LOVE OF THE SOUL: Quando l'amore arriva per caso [J.JK&K.NJ]

CAPITOLO 10

Jungkook Pov.:

Ero appena uscito dalla sala prove che avevamo preso in albergo e l'unica cosa che volevo era una doccia e un bel panino al kebab con salsa yogurt e piccante.

Mi diressi all'ascensore della hall giocherellando con la bottiglia e sorridendo tra me e me.

Grazie alle parole di Jimin stavo iniziando a reagire e le prove serali mi aiutarono a sfogare tutta quella tensione che avevo.
Adesso dovevo solo aspettare e poi sarei andato a prenderla per stare con lei.

Avevo appena svoltato l'angolo per la hall, quando vidi entrare Jimin sorridente ed era in compagnia.

Scossi la testa, preparandomi a mettere i tappi, visto che non volevo passare una nottata in bianco a causa del mio Hyung.

Lo guardai ancora e il sorriso che avevo sulla labbra sparì poco alla volta quando riconobbi la ragazza che era con lui.

.. è Debby!

Era scioccato.
Come poteva essere così crudele il destino?!

Osservai il loro linguaggio del corpo e strinsi la bottiglia tra le mani.
Lei gli teneva stretto il braccio, a contatto con il suo seno e gli sorrideva bellissima, mentre lui aveva la sua mano posata su quelle di lei e ricambiava il sorriso ammaliato.

Non potevo fargliene una colpa.
Lei era stupenda e lui aveva giocato bene le sue carte, ma lei..lei sapeva chi era Jimin, eppure non ha pensato neanche un istante a me.

E se lei..fosse venuta qui proprio per Jimin?? Si spiegherebbe perché era nervosa di vedermi.

Li vidi salire sull'ascensore e quando le porte si chiusero distrussi la bottiglia di plastica e la gettai nel cestino.

Ero furioso.
Non poteva finire in quel modo.
Mi ero sacrificato per cosa?! Per permettere a lei di vivere con uno dei miei amici?! A questo era valso il mio sacrificio??

Decisi di chiamare Alahys, la ragazza con cui passai la notte qualche tempo prima e la feci venire immediatamente.

Non avevo intenzione di pensare a quei due nello stesso letto a scopare per tutta la notte.
Non gli avrei dato pace.

Ero al bar dell' Hotel, quando la vidi arrivare. La guardai, minuziosamente, ed era bellissima.
Le sue curve generose seguivano il passo lento e felino della sua camminata, mentre sulle sue labbra carnose spuntò un sorriso tutt'altro che angelico.

-Buonasera..- miagolò incrociando le braccia al mio collo.

-Buonasera..- risposi sorridendole sornione, cingendole la vita stretta con un braccio.

-Allora.. qual'è il programma di stasera?!- sussurrò sensuale lasciandomi una scia di baci che dalla bocca scendevano verso il collo.

-Scopare..- sollevò i suoi occhioni su di me e le strinsi il fondoschiena, continuando.

-Scopare forte..- la vidi guardarmi con un lieve broncio e le sollevai il viso.

-..tutto qui?! È per questo che mi hai chiamata?!-.

La fissai e mi sentii uno schifo.
Stavo sfruttando una ragazza che provava un reale interesse per me e mi sentii una merda.

Ma non potevo pensare a quello che, da lì a poco, si sarebbe consumato nella stanza comunicante alla mia, così addolcii il tono e accalorai lo sguardo, accarezzandole il viso.

-..mi sei mancata..molto! Non voglio dividerti con nessuno e starcene in camera...mh?!-.

Le stai mentendo...sei uno stronzo..