Capitolo 1

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note: occhio alle date


Riccione, giugno 2019

Quando entra nella camera dell'ostello che Matteo ha prenotato per quelle due settimane di vacanza, Jacopo non può far altro che iniziar a pensare che quella sia stata un'ottima scelta.

E questo pensiero non fa altro che diventar sempre più convinzione ogni volta che vede Simone spostare lo sguardo da una parte all'altra della stanza - prendendo le sembianze, movimento dopo movimento, di un animale in gabbia - con la speranza che per magia compaia una scrivania su cui poggiare i suoi libri ritenuti assolutamente indispensabili anche durante quella vacanza.

Si, questa volta deve proprio ammetterlo, Matteo ha avuto un'idea geniale.

<<Pensa se se prendemo una camera d'albergo?! Simone non ce esce manco se lo pregamo tutti in ginocchio>> gli aveva detto per avallare la sua tesi.

<<E te dici che prenotando in un ostello ce seguirà?!>> aveva ribattuto uno Jacopo molto dubbioso.

<<Ah Ja, o ce segue o resta sdraiato su un letto da cui je usciranno sicuramente fori i piedi per quanto è alto mentre sarà circondato dal nostro disordine>>

Immaginarlo in quel modo, anche se non l'aveva convinto al cento per cento di quella scelta, non aveva potuto non farlo ridere.

<<Ditemi che è uno scherzo, vi prego>> la voce di Simone che raggiunge le sue orecchie come un lamento di un cucciolo ferito, lo convince definitivamente del fatto che, sí, finalmente Matteo ne aveva fatta una giusta.

<<Daje, Simò. Ce devi solo dormí qui>> incalza proprio il biondo lanciando uno guardo soddisfatto a Jacopo.

<<Ma io devo studiare per->>

<<Ah Simò, non rompe er cazzo. Quella facoltà de malati già t'ha selezionato per una borsa de studio, l'unica cosa che devi fa è n'esame de lingua inglese che, dopo tutte l'estati che avemo passato in Inghilterra, poi fa pure se ce vai 'mbriaco. Me spieghi che cazzo devi studià?!>> interrompe il gemello mentre quest'ultimo stava per l'ennesima volta iniziando a spiegare il motivo per cui quelle due settimane avrebbe dovuto assolutamente passarle con la faccia sui libri.

Jacopo lo continua a guardare di sottecchi mentre inizia a svuotare la valigia sul materasso facendo estrema attenzione a farlo nel modo più disordinato e plateale possibile così da catturare lo sguardo di Simone che - disperato - si sposta ancora da parete a parete della camera alla ricerca di una scrivania che non apparirà mai.

<<E se ci sono domande sulla storia dell'Inghilterra?! Se mi chiedono chi ha regnato dopo Edoardo I?!>>

<<Edoardo II, facile zí>> risponde Matteo per poi scambiarsi un cinque con Jacopo.

Simone spalanca la bocca formando una O precisa mentre le risate dei suoi compagni di stanza raggiungono le sue orecchie.

<<Come hai fatto a diplomatte, Matté, è ancora un mistero>> gli dice Aureliano uscendo dal bagno - per fortuna hanno avuto la decenza di prenderlo non in comune, pensa Simone - già con il costume indosso e le infradito ai piedi.

<<Ho ricordato semplicemente a Lombardi che se m'avesse bocciato, a settembre me ritrovava in classe>> risponde Matteo superando Aureliano e chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

<<Praticamente li hai presi per sfinimento>> sottolinea Giulio mentre tira fuori dalla valigia le infradito.

<<Non semo tutti come il qui presente Simone il sapientone>> Matteo ricompare nella stanza per poi avvicinarsi al suo letto e lasciarci su i jeans che ha appena sostituito con il costume.

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