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Simone ha appuntamento con il dottor Belli fra tre giorni. Ne sono passati due dall'episodio che ha portato lui e Manuel allo studio di Felici a notte fonda. Il maggiore l'ha supplicato di lasciarsi accompagnare e Simone, seppur titubante, ha acconsentito, dunque sono entrambi in attesa che il lunedì arrivi.

Ora però è venerdì, le "indagini" del più piccolo sul dottor Carli sono ad un punto morto e dalla dottoressa Volpe Manuel non ha più ricevuto richiami, dunque al momento l'unica preoccupazione dei due è la scelta dell'abito da indossare alla cena di gala che ci sarà il giorno successivo, sabato, ed alla quale è invitata la maggior parte del personale medico dell'ospedale.

Ne stanno discutendo mentre raggiungono l'ospedale e si cambiano, pronti ad iniziare il turno, proprio quando li raggiunge anche Sergio.

«I miei dottorini preferiti!» esclama, appena li vede e Manuel subito rotea gli occhi, sbuffando appena e guadagnandosi un colpo al fianco da parte di Simone.

«Ma te non ce l'hai qualcosa da fa' in quest'ospedale Se'?» protesta.

«Ma quanto sei antipatico Manuel? Quanto?» scherza l'altro, lasciandoli soli.

«Ma perché devi far così? Ma possibile che sei geloso di chiunque?» domanda Simone, scuotendo il capo e posizionandosi la sua cuffia.

Manuel ignora del tutto la domanda e «posso?» chiede, indicando la cuffietta.

Simone scrolla le spalle ponendogliela tra le mani.

Manuel sorride mentre si impegna ad annodarla dietro la sua nuca, dove poi lascia un piccolissimo bacio, proprio dove Simone ha una voglia color cappuccino identica a quella del suo gemello, che Manuel era troppo piccolo per poter notare ma che era indubbiamente lì.

«Buona giornata, amore.» sussurra, abbracciandolo poi da dietro con un braccio solo, mentre recupera le sue cose dall'armadietto.

Simone sorride incredibilmente intenerito da quella piccola azione, si sente sempre meno la corda non accordata da quando c'è Manuel nella sua vita, non può che stringere la sua mano e ricambiare, prima di andare via.

Si incontrano quella mattina più volte, stranamente Manuel è costretto a recarsi in pronto soccorso per più di un caso ed ogni volta non perde occasione per stuzzicare il suo fidanzato, mettendolo talvolta in imbarazzo.

Una volta ha addirittura finto di avere un richiamo da fargli, attirando l'attenzione dell'intero piano, urlando qualcosa come «chiamatemi Balestra! Balestra? Possibile che non si trovi mai quando serve?» con un tono infastidito.

E tutti hanno eseguito, dopotutto il dottor Ferro è pur sempre il capo degli specializzandi e se il capo degli specializzandi raggiunge il reparto trafelato, alla ricerca di uno degli studenti, è chiaro che si tratti di qualcosa di urgente.

La cosa urgente si è poi rivelata essere l'incontenibile bisogno di baciarlo, ma questo l'intero pronto soccorso non deve necessariamente saperlo.

La sera, come promesso scelgono insieme cosa indossare, nonostante le proteste di Simone che continua a ripetere quanto non si senta a suo agio mentre passeggiano per corso Buenos Aires con Pinolo al guinzaglio alla ricerca di due completi eleganti.

«Manuel non me lo metto il papillon, scordatelo.» bofonchia, mentre il ragazzo è spiaccicato contro una vetrina.

«È una cena di gala, Simone! Di gala!» afferma allora il più grande, sporgendosi verso di lui.

«Parlane con Pino, tieni!» ribatte Simone, alzando il cane e porgendoglielo tra le braccia, facendolo ridere sonoramente.

«Simò, daje, vie' qua!» Manuel continua a ridere con Pino in braccio mentre lui ha iniziato a camminare.

CasualtiesWhere stories live. Discover now