Non devo dare un nome

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Io credo che viviamo tutti con una sensazione di...
Possiamo chiamarla tristezza, ma penso sia più che tristezza: una sensazione di non serenità incessante che vuole divorarci.
Noi, la maggior parte del tempo, la evitiamo e la nascondiamo e facciamo totalmente finta che non esista, perché nel momento in cui prendiamo consapevolezza della sua presenza ci ingoia in un attimo ed è difficile farla andar via, è difficile non pensarci più.
Penso anche che sia proprio questa sensazione il motivo per cui tendiamo ad avere reazioni quasi esagerate per tante sconfitte e delusioni della vita che si potrebbero, se non ignorare, prendere molto più alla leggera. Quando succede qualcosa di sbagliato che turba il nostro equilibrio, diamo un nome a quella sensazione, permettendole di rimanere. La verità, perciò, è che quella non serenità è sempre con noi e tanti dolori della vita, non tutti, sono più piccoli di lei.
Non devo dare un nome a quella sensazione. Non devo lasciarla sopraffarmi.
È un macigno, un peso, io lo vedo, riesco a rappresentarlo, una grande roccia, un grande buco nero che sta sempre al lato della mia testa, della mia visione, della mia vita, e non aspetta altro che inglobarmi.
Quando lo sento arrivare, faccio un respiro profondo e me lo dico, a voce, in mente, mi faccio sentire da lui: non devo dare un nome. Non devo dare un nome. Questo non è quello che devo provare.
Non devo dare un nome a questo dolore.
Non devo dare un nome.

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