenta, col primo volo per Miami insieme alla sua famiglia. Ma tutto andrà secondo i piani, oppure qualcuno o qualcosa scombinerà tutto? "Non si può decidere la fine di un libro se si è alle prime pagine". ...