21

588 21 4
                                    


giorno dopo giorno ci avvicinavamo sempre di più alla resa dei conti,
Sulken aveva provato il mio piano modificando leggermente per tutelare la salvaguardia di tutti coloro che sarebbero scesi in battaglia per quella missione, in quei giorni si sentiva la pressione ad ogni riunione che facevamo per ripassare il piano, per organizzarci con gli attacchi, per organizzarci con l'attrezzatura degli scienziati che avrebbero fatto saltare le linee di comunicazione del nemico, ognuno di noi aveva un ruolo principale è importante... abbiamo distribuito tutto in quattro gruppi:
Il gruppo alfa composto da me, sulken più i suoi bracci destri con cui ormai combatteva danni, noi ci saremmo occupati dell'ultimo stabilimento cioè quello dove si trovava il colonnello, che si trovava in mezzo ai tre punti di attacco cioè alle altre tre basi.
Il gruppo terra composto dagli scienziati dove al comando c'era Norman, loro dovevano avvicinarsi alle tre basi umane per neutralizzare i loro comandi elettronici, isolando poi il punto dove si trova il colonnello.
Il gruppo alto composto da dieci na'vi che dovevano mimetizzarsi tra gli alberi circondando la zona facendo da vedette, nel caso in nemico riuscisse a chiedere rinforzi, erano le nostre vedette.
Il gruppo riserva che serviva a salvare chiunque si riferisse, soprattutto entrava in attacco nel caso fossimo messi alle strette, in poche parole le riserve come si può notare dal nome.
Tutto era organizzato nei minimi dettagli,
l'unica cosa che preoccupava davvero il mio compagno era la mia presenza... non che non avesse fiducia in me o me li tenesse debole ma era preoccupato per il mio atteggiamento di quei giorni, non sembrava più la stessa, una luce scura aveva invaso i miei occhi facendomi comportare più da generale di guerra che da portavoce del mio popolo, avevo ripetuto più e più volte sottolineando che il colonnello era mio e che chiunque avesse provato a portarmelo via ne avrebbe pagato le conseguenze.
Non solo Sulken era preoccupato per me, anche Norman che in quei giorni mi aveva più volte provato a farmi distrarre con qualsiasi cosa fornendo, mi aveva pure detto che Jake chiedeva continuamente di me e che voleva parlarmi ma io gli rispondevo con un semplice " non c'è nulla di cui parlare", sapevo che l'idea di questo attacco a Jake non piacesse e sapevo benissimo che Norman l'avesse detto al suo amico,
sapevo anche che  Mo'at mi teneva d'occhio da lontano, lanciandomi ogni tanto degli sguardi veloci come se volesse dirmi che tutto ciò che stavo facendo era sbagliata per i miei principi,
Ma ormai i principi naturali di ogni persona o creatura dov'erano finiti ? ormai sembrava un gioco di sopravvivenza più che una vita tranquilla.
Io avevo la responsabilità di far terminare tutto questo prima che altre persone che amavo morissero, avevo la responsabilità di vendicare la mia famiglia e l'uomo che amavo.
Non mi interessava addentrarmi nell'oscurità perché se farlo mi avesse permesso di sterminare il nemico l'avrei attraversata senza problemi.
Dopo aver ucciso gli umani sapevo benissimo che potevo andare avanti con la mia vita, o almeno lo speravo, non potevo mai esserne sicura ma dentro di me sapevo che magari superando la morte delle persone che io amavo vendicando le potevo ritrovare un senso di pace...magari poi pensare sul serio all'idea di seguire le orme di netyri cercando rifugio in una nuova famiglia con Sulken al mio fianco.

Da mezz'ora ero ferma nella mia stanza ha guardare l'arco che mi aveva donato Neteyam,
non so perché ma fissarlo mi metteva tranquillità come se ci fosse lui alle mie spalla che mi sussurrasse di stare tranquilla che sarebbe andato tutto bene,
ma erano solo bugie.
Lui non stava dietro di me, lui non mi stava sussurrando nulla, lui non c'era più.
Chiusi gli occhi facendo un respiro profondo riaprendoli non appena sentii il suono del corno del nostro popolo, segno che i cacciatori stavano tornando...segno che Sulken stava tornando,
mi alzai velocemente scendendo giù dall'albero volendo assicurarmi con i miei occhi che il giro di caccia fosse andato bene.
Mi feci spazio tra la folla di persone che accoglieva i nostri uomini,
subito un senso di ansia mi invase non trovando Sulken
<Ehi Nari> qualcuno mi toccò la spalla da dietro di me facendomi girare velocemente è non appena vidi il mio compagno davanti a me con il suo sorriso strafottente il mio cuore si calmò,
mi lanciai tra le sue braccia stringendolo fortemente a me
<Se sapevo di questa reazione prima sarei andato a caccia più volte> mormorò ridendo mentre mi accarezzava la testa
<Stai zitto> risposi io sorridendo staccandomi leggermente da lui
<Avete avuto problemi? avete trovato qualcosa? gli umani?> chiedi velocemente tirandolo per un braccio allontanandoci dagli altri Na'vi
<Nari calmati> sussurrò lui in modo gentile prendendomi per i fianchi avvicinandomi a lui,
la prima cosa che fece fu posare una mano sulla mia pancia accarezzandola dolcemente
<È andato tutto bene...zero umani, zero problemi...solamente tanta caccia è stupide gare tra maschi egocentrici>
alzai gli occhi al cielo abbassando lo sguardo sulla sua mano appoggiando una delle mie mani sulla sua, fermando le carezze che mi stava dando facendogli solo circondare la mia pancia.
<Voi uomini siete la rovina di ogni mondo, troppo occupati ha fare i bambini o le vostre gare da maschi alpha quando in verità noi donne siamo più intelligenti è astute>
<Infatti sono fortunato ha stare con la donna più forte, intelligente e astuta del nostro popolo>
<Lecca culo> dissi a mia volta ridacchiando
<Ti sei fatta controllare da Mo'at?> chiese il ragazzo più seriamente
<Va tutto bene tranquillo> posai la mano sul suo volto tranquillizzando la sua ansia che mi potesse succedere qualcosa da un momento all'altro, appena accennavo un minimo di dolore da qualche parte del corpo lui andava subito in panico come se avesse paura di perdermi.
Il ragazzo si avvicinò al mio volto è dopo essersi dato un occhiata in giro per vedere se eravamo abbastanza soli mi lascio un dolce bacio sulle labbra staccandosi subito non volendo dare spettacolo
<Uhm mi piace quando fai così> mormorai
<Anche se nella notte della nostra festa di unione eri pronto a prendermi dietro una colonna con tutto il nostro popolo a pochi metri di distanza> alzai il sopracciglio allontanandomi dal suo corpo vedendolo diventare leggermente imbarazzato
<Nari smettila> mormorò ridacchiando prendendomi la mano
<Va bene capo> sorrisi a mia volta dirigendoci assieme verso gli altri cacciatori con cui avremmo riparlato del piano...sopratutto avremmo riprovato ha rimetterci in contatto con gruppo di Na'vi che avevamo incaricato di sorvegliare la zona del popolo del cielo, ordinandogli di farci rapporto ogni due ore, ma ormai era da mezzogiorno che non avevamo più notizie di loro.

la via della vita- AvatarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora