Il nuovo ufficio

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I Carrow erano appena usciti dall'ufficio e Severus, appoggiato alla scrivania con le braccia conserte e la testa china, era immerso nei suoi pensieri: il colloquio era andato esattamente come si aspettava, certo i due nuovi insegnanti sarebbero stati tutt'altro che adeguati in un periodo ordinario, ma con i recenti sconvolgimenti Severus non avrebbe potuto fare meglio; i Carrow, seppur fossero crudeli e fedelissimi al Signore Oscuro, erano facili da controllare, avrebbe dovuto solo preoccuparsi di limitarne i capricci che avrebbero potuto ferire eccessivamente gli studenti, certo, senza però far insospettire il Signore Oscuro, poichè nella fragilità della sua attuale situazione era perfettamente consapevole della sua irascibilità e il piano escogitato da Silente non era neanche lontanamente completo.

Severus ripensando all'assurdità della sua posizione in questo gioco di eccessi ed equilibri sottilissimi non potè fare a meno di lasciarsi andare ad una risata amara e gutturale che risuonò nell'ufficio con una tale intensità da svegliare alcuni dei presidi nei quadri che tuttavia, alla vista dell'espressione disumana e tormentata dell'attuale preside, si volsero dall'altra parte in un silenzio tombale. Nessuno prima d'ora si era spinto tanto oltre come lui: aveva giocato con due tra i più potenti maghi di tutta la storia, e fino ad ora ci era riuscito nonostante il prezzo che aveva dovuto pagare: era solo, odiato da tutti, sempre guardato con sospetto o disgusto; tuttavia ciò non gli aveva mai dato fastidio, ci era abituato, l'unica persona di cui gli importava era colei per la quale aveva fatto tutto ciò: lei, nel profondo la odiava perchè era causa di tutto il suo dolore, tuttavia quell'odio era soffocato da un amore ossessivo e idealizzato di cui non poteva fare a meno, d'altronde questi unici sentimenti che si era concesso di provare davano uno scopo alla sua vita.

Con questo tormento che gli scuoteva l'anima decise di fare una passeggiata per i corridoi del castello, l'ultima probabilmente, con il dichiarato intento di calmarsi e riordinare le idee in vista delle prossime mosse da fare che sarebbero state le più difficili ed importanti, ma con l'inconscio desiderio di rivivere quei pochi momenti della sua vita che poteva definire felici... poi sarebbe stata una caduta libera verso un'angosciosa morte.