"Non credi di aver esagerato?"
"In amore e in guerra, tutto è concesso, no?"
"Tu per quale delle due ti comporti così?"
✨Questa storia è il sequel di "Cuori di Carta || Oliver Baston", non è obbligatorio averla letta ma consiglio la lettura dato ch...
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16 settembre 2020
Ayla pensava. Pensava e ripensava alle parole di James.
Perché non provare? Perché non darsi una possibilità? Un'ultima possibilità...
Era il suo ultimo anno e non avrebbe avuto altra occasione. Ma se avesse fallito? Se avesse fallito nuovo? Cosa avrebbe fatto?
Non riusciva a pensare ad altro. Così salì fino al bagno dei prefetti. Un bagno caldo avrebbe risolto ogni suo dubbio, o almeno così sperava.
Riempì la vasca con acqua bollente e qualche sapone profumato e con un incantesimo fece partire una musica leggera.
Ogni anno odiava settembre per via delle selezioni. Le aveva odiate al suo secondo anno e da quel giorno nulla era cambiato. Aveva deluso suo padre anni prima e non si era mai perdonata per questo. Ma non aveva mai nemmeno perdonato Oliver.
Quando sentì i complimenti verso Potter per essere entrato in squadra, la sua testa aveva iniziato a girare; si ripeteva di essere un fallimento, non all'altezza, non si sentiva la figlia del grande Oliver Baston il miglior capitano della squadra di Quidditch che Hogwarts avesse mai visto negli ultimi decenni. E sua figlia non era riuscita a entrare nella squadra. Ogni volta che a casa si parlava di quidditch le si rompeva la voce in gola, non riusciva a mangiare, a bere, a parlare. Per lei era un pugno nello stomaco.
E se fosse arrivato il momento di cambiare le cose? Se fosse arrivato il giorno in cui sui padre fosse finalmente fiero di lei?
Oliver sarebbe mai stato fiero di lei dopo tutti questi anni? Ayla lo credeva impossibile.
Un frastuono interruppe la musica e i suoi pensieri.
"Miseriaccia non pensavo ci fosse qualcuno" era una voce maschile. Ayla si girò di scatto coprendosi il corpo con le braccia al meglio che poteva "Mi dispiace scusami davvero"
Lei ridacchiò.
"Potter puoi respirare eh" "Oh Ayla... scusami, non vol-volevo io..." iniziò a balbettare mentre la guardava. "Esco subito, se mi dai qualche minuto" fece una pausa "Potresti girarti?" Lui biascicò un sì e si voltò.
Lei si rivestì velocemente e legò i capelli in una crocchia disordinata ancora bagnata.
"Ho fatto James" Si girò e si grattò la fronte imbarazzato mentre lei si avvicinava alla porta, il punto in cui si trovava lui.
"Io non sapevo ci fosse qualcuno e sono entrato e non volevo guardarti e mi dispiace e..."
Ayla scoppiò in una grossa risata. Era divertente vederlo così.
Lui si rilassò nel vedere la ragazza così tranquilla e allungò la mano verso il suo viso.
Lei non perse di vista la mano. Un senso di terrore e allo stesso tempo di pace le riempì il petto. Era possibile provare queste due sensazioni allo stesso tempo? Il terrore se ne sarebbe mai andato?
"Li hai tagliati?" domandò mettendole un ciuffo di capelli biondi dietro l'orecchio. Lei annuì leggermente riprendendo a resprirare dopo il gesto di James. "Mi piacciono"
Ayla sorrise mentre lui si avvicinava. Ancora di più.
"Hai deciso se partecipare alle selezioni?" "Ancora no" "Dovresti provare" la sua voce si abbassava sempre di più mentre la guardava negli occhi e nel mentre giocava con i suoi capelli. "Ci penserò" "Vorrei davvero averti in squadra" "Così posso farti il culo?" rispose prontamente lei. Non lo pensava davvero. Sapeva che non sarebbe mai stata in grado di battere James Sirius Potter sul campo da Quidditch ma voleva farlo innervosire. Non ci era riuscita.
Lui rimase in silenzio, non rispondendo alla battuta di Ayla. I suoi occhi non si staccavano da quelli di lei. "Sei davvero bella Ayla" confessò lui.
Perse un battito.
"Te l'ho mai detto?"
Lei scosse la testa. Non le uscivano le parole dalla bocca. Come se avesse la gola secca.
"Posso dirtelo ora?"
Il suo corpo e la sua mente si erano in un istante scollegati.
"Te lo dico lo stesso" fece una pausa "Sei bellissima"
"Credo sia il caso che me ne vada" e senza dire uscì dalla stanza.
Cosa cazzo era appena successo?
𝕒𝕟𝕘𝕠𝕝𝕠 𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖
Dopo secoli di pausa, eccomi tornata. Il capitolo è più breve del solito ma devo riprendere l'abitudine a scrivere.
