21. Come un domino

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☕MAGGIE'S POV☕

" Che cazzo hai fatto tu?!" grida Eleanor, alzandosi di scatto dal letto.

" L'ho baciato." sussurro.

Questo non doveva succedere. Mi sono fatta prendere dal momento e ho fatto uno sbaglio enorme.

Dove ho lasciato le regole ieri sera? Nel dimenticatoio?

No, no e no. Così non va per niente bene.

" Non ci posso credere! Davis diventa intraprendente e prende l'iniziativa!" esulta, prendendo a ballare in modo osceno.

" Ok, per favore, smettila subito." borbotto, un'espressione disgustata sul viso.

" Non ci penso minimamente. Però dimmi qualcosa di più, insomma! Vi siete baciati... E? Voglio i dettagli, Maggie, i dettagli."

Sbuffo. " Cosa vuoi sapere?"

" Beh, prima di tutto le cose essenziali: con o senza lingua?"

" Senza."

Lei strabuzza gli occhi, tornando a sedersi sul letto. " Come senza? Insomma, ragazza mia, io non ti ho insegnato proprio niente, eh? Gliela potevi dare una slinguazzata!"

" Eleanor!"

" Oh, ora non fare la santa con me, Davis! Sappiamo entrambe che libri leggi."

Spalanco la bocca.

Non ci posso credere.

" Ma quindi come ti è venuta l'idea di baciarlo? Cioè, ti è passata per la testa e l'hai fatto oppure ci hai riflettuto per tutta la serata?" chiede.

" Mi è passata per la testa e l'ho fatto, ma non avrei dovuto seguire il mio istinto."

Meglio chiarire subito le mie intenzioni.

" Come prego?" domanda mia cugina, assestandomi poi uno scappellotto bello forte. " Se ti azzardi anche solamente a pensare di nuovo una cazzata del genere per prima cosa ti tirerò uno schiaffo e dopo ingaggerò un cecchino per spararti al ginocchio. Ci siamo capite, Davis?" mi minaccia.

" Sei una violenta Roberts, dovrebbero rinchiuderti."

Lei scrolla le spalle. " Non mi prenderanno mai, ingaggerò un cecchino per sparare anche ai poliziotti." dice, accompagnando poi la frase con un occhiolino.

" Ma torniamo alle cose importanti." enuncia, stendendosi poi sul mio letto. " Ti ha già scritto?"

Scuoto la testa in segno di negazione e accendo per la milionesima volta il telefono, sperando di scorgere un suo messaggio.

Ma che cazzo. No, no che non spero di vedere un suo messaggio, nemmeno per idea.

Mi schiaffeggio il viso. " Riprenditi, Maggie." sussurro.

Eleanor sbuffa. " Guarda te cosa mi tocca fare.", mi afferra il viso e punta gli occhi verdi nei miei. " Ascoltami bene, Maggie Davis, perché non farò questa cosa un'altra volta. Non tutti hanno l'obiettivo di voltarti le spalle e trattarti di merda. Mi hai capita? Quindi smettila con questa mania di tenere lontane le persone che vuoi vicine perché hai paura, non è naturale. Se solo penso a quello che hanno costruito nella tua testa rincoglionita uno e rincoglionito due mi sale l'istinto omicida, però ormai è successo e non possiamo cancellare il passato. Va bene?"

Annuisco.

Quando smette di fare le deficiente e inizia a parlare seriamente mi stupisce ogni volta.

" Perfetto. Quindi, ora cosa pensi di fare?" domanda.

Un caffè, grazieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora