9. Piano

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Come narrato nel capitolo precedente, i nostri eroi avevano ideato un piano... Infallibile?
Namjoon andò a cercare il suo materiale in camera e Suga andò alla ricerca dello staff o di qualcuno che non fosse un fantasma insomma.
Che fine fece Hobi? Stava ancora correndo via da un Jungkook impazzito e imbestialito.
Il restante gruppo, Jin, Jimin e Taehyung, invece si stavano mettendo in contatto con gli spiriti senza pace di quella quella casa.

«Dobbiamo farlo per forza?» tremò Jin guardandosi nervosamente attorno per paura di ritrovarsi in faccia qualche spettro grottesco.
«Se rimaniamo fermi o meno, non cambia molto, hyung. Il problema è che siamo qui, nel loro territorio» gli spiega Taehyung alzando gli occhi dalla sua monetina, ove vi aveva appoggiato un dito premendo sul foglio di carta.
«Jin-hyung se non siamo tutti e tre, il gioco non sarà valido» mormora Jimin facendo un broncio.
«Ma... Però tengo gli occhi chiusi» in effetti li chiude e tasta la mano destra alla ricerca della moneta.

Quando sono tutti pronti rimangono in silenzio per una manciata di secondi, fino a quando Taehyung non ricorda che per comunicare deve parlare.

«C'è qualche spirito qui con noi?» alza il tono della voce per farsi sentire.
«Perché sto facendo questo...? Aish» mormora Jin tremando dalla paura.
«Jin-hyung, ricorda di non togliere il dito dalla moneta... Potresti venire posseduto anche tu» sussurra Jimin a lui.
«C-cosa?!»
«Shh!» li azzittisce Taehyung «c'è qualche spirito qui tra noi?»

Dopo tre minuti la moneta si spostò sulla risposta: sì. Jin si sentì svenire da un momento all'altro, Taehyung sotto sotto era elettrizzato al contrario di quando si era spaventato in camera di Jungkook.

«Sei uno spirito benigno o maligno?» chiese ancora e la moneta non si spostò «oh, siamo fortunati. Sai cosa è successo al nostro amico?»
«Tae, ma... Sicuro che sia vero? Avevo letto che è tutto una illusione mentale...»
«Beh, io non so nulla, quindi se dà risposte strane non lo so»

Nel mentre che parlavano la moneta si spostò ancora verso le lettere formando la frase: lui è stato posseduto.

«Come possiamo salvarlo?»
«Fuoco» rispose una voce alle spalle di loro, in fondo alla biblioteca, nel buio.

I tre si misero a fissare quel punto, fino a che non si fece avanti una bambina con un orsacchiotto rosa tra le braccia, aveva delle codine ai capelli corti e un vestito azzurro, sembrava una principessa delle fiabe. Se non fosse per le sue ferite alle gambe e per la mano destra mancante, visivamente mozzata di netto.
Jin chiuse gli occhi appena la vide e Jimin la fissò terrorizzato. L'unico che, stranamente, non ebbe paura fu proprio Taehyung, che era dispiaciuto per lei.

«Che intendi con fuoco, piccola?» addolcì la voce.
«Il fuoco può liberarci tutti da qui... E salvare il vostro amico»
«Dobbiamo...»
«Sì, bruciare questa villa. La prego signore... Vogliamo solo trovare la pace» cominciò a piangere, ma lacrime normali «quella bambina è cattiva, è stata lei ad ucciderci tutti»

Taehyung e gli altri due, capirono che ciò che successe in quella casa, con le possessioni, c'entrava sempre la bambina con le treccine. L'odio che portò per la sua famiglia fino alla sua morte, era così forte che si vendicò di tutte le altre famiglie, possedendo i membri minori.

«Allora avrete la pace» le sorrise.
«Grazie signore, grazie...» scomparve nel nulla continuando a singhiozzare e a piangere.

Quando la moneta si mosse fino alla scritta: addio, la il centesimo tornò inutile e la seduta fu finita.
Jin poté così alzarsi e allontanarsi da quella tavola ouija fai-da-te. Jimin era piuttosto scosso, ma era lo stesso dispiaciuto per la sorte capitata a quella bambina.
Taehyung del resto si mise già alla ricerca di qualche fiammifero o accendino nella stanza, come se in una biblioteca fosse normale averli...

In tutto ciò Suga aveva trovato la stanza di controllo, ma quando l'aprì vide che non c'era nessuno se non le telecamere, dove da lì vide dove si trovassero tutti. Namjoon stava tornando di corsa in biblioteca e J-Hope era appena inciampato cadendo a terra.

«Che imbranato...» sospirò e andò a cercarlo, letteralmente per salvarlo.

Quando lo trovò, a pochi corridoi di distanza, vide Jungkook sopra Hobi strangolarlo con forza al collo. Suga prese una statuetta di un busto poggiata su un pilastro e si avvicinò, dandolo contro la tempia destra del maknae, che stramazzò al suolo privo di sensi.

«Hobi... Mi sono rotto ad essere l'eroe che salva la principessa»
«Hyung!» si mise seduto e lo abbracciò alle gambe.
«Torniamo dagli altri forza, prima che si risvegli»
«Sì» fece per alzarsi, ma sentì un dolore pungente alla caviglia sinistra e si accovacciò stringendosi il piede.
«Che succede?»
«Credo che ho preso una storta...»
«Che palle che sei!» allungò le braccia e lo prese in braccio come una vera principessa.
«Mio romeo~»
«Giulietta, sei pesante, hai messo su peso?»
«Aaaa! Non è vero!»

Yoongi rise e tornarono in biblioteca, dove già Namjoon stava sistemando il suo materiale sulla scrivania. Poggiò Hobi sul divanetto e si stiracchiò.

«Andiamo non sono così pesante!» brontolò J-Hope sbuffando poco dopo.
«È un fatto di equilibrio. Allora? Scoperto qualcosa?»
«Dobbiamo incendiare questo posto per salvare Jungkook e i fantasmi» cerca tra i libri Taehyung.
«Oh... Mossa poco sicura e non credo che la BigHit ne rimarrà entusiasta... Ma chi te lo ha detto di farlo?»
«Una delle bambine fantasma»
«Ah... Giusto...» come se fosse una cosa ovvia pensò.
«Qualcuno ha un accendino?»
«Ho anche questo!» lo sollevò Namjoon dal braccio destro.
«Ma quante cose ti sei portato?» lo guarda sorpreso Jimin.
«Il fuoco è per il mostro di Frankenstein no? E gli zombie... No, loro no»
«E non sei credente giusto?» gli domanda sempre più confuso Jin.
«Già»
«Direi che è tutto normale»
«Potremmo usare i libri per appiccare un incendio» propose Yoongi.
«Tu sei pazzo!» Gridò Namjoon avvicinandosi «qui ci sono libri! Libri! Tu sai quanta cultura c'è in questa biblioteca?!» lo strattonò per le spalle.
«Sono solo libri...»
«Questa è una casa antica! Potrebbero esserci dei manoscritti introvabili!»
«Ah ma va'... Tae, bultaoreune»
«Sì!» prese subito un libro e accese l'accendino.
«Noo!» si girò verso di lui per fermarlo, ma era troppo tardi... Il libro era già in fiamme.

Mentre Namjoon si accasciava al suolo nel vano tentativo di recuperare i pezzi di pagina dei libri, gli altri si misero a bruciarli tutti. Yoongi aprì la finestra per far in modo che non morissero soffocati dal fumo e aprì la porta, portandosi con sé Namjoon.

«Dove mi porti...? Nel paradiso dei libri? Mi sento un ebreo che assiste al rogo dei libri...» piange Namjoon coprendosi gli occhi.
«Non essere tragico, andiamo a trovare gli alcolici» controlla che i corridoi siano liberi e cammina spedito.
«Alcolici? Ci ubriachiamo? Ora?»
«No! Dobbiamo bruciare 'sta casa no? L'alcol propagherà di più le fiamme... E magari verranno anche a salvarci»
«Oh ok! So dov'è! Seguimi!»
«Sai dov'è... L'hai già bevuto?»
«Speravo di poterlo bere con tutti voi, ma... Dopo quello che è successo...»
«Se tutto va bene, festeggeremo una volta fuori di qui»

Il fumo e le fiamme si stavano propagando di più nella biblioteca, una buona fonte per l'incendio. Gli altri cinque iniziarono a creare una scia di libri per i corridoi, incendiano tutto ma lasciando libere le vie d'uscita.
Fu in quel momento che Jungkook si svegliò.

LA CASA DELLA MORTE [FANFICTION BTS]Where stories live. Discover now