Nuove Amicizie

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Chat di Messenger:

- oh, ci sei?
- c'è nessuno?...
- Hai inviato un trillo

- Hai inviato un trillo
.
.
.
- ma ti sei offesa? Non volevo dirti nulla di male

Le scrissi anche altre cose, ma per quella sera non rientro in chat. In realtà non lo fece neanche nei giorni successivi e la cosa, non lo nascondo, mi fece stare piuttosto male anche perché vedevo che il suo avatar passava spesso on-line senza che però mi scrivesse alcunché.
Un paio di settimane dopo questa ultima conversazione, le scrissi un messaggio di addio dicendomi rammaricato per quello che era successo E che però era veramente un peccato tagliare i ponti per una stupidata del genere.
Stavolta mi rispose, scusandosi per la lunga assenza e raccontandomi che quella sera in cui era sparita era successo un casino a casa sua perché, senza che se ne fosse accorta, sua madre era entrata in camera ed aveva letto, stando dietro di lei, alcune parti delle cose che ci eravamo scritti sul computer. Delirio completo perché i suoi credevano fosse ancora vergine e non tolleravano l'idea che uno sconosciuto le scrivesse porcherie e arrivarono anche a minacciare di andare a denunciarmi alla polizia postale.
"Beh, almeno sarebbe l'occasione buona per vederci e conoscerci di persona" risposi scherzando -anche se in realtà ero piuttosto preoccupato dalla cosa-.
"E poi che cosa è successo?" Chiesi.
"È stata una serataccia, sono volati ceffoni e parole grosse. Il giorno dopo sono dovuta andare a confessarmi e subirmi un'altra bella ramanzina anche dal parroco che mi ha ricordato che sono fidanzata e che non dovrei stare qui a parlare con te perché è una cosa sbagliata".
"E tu sei d'accordo con lui? Pensi davvero che stiamo facendo qualcosa di male?"
"Io non credo, però penso che non sia comunque bello che tu mi abbia scritto quelle cose sapendo che ero fidanzata non e giusto nei confronti del mio ragazzo."
Mi dispiace molto per tutti problemi che ti ho fatto passare, posso provare a non scriverti più cose esplicite ma tu hai già capito che mi piaci molto, sei una ragazza splendida, intelligente e appassionata. Io me ne sto qui a centinaia di chilometri da te, senza poter far niente per aiutarti, sapendo alcune cose che mi hai raccontato tu, sapendo che non sei del tutto felice con lui e che dovrebbe fare molto di più per te. Non è giusto".
Poi cercai però di cambiare discorso e sviare l'argomento perché sentivo come un peso nel cuore. Non dico che mi venisse a piangere, ma perché le persone più belle si vanno sempre trovare degli stronzi? Le chiesi quindi di Nunzia, che fine avesse fatto, di qualche altra novità dalla scuola e andammo avanti a parlare ancora e ancora fino a notte fonda.
Nei giorni successivi, ricominciamo a sentirci con una certa assiduità anche con Nunzia perché i genitori di Eleonora la tenevano piuttosto controllata e la presenza dell'amica li rassicurava.
Per contro però parlavamo un po' meno, senza far tardi e con lunghe pause, a volte, tra un messaggio e l'altro anche perché nel frattempo avevo conosciuto un'altra ragazza in chat che era un tipo piuttosto peperino.
Peperino nel senso che amava parlare di se e delle sue esperienze sessuali senza peli sulla lingua.
Si chiamava Andrea, ci videochiamavamo e lei spesso veniva in chat in pigiama, in accappatoio o, talvolta, indossando solo la biancheria intima. Non che fossi io a chiederle di mostrarsi o di mandarmi foto provocanti, semplicemente si sentiva libera di chattare stando come normalmente stava in casa. Questa cosa mi eccitava terribilmente e, per quanto un pezzettino del mio cuore pensasse sempre a Eleonora, adesso c'era anche questa Andrea che mi mostrava le sue grazie e mi raccontava del tipo con cui aveva scopato la sera prima con tanto di particolari e, in tempo di carestia, non nascondo che era un piacevolissimo modo di passare il tempo.

Storia di un amoreWhere stories live. Discover now