-32- Le ho detto di restare

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Bip, Bip, Bip Bip. Tutti questi "bip" indicano che Marlena vive, che il suo cuore batte. Guardo il suo volto rovinato da molte ferite e lividi viola che le ricoprono quasi tutte le parti del viso. Guardo le sue ciglia sottili e scure, le sopracciglia e la bocca identica a quella di Mattia. E' straordinario come si assomiglino. Ho passato quella notte in ospedale, con lei e il fratello.

Lui non sta molto bene, lo vedo nei suoi occhi... la sua solita luce si spegne appena vede la sorella in quelle condizioni. Lo fanno sentire debole, ma carico di rabbia.

 Io e lui siamo tornati definitivamente insieme, e non intende lasciarmi più.

<<Tu sei e sarai per sempre la mia stella, ti prometto di non farti più soffrire. Di rimanere sempre al tuo fianco, nel bene e nel male come tu stai facendo ora per me. Ti ho amata dal primo giorno, dai tuoi primi sguardi. Non ti abbandonerò mai, e queste non sono solo parole. Mi sai capire con un solo sguardo e con te mi sento al riparo. Sento che il mio cuore ti vuole, vuole i tuoi abbracci e sorrisi. Perché l'hai salvato.>> Mi sussurra lui dolcemente all'orecchio. E' speciale, nessuno mi ha mai detto parole simili... questa è la dimostrazione che ... mi ama sul serio.

Sorrido al ricordo di noi stretti nei nostri soliti abbracci. Sembrano passati anni dal nostro ultimo incontro, voglio vederlo sempre, ora come ora.

 Ora che siamo insieme, sembriamo quasi invincibili. Nonostante il ricovero della sorella, sta facendo enormi passi in avanti con il suo disturbo. I suoi cambiamenti improvvisi stanno quasi svanendo, e passa tutti i giorni in ospedale. Quel giorno è stato davvero turbolento. 

<<Quando sono con te, i miei problemi svaniscono. Sei la mia medicina, sto guarendo grazie al tuo amore.>>

<<Devi ringraziare te stesso, io non c'entro niente; stai facendo tutto da solo, amore.>>

Per quanto lo ami per me è ancora difficile dover guardare la sua sofferenza, dover assistere a tutte quelle maschere difficili da sconfiggere. Ma dentro di me sono certa che con il tempo, riuscirà anche in questo.

Dopo aver passato la notte con Lena, il giorno dopo mi sono diretta a scuola, dove tutti mi hanno accolto calorosamente.

C'è voluto poco per riprendere il mio solito ritmo e le lezioni stanno andando bene. Tutto sembra essersi momentaneamente risolto, anche se in gioco c'è ancora il destino della povera Lena. 

Il rapitore è stato condannato all'ergastolo, avendo come testimone Cecilia, quella ragazza della quale Marlena era solita a parlare nelle lettere. Pensando a lei, afferro il quaderno dei nomi annotando velocemente. Qui nella camerata, tutte le ragazze stanno facendo il memorabile gioco della bottiglia, anche loro stranamente, sembrano essersi "calmate" e tutta quella competizione sembra svanita.

Io mi sono assentata momentaneamente dal gioco, per poter esprimere me stessa sul mio quaderno dei nomi dove scrivo: "Cecilia; significa -cieco-". 

E' anche lei rimasta cieca davanti all'inganno di quell'uomo? Non si dovrebbe nemmeno chiamarlo tale, come può la cattiveria appartenere agli esseri umani?

Sono in camerata e fuori sembra che stia quasi per nevicare. Qualche volta vado da Lena insieme a Mattia ma ho anche bisogno di stare un po' in Accademia.

Tra pochi giorni la scuola sarà vuota. Sarà Natale e tutti lo passeranno a casa dalle loro famiglie.


<<Zoe! Vieni?>> Mi chiede Denise e io mi volto guardandola, sta giocando insieme alle altre... la questione della gemella dell'ex sembra quasi non interessarle. <<Arrivo, datemi un secondo!>>

Le illusioni del cuoreTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang