FIRST TASTE

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Levi tira la lunga corda che pende davanti al portone in ferro battuto. Non c'è che dire... Il parco che ha attraversato in quella notte gelida non può che condurre ad una villa da ricchi. D'altronde Berthold, il disgraziato che sono riusciti ad arrestare e a trasformare nella loro fonte di notizie, gliel'ha detto che quel circolo segreto si riunisce sempre in posti sfarzosi.

"Buonasera signore, fatevi avanti."

La figura che lo accoglie è completamente immersa in una tunica scura. Il cappuccio pesante gli copre il viso che comunque è ricoperto da una maschera nera.

Levi sa bene cosa deve fare. Ha le istruzioni di Berthold incise in testa e le ha ripassate con Erwin allo sfinimento per essere il più credibile possibile.

"Vengo su invito di un amico."

Levi esclama sicuro, fissando il viso sconosciuto di fronte. Allunga la tessera di Berthold finchè l'altro non la prende e non la esamina minuziosamente.

"Bene. Il nostro adepto non frequenta il circolo da qualche mese, ma vedo che continua a riempire la sua assenza con nuovi clienti. È sempre stato un'ottima fonte di clientela il nostro Berthold."

L'estraneo parla compiaciuto e Levi immagina un sorriso sotto alla maschera mentre lo asseconda.

"Mi ha parlato oltremodo bene del vostro circolo. A detta sua, un'esperienza che mi aprirà le porte di una nuova realtà. Ma non ha voluto aggiungere altro."

Levi parla cautamente, attento a stuzzicare la voglia dell'altro di vantarsi di quel magnifico circolo che Levi non vede l'ora di smantellare. Anche lui fatica a trattenere un sorriso se pensa che, dopo anni di indagini, con quell'operazione da infiltrato sbatterà tutti quei malfattori pervertiti dietro le sbarre.

"Certo. Chiediamo sempre riservatezza ai membri del club. Meglio non raccontare finchè non abbiamo l'assoluta fedeltà del cliente. Ma stasera le mostrerò uno scorcio di quello che può trovare qui. Mi segua."

Levi segue la sua guida per una lunga scala a chiocciola, interamente coperta da una moquette cremisi. Appena arrivati al piano, lo sconosciuto lo conduce per un lungo corridoio. Lì, dietro alle porte che Levi trova su entrambi i lati, devono consumarsi i rapporti privati. E anche se Berthold non l'avesse confessato dopo ore di tortura, chiunque potrebbe arrivarci visti gli ansimi e i singhiozzi di piacere che fanno eco in tutto il piano.

"La prima visita prevede una mezz'ora gratuita del nostro servizio di base..."

Lo sconosciuto inizia a spiegare. Ha una mano appoggiata alla maniglia della porta dove si sono fermati, ma prima di entrare estrae da una larga tasca una maschera che porge a Levi.

"L'anonimato per noi è un principio fondamentale. Metta questa maschera. Sarà lei in futuro a decidere se toglierla o meno in compagnia del suo animaletto, ma dovrà sempre portarla in occasione di interazioni con gli altri membri del club. Fatta eccezione per me. La maschera che indosso ha una rete ad altezza occhi che mi impedisce di vedere chiaramente il suo volto così rendiamo possibile l'accesso sicuro anche ai novizi..."

Levi rabbrividisce. La parola animaletto gli è tutt'altro che sfuggita e la meticolosità con cui quei delinquenti hanno messo su un impero del sesso gli fa venire voglia di aprire quelle dannate porte e ammazzare tutti. Ma nel suo lavoro la calma e la freddezza le ha imparate piuttosto bene. Indossa la maschera e lascia che l'altro lo conduca dentro alla stanza per poi richiudere la porta.

La prima cosa che Levi nota è la moquette rosso scuro uguale al corridoio e il letto a baldacchino ricoperto di seta bordeaux. Ma presto il suono sommesso di una catena catalizza la sua attenzione. Nello stesso momento la guida descrive quello che Levi sta guardando.

DARK ROOM (ERERI) حيث تعيش القصص. اكتشف الآن