CAPITOLO 15

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Debby Pov. :

- ...è finita!-

Due parole piccole, ma che ebbero il potere di raggelarmi.

Mi fermai ad un passo dalla porta che portava al salone e vidi tutti gli occhi dei presenti, apparte Nam che mi dava le spalle, puntarsi su di me.

-Siete tornati presto!-.

Un ragazzo alto dalle spalle larghe si alzò per primo, con un sorriso dolcissimo e aria rassicurante, avvicinandosi a me.

-Io sono Seokjin, tu devi essere Debby! Piacere di conoscerti!-.

Mi presi un attimo di troppo per osservarlo e arrossii.

-Pi-piacere..- si voltò verso Ana, rimasta indietro con me e Jimin e le sorrise.

-Ah! Tu devi essere Ana! Nam ci ha parlato tanto di te! Benvenute a casa nostra!-.

Si voltò verso i restanti, seduti sul divano che, alla sua occhiata scattarono in piedi, insieme ad un uomo di mezza età, che salutò affettuosamente Nam e Jimin, che li raggiunse.

-Loro sono Tae e Hobi, mentre lui è il nostro Manager e padre adottivo Park Hyun-Shin, detto Pdnim!-.

Io ed Ana ci inchinammo con rispetto.

-Piacere di conoscervi! È un onore per noi! Grazie per averci invitate a pranzo!-

-Il piacere è nostro ragazze! Siamo molto felici che siate qui!-.

Pdnim, vedendo il clima di semi imbarazzo che si respirava, salutò ancora una volta e si congedò, dicendo di avere degli impegni improrogabili per una certa situazione, così ci sorrise ed esclamò.

-Bene io me ne vado! Devo passare alla centrale di polizia e vi farò sapere! Piacere di avervi conosciute ragazze! A presto!-.

Andato via Pdnim, restammo lì, in un silenzio quasi assordante, quando la voce di Jin spezzò quel calvario.

-È tutto pronto! Direi di iniziare dagli antipasti e poi dedicarci alla cottura della carne! Per voi ragazze va bene il barbecue?!-.

Ana mi diede una gomitata per ridestarmi e in pieno imbarazzo risposi.

-Oh si! Si si...va benissimo..grazie!-

-Ottimo! Allora mettiamoci a tavola!-.

L'inizio non fu certo dei migliori.
Il silenzio cadde, rendendo il tutto angosciante e pieno di disagio.

Dopo l'abbondante antipasto, che trovai squisito, i ragazzi iniziarono a cuocere la carne e l'atmosfera si rilassò.

Mi guardai intorno, in quell'immenso giardino con piscina e non potei che pensare a lui.
A quante volte si era seduto lì a mangiare con i suoi compagni, a quante nuotate aveva fatto, o a quante volte si era perso a guardare il cielo nella sua immensità.

Le emozioni erano talmente tante che iniziai a sentire un conato salire un capogiro mi fece fermare sulla soglia della porta-finestra.

-Scusate...posso..posso usare il bagno?!-

-Ma certo tesoro! Di sopra, seconda porta a sinistra!-

-Grazie...-.

Salii le scale, meravigliandomi dell'eleganza dell'arredo e le innumerevoli foto dei ragazzi nei vari percorsi della loro vita.

Trovai il bagno, ma una porta socchiusa attirò la mia attenzione e mi avvicinai, aprendola.

Non c'erano scritte, né qualcosa che facesse capire chi fosse il proprietario, ma mi bastò inspirare profondamente, per sentirmi investita dal suo profumo.

LOVE OF THE SOUL: Quando l'amore arriva per caso [J.JK&K.NJ]Where stories live. Discover now