❛ ti fidi di me? ❜
❛ come potrei non fidarmi? ❜
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percy jackson and the olympians - book series
❪ percy jackson x fem!oc ❫
book one out of three
«𝑴a dove ho la testa?» esclamò Chirone «Non posso farti partire senza questa!».
Io e Percy ci bloccammo a metà della collina dalla quale stavamo scendendo e tornammo su.
Non appena ci piazzammo di nuovo di fronte a lui, Chirone tirò fuori una penna dalla tasca della giacca e la consegnò a Percy. Si trattava di una normalissima penna a sfera usa e getta, con l'inchiostro nero e il cappuccio.
Valore stimato: 30 centesimi.
Sul momento non capii se scherzasse o no.
Magari voleva tipo un autografo? Forse perché era figlio di uno dei Tre Pezzi Grossi?
«Wow» disse Percy, con una punta di ironia «Grazie»
«Percy, è un dono da parte di tuo padre. La conservo da anni, non sapendo che fossi tu colui che stavo aspettando. Ma la profezia adesso mi è chiara. Sei proprio tu» gli disse il centauro.
Percy tolse il cappuccio alla penna, con sguardo leggermente confuso. Questa cominciò ad allungarsi e ad appesantirsi. In un attimo, si era trasformata in una scintillante spada di bronzo a doppio taglio, con l'impugnatura rivestita di cuoio e l'elsa piatta rivettata di borchie d'oro.
Era magnifica.
«Questa spada ha una lunga e tragica storia alle spalle» cominciò Chirone «Si chiama Anaklusmos»
«Vortice» sussurrai.
«Esatto» confermò, per poi rivolgersi al ragazzo accanto a me «Usala solo in caso di emergenza e solo con i mostri»
«Va bene» asserì Percy «Ma se la perdo?»
«Non puoi» gli disse il centauro.
«Non posso cosa?»
«Perdere la penna. È incantata. Ti riapparirà sempre in tasca. Provaci».
Così Percy afferrò la penna e la scagliò il più lontano possibile.
Dopo qualche secondo infilò la mano in tasca e la tirò fuori, con sguardo stupito. La penna era di nuovo nella sua mano.