Eterno

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"Ho mangiato decisamente troppo e bevuto anche peggio" rispose Miles alla domanda di Angela
"Che ore si sono fatte?"
"Le due.." mormorò sbirciando dal cellulare
"Credo sia arrivato il momento di andare a letto.." disse Lewis sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio

Sentì le guance bollenti per colpa dell'alcool che avevo bevuto tutta la sera, mi schiarì la voce e cercai il più possibile di mantenere il contatto visivo seppur le mie palpebre avevano preso a chiudersi per via della stanchezza.

Sbadigliai coprendomi con la mano la bocca, Lewis mi guardò divertito.
sentì la borsetta vibrare contro la mia coscia e allungai una mano per tirare fuori il mio cellulare,
diverse notifiche ed un avviso di chiamata ormai persa,
Cornelia
Accidenti, probabilmente aveva voglia di parlare ed erano giorni che la stavo trascurando un pochino,
ma ormai era davvero tardi per richiamarla quindi lasciai perdere.

Alzai di nuovo lo sguardo e cercai di capire cosa Angela stava raccontando di buffo perché Miles aveva iniziato a ridere probabilmente anche per via dell'alcool che aveva in circolo e Lewis continuava a prenderla in giro facendole il verso.

Presi un sorso d'acqua dal bicchiere di fronte a me, sistemai il tovagliolo sul tavolo e mi avvicinai un po' di più verso Lewis.
Appoggiai il viso sul braccio esposto ai lati della sedia, non appena sentì il
contatto si voltò per lasciarmi un bacio sulla testa.

"Allora.." interruppe Miles fissandoci
"Voi due da quanto state insieme?" continuò
Angela ridacchiò e poi rispose
"Più di quanto immagini ma erano troppo orgogliosi per ammetterlo"

Lewis sbuffò
Ed entrambi scoppiarono a ridere alla vista della faccia scocciata di Lewis, gli diedi un pizzico sul fianco per attirare l'attenzione e lui ricambio facendomi lo stesso.

"Ad ogni modo, Nikita il mio amico sembra stregato da te, qual è il tuo segreto?" continuava a beffeggiare Lewis
"Che coglione!" scuotendo la testa

Lewis si alzò per pagare il conto e decidemmo di tornare in Hotel a piedi così da goderci un po d'aria fresca,

Approfittammo dell'ora tarda per tenerci per mano senza dover badare troppo a chi ci fosse intorno a noi.

Miles ci salutò poco prima di arrivare perché sarebbe tornato a Miami domani stesso mentre noi saremo partiti tra qualche giorno per Londra.

Sfilai le scarpe per sgranchire i piedi ancora prima di entrare in camera, e buttai tutto sul divano per scappare in bagno.
Mi cambiai velocemente, legai i capelli in uno chignon e struccai il viso.

Ci incontrammo nel corridoio per darci il cambio
"Quanto ci metti, stavo per farmela addosso" borbottò passandomi accanto e infilandosi in bagno.
Uscì dal bagno e aprì le tende dell'enorme finestra di fronte a letto in modo tale che le luci della città illuminasse la camera anche al buio.

Sfilò la maglietta con un unico movimento e si infilò sotto le coperte, aspettai qualche secondo prima di sentire le sue braccia cingermi la vita e avvicinarmi totalmente a lui, come faceva ogni sera da un po'.

La luce gli illumina il viso e mi permetteva di fissarlo negli occhi, mi sollevò leggermente il mento e restammo a guardarci per un po' senza dire nulla.

"Sei così bella.." mormorò senza distogliere lo sguardo
"Lo sei anche tu.." sorrise
Le nostre labbra si fecero pericolosamente vicine, lo sentì respirare in fretta come se fosse sotto pressione.

Il suo petto iniziò a muoversi velocemente e le sue labbra presero un colore più intenso.
Guardai ogni curva del suo viso, persino le piccole rughette ai lati degli occhi che mi facevano impazzire soprattutto quando si formano per via di un sorriso.

Dentro l'acqua | Lewis Hamilton Where stories live. Discover now