Capitolo 2. Una lunga permanenza

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"Ciao!"


Gli rispose Kate. Un sorriso inquietante mostrava una fila di denti acuminati come punte di coltello.


Il demone a righe ebbe una insolita reazione di sorpresa.


"Chi c'è lì con te, Kate?" domandò dall'altra parte della stanza una vocina.


"Non lo so Marley, non mi ha ancora detto come si chiama."


Jack sorrise sornione, ricambiando con un freddo sorriso a trentadue denti seghettati.


"Io mi chiamo Laughing Jack." si presentò il demone a righe, lasciando la mano di quella insolita umana e facendo un breve inchino.


In tanto Marley fece capolino dall'oscurità del soggiorno, perché era riuscita a ritrovare il visore notturno che Kate aveva dimenticato lì quando era tornata la sera prima da una partita a paintball con gli amici.


"Wow! Belle calzette!" commentò Marley, squadrando il demone dal basso verso l'alto "E che naso appuntito che hai!".


"Per infilzarti meglio! - AHAHAHAHAHA!" rispose per le rime il demone, sconquassandosi in un'altra fragorosa risata. Poi, si voltò di getto verso Marley.


La sua espressione passò da terrificante a stupita, quando notò un bagliore rosso negli occhi di quella bambina. Anzi, non era stato solo un bagliore...


quello era proprio il colore di quelle piccole iridi: un rosso carmine.


"Ho letto la tua Creepypasta, Signor Jack!" esultò Marley.


Il demone a righe si ritrovò presto senza vie di scampo, poiché da una parte aveva quella inquietante bambina e dall'altra, la sorella, e la seconda volta che la vide aveva anche lei gli occhi rosso carminio.


"Allora è amico tuo, Marley!" commentò Kate facendo schioccare la lingua, dopo aver tentato di trattenere una risatina tra i denti.


"Sì, penso proprio che sarà il mio nuovo amico." Jack, vide che su quel tenero faccino - che ora non aveva più nulla di tenero - si era dipinta un'espressione di gioia malvagia.


"Giocherai con me Jack... e saremo migliori amici per la vita!"


Marley avanzò pericolosamente verso il demone a righe e Jack, per la prima volta nella sua lunga vita, sperimentò una sensazione che non aveva mai provato prima. Quella sensazione che noi umani chiamiamo 'paura', però centuplicata all'ennesima potenza.


"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"


Fu tutto quello che riuscì a urlare, prima di venir assalito da quel piccolo demonio rosa confetto.


***


Più tardi, ovvero, alle tre di notte, ora in cui solo le creature notturne sono sveglie, la luce della stanza di Marley era ancora accesa.

Le mirabolanti avventure di Marley & Kate - Fanfiction su Laughing JackWhere stories live. Discover now