Primo Giorno Nel Nuovo Castel

102 8 0
                                    

Il viaggio versa quella che sarebbe stata, da lì a breve, la sua nuova casa ma anche il suo nuovo castello non fu per nulla come lui si era aspettato.
Pensava che sarebbe stato più stancante, dato che tutte quelle ore le avrebbe passate in compagnia del moro che sicuramente non sarebbe stato in grado di tenere chiusa la sua bocca per neanche un secondo. Oltre a ciò, anche perché le strade che avrebbero dovuto attraversare per raggiungere il Regno di Selene non erano sicuramente delle migliori.
E tra queste strade, da quel che il rosso ricordava, avrebbero attraversato la famosa foresta della morte nera.
I due regni, infatti, erano divisi da un confine naturale che non era stato toccato da nessuno in tutti quei secoli, neanche dalla persona più potente che avesse regnato.

Riguardo al suo nome c'erano molte teorie, alcune che si avvicinavano molto alla realtà altre invece che erano state create solo per spaventare i bambini così per non farli più giocare in un luogo pericoloso come quello.
Solo i più pazzi o i più i coraggiosi avrebbero avuto il coraggio necessario per entrarvi.
La verità dietro alla sua origine era solo conosciuta dalle persone più potenti del mondo, ovvero i sovrani. Infatti, era una conoscenza che veniva acquisita nel momento in cui si diventava re o regina.

Ovviamente vi erano stati altri motivi che resero il viaggio stancante, come per esempio la pioggia improvvisa che li colpì mentre stavano attraversando le sponde di un lago.
A causa di questo l'arrivo al castello venne ritardato di circa un'ora.
E se da una parte c'era Chuuya che stava perdendo la pazienza, perché aveva bisogno di farsi un bagno e di rilassarsi, dall'altra c'era Dazai totalmente tranquillo e incurante di quello che gli stava accadendo intorno.

Il moro passò la maggior parte del suo tempo a leggere un libro e si occupò anche di una serie di documenti che gli erano stati affidati da alcuni funzionari di corte e dal sovrano di Selene. Non si trattava di una notizia nuova o scioccante per il rosso.
Tutti sapevano che il giovane principe era a capo dell'amministrazione del regno, ma vederlo dal vivo faceva comunque un certo effetto.

Tornando però al discorso principale, fu così che Dazai trascorse la maggior parte del suo tempo. Di tanto faceva anche dei pisolini, piuttosto brevi e a detta del rosso non potevano essere considerati tale, ma non disse nulla. Preferì piuttosto tenere il suo sguardo fuori dalla carrozza, perdendosi a guardare il paesaggio circostante.

Per sera arrivarono davanti alle mura del castello, giusto in tempo per la cena che stava venendo già preparata nelle cucine.

<Buonasera principe Dazai e principe Chuuya> li salutò un maggiordomo quando aprì la porta della loro carrozza.
Entrambi ricambiarono il saluto inchinando la testa in segno di rispetto e senza perdere tempo, raccolsero le loro cose scendendo uno ad uno dalla loro carrozza.

Per primo Dazai, il quale senza pensarci due volte allungò la mano in direzione di quello che era ormai suo marito. Si aspettava che tale gesto gli sarebbe stato negato dal rosso, ma si dovette ricredere quando sentì una presa salda intorno alla sua mano.

<Non farti strane idee> gli disse subito Chuuya prima di superarlo e raggiungere il maggiordomo, che li aspettava poco più in là. Dazai trattenne a stento una risata, ma si ricompose piuttosto velocemente.
Nel giro di qualche secondo il moro li raggiunse, prendendo il posto di fianco al rosso il quale giustamente pose una leggera distanza tra i due.

<Prima di entrare e farvi un breve tour, le dirò il mio nome. Io sono Hirotsu Ryuro e lavoro per la famiglia reale da molto tempo ormai. Per ogni cosa potrete contare sul mio aiuto> si presentò il maggiordomo, per poi fare una piccola riverenza.

<Io invece sono Nakahara Chuuya, principe del Regno di Elios. Ma questo credo che lo sapevate già, vero?> gli domandò il rosso e Hirotsu semplicemente annuì. <Comunque la ringrazio. Quando avrò dei problemi sicuramente saprò da chi andare> e anche qui, il maggiordomo non disse nulla. Annuì ancora una volta. Il rosso capì che non era un uomo di grande parole e quindi non aggiunse nulla. L'unico che decise di parlare e interrompere quel silenzio fu il principe e futuro ereditario della corona di Selene.

<Dato che abbiamo finito con le presentazioni possiamo avviarci verso l'interno. Anche perché è quasi ora di cena e il re vorrebbe conoscerti> spiegò Dazai, prima di appoggiare la mano sull'enorme portone che li separava dall'interno del castello.

"Il re vuole già vedermi?" pensò il rosso leggermente sorpreso. Non sapeva se esserne grato o meno della cosa. Sapeva però che dopo tutte queste cose sarebbe potuto andare finalmente a dormire, sperando di non condividere la stanza con il moro. 

<Certo sua maestà> e senza aggiungere altro Hirotsu aprì il portone per poi farsi spazio al suo interno, seguito subito dopo da Dazai e da Chuuya che ancora era ancora rinchiuso nella sua bolla di pensieri e dalla quale uscì solo quando sentì delle voci farsi sempre più vicine e chiare.
Il suo sguardo, prima puntato su un punto qualsiasi della stanza che riconobbe essere il salotto, venne portato su una serie di cameriere che facevano avanti e indietro dalle cucine, tenendo sulle loro mani due vassoi carichi di cibo che molto probabilmente avrebbero mangiato Dazai e lui quella sera.

Doveva ammette che le portate erano enormi e al solo odore di quelle pietanze sentì il suo stomaco brontolare e anche una fame che fino a quel momento non aveva sentito. Molto probabilmente per la stanchezza e dalla tensione causata dal viaggio.
Ma ignorò questa fame, ancora una volta, quando incominciò il tour del castello che a detta del moro fu piuttosto breve.

<Ti aspetti veramente che un castello grande come questo possa essere visto in giro di neanche mezz'ora?> gli domandò Chuuya non appena si assicurò di essere rimasti soli e che non vi fossero orecchie che potessero ascoltarli.

<No, ma molto probabilmente io avrei preferito esplorarlo in maniera diversa. Ammetto però che Hirotsu ha fatto un lavoro eccellente come ogni volta> commentò Dazai, slacciandosi i bottoni delle maniche della sua camicia e per poi arrotolarle fino all'altezza del gomito.

<Concordo ma esattamente dove mi stai portando? La stanza in cui ci aspetta il re non è di qua> gli ricordò Chuuya quando si rese conto che il corridoio che stavano percorrendo non era quello che gli aveva mostrato Hirotsu pochi istanti prima, ma uno che sembrava portare in un'ala del castello che non gli era stata mostrata.

Alle parole del rosso l'angolo della bocca di Dazai si tirò su in un piccolo sorrisetto, ma che venne ben presto nascosto. <Lo so, mica sono io lo straniero qua>

<Ti tiro un vaso in testa se mi dai dello straniero un'altra volta> lo minacciò Chuuya quando sentì quella parola. La odiava. 

Dazai ridacchiò, ma il rosso non ci trovò nulla di divertente. Sbuffò per poi alzare gli occhi al cielo. <Comunque dove mi stai portando?> gli domandò a distanza di qualche secondo.

<Eccoci qua> e così senza perdere altro tempo spalancò la porta davanti a sé, che Chuuya non si accorse di aver raggiunto. E con sua grande sorpresa si ritrovò davanti alla sala in cui quella sera avrebbe cenato per la prima volta, seguita da tantissime altre.

Confuso guardò Dazai. Non capiva il senso di quella camminata in quel corridoio. Che fosse solo per mettere in mostra la sua conoscenza di casa sua?

All'interno della stanza trovò seduto a capotavola il sovrano del Regno di Selene, Mori Ougai. intento a bere con brevi sorsi un bicchiere di vino, mentre al suo fianco sedeva la giovane principessa di cui molti dubitavano l'esistenza. Questo perché era molto raro vederla fuori dal castello, al contrario di Dazai. L'unica cosa che si sapeva di lei era il suo nome, si chiamava Elise e aveva poco più di otto anni.

<Ben arrivati, presumo che siate passati dall'ala vecchia del castello> disse Mori, appoggiando il calice di vino lentamente sulla superficie del tavolo. <Perché non venite a sedervi? La cena a momenti sarà servita>

<Certo> dissero i due giovani sposi in coro e Chuuya non aveva bisogno di un genio per capire che quella sarebbe stata una cena stancante.

Angolo Autrice
Eccomi qua con un nuovo capitolo! Devo proprio dire che mi erano mancato scrivere su di loro, proprio tanto. 
Spero che vi sia piaciuto e alla prossima ^^

War of Hearts//SkkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora